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giovedì 15 settembre 2022

NEWS ESTERI. L'analista russa Stanovaya: La fiducia in Putin non è più scontata

 

GIOVEDÌ 15 SETTEMBRE 2022 08.17.07

NEWS ESTERI. L'analista russa Stanovaya: La fiducia in Putin non è più scontata

DIR0382 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT NEWS ESTERI. L'analista russa Stanovaya: La fiducia in Putin non è più scontata Secondo la direttrice di R. Politik, le critiche sul conflitto in Ucraina sono anche in diretta tv (DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 15 set. - "Le élites sono rimaste a lungo dormienti ma adesso qualche voce dissonante si comincia a sentire e non solo sui social network; la fiducia nei confronti del presidente Vladimir Putin non è più scontata": così l'analista russa Tatyana Stanovaya, direttrice dell'osservatorio R. Politik, intervistata dall'agenzia Dire. DOPO LA CONTROFFENSIVA UCRAINA NEL SETTORE DI KHARKIV - Al centro del colloquio le implicazioni politiche del conflitto in Ucraina nei giorni della controffensiva delle forze di Kiev nel settore nord-orientale di Kharkiv. La premessa di Stanovaya è che in questa fase il potere di Putin non è a rischio. Secondo l'analista, "la maggioranza dei russi sostiene 'l'operazione militare speciale' in Ucraina e il suo interesse nei confronti di ciò che accade al fronte è in calo, anche perché perlopiù non è coinvolta o colpita direttamente". Per il presidente ci potrebbero essere però almeno due problemi. "Il primo riguarda l'ala conservatrice favorevole all'offensiva annunciata il 24 febbraio" dice Stanovaya: "Vuole la capitolazione di Kiev e l'annessione della maggior parte possibile di territorio e adesso con il presidente ha un rapporto complesso, anche perché lui si rifiuta di chiamare 'guerra' la guerra ed è sempre stato contrario a una coscrizione nazionale su basi obbligatorie". "DUE MONDI A UNA DISTANZA SCIOCCANTE L'UNO DALL'ALTRO" - Sulle tv di Mosca continuano le trasmissioni di intrattenimento, e proprio in occasione delle celebrazioni del Giorno della città (Den' goroda) Putin ha inaugurato nella capitale una ruota panoramica. "E' importante", ha detto il presidente, "che i russi godano un po' di relax insieme con gli amici e le loro famiglie". Secondo Stanovaya, a Mosca ci sono però "due mondi a una distanza scioccante l'uno dall'altro". "Su Telegram", riferisce l'analista, "c'è un'ondata di sdegno e protesta per le sconfitte militari della Russia che non raggiunge i giornali e le tv ma che può comunque influenzare le élites". E sarebbero proprio le élites l'altro problema di Putin. "Fino a poco tempo fa tutti pensavano 'il presidente fa tutto, ne sa di più e bisogna fidarsi'" continua Stanovaya. "Adesso però anche personaggi in vista esprimono dubbi e pongono domande in pubblico: lo ha fatto la giornalista Margarita Simonyan, che si è chiesta in diretta tv come mai le infrastrutture civili dell'Ucraina non siano state colpite sin dal primo giorno; e lo ha fatto persino Arkady Rotenberg, imprenditore amico di Putin, che ha suggerito di non avvicinarsi troppo alla Cina, che anche sull'energia fa sempre e solo i propri interessi". IL RITIRO DEI RUSSI DAL SETTORE DI KHARKIV E LA SCOMMESSA DI PUTIN - Interpretare i piani del presidente, sia sugli obiettivi dell"operazione speciale' che sul possibile assetto dei territori strappati a Kiev, resta difficile. "Di sicuro Putin è sempre stato contro la mobilitazione nazionale, preferendo reclutamenti volontari anche con incentivi in denaro" sottolinea Stanovaya. "La sua scommessa è che Kiev capitoli da sola a causa delle devastazioni della guerra e del rifiuto della popolazione a un conflitto a oltranza". Si ricollegherebbe anche a questa visione il ritiro dei reparti di Mosca dall'area di Kharkiv per decine di chilometri. "La mobilità del fronte è messa in conto ma quello che è importante per Putin è la tutela delle unità russe" riferisce Stanovaya: "E' convinto che comunque quelle zone sono russe e che il ritorno dei russi è solo questione di tempo". (Red/ Dire) 08:16 15-09-22 NNNN

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