Translate

giovedì 15 settembre 2022

NEWS ESTERI. I nazionalisti russi tra lo spettro del '17 e la guerra totale in Ucraina

 

GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE 2022 08.29.05

NEWS ESTERI. I nazionalisti russi tra lo spettro del '17 e la guerra totale in Ucraina

DIR0395 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS ESTERI. I nazionalisti russi tra lo spettro del '17 e la guerra totale in Ucraina Dopo la 'catastrofe' nella regione di Kharkiv un monito ai 'traditori' e un omaggio a Stalin (DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 15 set. Il nemico è alle porte, ma è persa solo una battaglia e non la guerra. E la "vittoria" è ancora possibile, come accadde con la Svezia, con Napoleone e pure con Hitler, quando la mobilitazione fu "totale". Tesi rilanciate da voci e autori del nazionalismo russo, più o meno vicino al presidente Vladimir Putin. IL RICHIAMO ALLE GRANDI BATTAGLIE, DA POLTAVA A STALINGRADO - A richiamare i conflitti cinquecenteschi e ottocenteschi, oltre alla "Grande guerra patriottica" di Josif Stalin, è Altra Russia, il partito nazional-bolscevico fondato dallo scrittore Eduard Limonov. "La sconfitta in battaglia non è la stessa cosa della sconfitta in guerra" la tesi, in riferimento al conflitto in Ucraina. "Dopo Narva ci fu Poltava, dopo Austerlitz ci fu la Berezina e dopo l'estate del 1941 ci furono Stalingrado e l'avanzata fino a Berlino". Il punto, secondo il partito, messo al bando nel 2007 per l'anima movimentista ma rivelatore di alcuni umori di matrice nazionalista, è che "la società e lo Stato russo devono capire che la posta in gioco oggi è alta come durante i conflitti del passato con Svezia, Francia e Germania". L'esercito ucraino, questo l'assunto, non è più quello "incompetente" del 2014 "ma una forza seria, sostenuta dalla potenza economica e militare della Nato". E secondo i nazional-bolscevichi "adesso non si fermerà ai confini delle Repubbliche popolari di Donetsk e di Lugansk né alla frontiera della Federazione russa". La proposta allora è da una parte la "punizione dei responsabili della catastrofe" di Kharkiv, vale a dire la rapida avanzata delle forze di Kiev nel nord-est dell'Ucraina, e dall'altra la "mobilitazione militare e politica". Un punto, quest'ultimo, non meglio elaborato né quantificato; mentre osservatori e analisti già s'interrogano se l'"operazione speciale" ordinata da Putin il 24 febbraio possa trasformarsi in "una guerra vera e propria" con il richiamo obbligatorio alle armi per almeno una parte dei cittadini russi, una modalità alla quale è stato finora preferito l'arruolamento volontario. IL NEMICO ALLE PORTE E IL NEMICO INTERNO - Non entra in dettagli operativi neanche Petr Akopov, firma dell'agenzia di stampa Novosti. Il suo editoriale comincia dai rovesci di Kharkiv, presentati come conseguenza di "una sottovalutazione delle capacità e del potenziale dell'Ucraina", in particolare "del grado di coinvolgimento occidentale nel conflitto". Akopov prende atto delle richieste di "fermare l'operazione militare speciale e passare a una guerra a tutti gli effetti, con la mobilitazione di tutto e tutti perché altrimenti non vinceremo". A essere richiamato è poi lo spettro della Prima guerra mondiale e soprattutto del 1917, la rivoluzione dei bolscevichi di Lenin da sempre invisi a Putin, descritta come la "sconfitta dall'interno dello Stato russo", associata al "tradimento" e pure al "disfattismo", che sarebbe ora riproposto a piene mani dai "nemici militari" della Russia. L'antidoto, in attesa di capire quello che sarà, si legge su Novosti, sarebbe la "fiducia" in Putin. "Resta a un livello molto alto" argomenta Akopov, "così come la certezza che il comandante in capo vuole arrivare fino alla vittoria". SGOMENTO E CRITICHE CORRONO SU TELEGRAM - Sul fronte nazionalista c'è però chi nutre dubbi o almeno s'interroga sulla stretta attualità. "Il nemico è alle porte di Belgorod" si legge su Rekonkista, profilo Telegram seguito a Mosca, in riferimento a una delle città russe più vicine al confine ucraino. "E' pronto ad assaltare Krasny Liman da un giorno all'altro e colpisce vicino a Donetsk: non c'è da esultare". (Red/ Dire) 08:28 15-09-22 NNNN

Nessun commento: