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giovedì 15 settembre 2022

Salute: trapianto microbiota possibile cura numerose patologie =

 

GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE 2022 17.00.22

Salute: trapianto microbiota possibile cura numerose patologie =

Salute: trapianto microbiota possibile cura numerose patologie = (AGI) - Roma, 15 set. - Dalle infezioni intestinali non curabili con gli antibiotici, alla sindrome metabolica, dal melanoma, alle malattie infiammatorie croniche intestinali, alla sindrome dell'intestino irritabile, fino alla sindrome di Tourette: queste e molte altre sono le malattie su cui e' stato studiato il trapianto di microbiota (Fecal Microbiota Transplantation - FMT). Ricercatori dell'Universita' Cattolica, campus di Roma e dell'Universita' degli Studi di Trento hanno dimostrato che maggiore e' il livello di attecchimento dei microrganismi trapiantati, maggiori sono le chance di successo della terapia. E' questo il cuore dello studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine coordinato dal Dottor Gianluca Ianiro, Ricercatore in malattie dell'Apparato Digerente all'Universita' Cattolica e dirigente medico della UOC di Gastroenterologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli" IRCCS e dal Professor Nicola Segata, Ordinario di Genetica all'Universita' di Trento e nel Dipartimento Cibio dell'ateneo di Trento e dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano. "Il trapianto di microbiota - spiega il Professor Antonio Gasbarrini, Ordinario di Medicina Interna all'Universita' Cattolica e Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche e delle Unita' Operative Medicina Interna e Gastroenterologia e del CEMAD-Centro Malattie Digestive della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS - e' una nuova frontiera terapeutica che abbraccia diversi settori della medicina, non solo la gastroenterologia, ma anche addirittura, ad esempio l'oncologia, (si e' visto che l'efficacia di alcune terapie oncologiche e' influenzata dal microbiota). In particolare, si e' ormai fatta strada l'idea che il microbiota intestinale - l'insieme dei microrganismi che vivono in simbiosi nel nostro intestino svolgendo tantissime funzioni oltre a quella digerente - sia importante per la salute umana e abbia un ruolo importante sia per il tratto digerente, sia per il sistema immunitario, sia addirittura (attraverso il collegamento intestino-cervello operato dal nervo vago) per il sistema nervoso, con possibili riflessi su patologie complesse come sclerosi multipla e autismo". Il trapianto si effettua isolando e purificando il microbiota del donatore raccolto dalle feci e trasferendolo con varie modalita' (in capsule o durante una colonscopia) al paziente donatore. La grossa incognita di questa procedura terapeutica e' proprio il livello di attecchimento dei microrganismi trapiantati nell'intestino del paziente ricevente. (AGI)Red/Pgi (Segue) 151700 SET 22 NNNN

GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE 2022 17.00.26

Salute: trapianto microbiota possibile cura numerose patologie (2)=

Salute: trapianto microbiota possibile cura numerose patologie (2)= (AGI) - Roma, 15 set. - Gli esperti hanno analizzato con sofisticatissime tecniche di sequenziamento genomico e di analisi informatiche un totale di piu' di 1300 campioni di microbiota intestinale (raccolti con le feci) di donatori e pazienti riceventi con ben otto diverse malattie (C. difficile, infezioni da batteri intestinali multiresistenti agli antibiotici, sindrome metabolica, melanoma, malattie infiammatorie croniche intestinali, sindrome dell'intestino irritabile, diarrea da chemioterapici, sindrome di Tourette). "Grazie a nuove tecniche di analisi che abbiamo sviluppato e che sono basate sulle tecniche di sequenziamento metagenomico - spiega Segata - siamo riusciti a identificare i diversi ceppi batterici presenti nel microbiota, che sono molto specifici per ciascuna persona, e capire se un particolare ceppo e' stato trasmesso dal donatore al ricevente". "Abbiamo visto - spiega Ianiro - che pazienti con maggior livello di attecchimento del microbiota hanno ottenuto una miglior risposta clinica; inoltre che l'attecchimento e' maggiore nei pazienti con malattie infettive (che hanno uno squilibrio del microbiota - disbiosi - piu' "semplice" e piu' facilmente ripristinabile) rispetto a quelli con patologie croniche (che hanno disbiosi piu' complessa e inveterata)". "Abbiamo anche riscontrato - continua Ianiro - che i pazienti trattati con antibioticoterapia prima della procedura di trapianto hanno avuto un attecchimento maggiore e che l'infusione del microbiota tramite vie di somministrazione multiple (es. capsule insieme alla colonscopia) favorisce l'attecchimento". "E' emerso anche" - riprende Segata - "che alcune specie microbiche (in particolare appartenenti ai phyla dei proteobatteri e degli attinomiceti) hanno piu' facilita' di attecchimento rispetto ad altri". Infine, "abbiamo dimostrato che usando l'intelligenza artificiale possiamo predire con rilevante accuratezza la composizione del microbiota del donatore dopo il trapianto, e questo potrebbe quindi portare a identificare i donatori le cui feci riescono ad aumentare di piu' la varieta' del microbiota (che e' un parametro di salute del microbiota) post-trapianto fecale", sottolineano Ianiro e Segata. "Questo studio e' il risultato di una proficua collaborazione e di anni di studi del nostro gruppo di ricerca sul trapianto di microbiota intestinale. E' proprio grazie a questi avanzamenti di conoscenza sulle condizioni che massimizzano la riuscita del trapianto - spiega il Professor Giovanni Cammarota, Associato in Gastroenterologia all'Universita' Cattolica e Direttore della UOC di Gastroenterologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS - che riusciremo sempre di piu' a sfruttare la procedura nella pratica clinica per la cura di molte malattie". "Non a caso - conclude Ianiro - abbiamo da poco vinto un finanziamento per portare avanti, sempre col gruppo di Trento e di Milano e con la nostra unita' di Oncologia Medica, uno studio randomizzato e controllato atto a valutare se il trapianto fecale riesca a migliorare la risposta terapeutica alle immunoterapie (ultima frontiera dei farmaci oncologici) in pazienti con cancro del rene in stadio avanzato". (AGI)Red/Pgi 151700 SET 22 NNNN

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