LUNEDÌ 04 LUGLIO 2022 16.31.22
**SOCIETA': MEDICI FERTILITA', 'ITALIA IGNORA CULLE VUOTE, VIA FRANCESE PER SALVARSI'** =
ADN0987 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **SOCIETA': MEDICI FERTILITA', 'ITALIA IGNORA CULLE VUOTE, VIA FRANCESE PER SALVARSI'** = '30 anni fa Oltralpe erano come noi, poi hanno investito miliardi per sostenere famiglie e affrontare emergenza' Milano, 4 lug. (Adnkronos Salute) - La recente 'profezia' di Elon Musk, che ha avvertito del rischio di 'estinzione' che corre l'Italia commentando i dati sull'inesorabile calo delle nascite in corso da anni, ha riacceso per qualche giorno i riflettori sul problema. "Ma a prescindere da quello che dice" l'imprenditore noto per la sua visione proiettata sul futuro, "c'è un dato oggettivo: la diminuzione costante del numero di bambini che nascono in Italia. Quest'anno siamo sotto i 400mila. E se togliamo i circa 60mila che nascono" da genitori stranieri, "emerge che i genitori italiani fanno circa 340mila bambini" in un anno. E' l'allarme lanciato all'Adnkronos Salute da Filippo Maria Ubaldi, presidente della Società italiana di fertilità e sterilità-medicina della riproduzione (Sifes-Mr). "Nel 1965 le coppie residenti in Italia ne mettevano al mondo circa un milione. La differenza è sotto gli occhi di tutti. Siamo di fronte a una condizione seriamente pericolosa - sottolinea - forse non paragonabile alla guerra, ma senza dubbio una delle problematiche più importanti da affrontare. Purtroppo, però, si parla di denatalità solo nella settimana successiva a quando escono i dati Istat". Parlando in occasione del congresso della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre), in corso a Milano dal 3 al 6 luglio, l'esperto torna ad analizzare le radici della denatalità. "Le motivazioni - osserva - sono molte e molto complesse e riguardano situazioni sociali. Sicuramente si fanno figli sempre più tardi e questo porta a una riduzione della probabilità di avere un bambino. Nell'analizzare le ragioni di ciò, c'è chi banalizza dicendo che le donne non vogliono bambini, senza valutare per esempio che anche l'uomo ha un peso e può non assumersi la responsabilità di averli". E in ogni caso, precisa, questo è un pezzetto del problema. "Pesano anche altri fattori". Uno in particolare. "Non c'è quel welfare che invece è presente in altri Paesi come la Francia, e che ha permesso in 30 anni di portare Oltralpe il tasso di sostituzione da 1,3 a 1,99", più vicino al livello ideale per mantenere il ricambio naturale della popolazione. "Noi oggi in Italia siamo a 1,3, cioè come stavano 30 anni fa in Francia quando si è deciso di investire decine e decine di miliardi per il Welfare e questo è stato per loro il risultato". (segue) (Lus/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 04-LUG-22 16:31 NNNN
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