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mercoledì 26 aprile 2023

DE PRIAMO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'interno. - Premesso che: nell'ambito degli interventi finanziati con contributi pubblici in regime di edilizia agevolata nella Capitale, ricade il complesso residenziale "Collina delle muse", nel quartiere Boccea, realizzato oltre quindici anni fa all'interno del piano di zona "Mazzalupo Boccea";

 

            ATTO SENATO

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00355

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 19
Seduta di annuncio: 57 del 18/04/2023

Firmatari
Primo firmatario: DE PRIAMO ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 18/04/2023


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 18/04/2023
Stato iter:
IN CORSO
Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-00355
presentata da
ANDREA DE PRIAMO
martedì 18 aprile 2023, seduta n.057

DE PRIAMO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'interno. - Premesso che:

nell'ambito degli interventi finanziati con contributi pubblici in regime di edilizia agevolata nella Capitale, ricade il complesso residenziale "Collina delle muse", nel quartiere Boccea, realizzato oltre quindici anni fa all'interno del piano di zona "Mazzalupo Boccea";

il suddetto intervento è stato finanziato con un contributo economico di circa due miliardi di lire in favore della società costruttrice Boccea Imprese Riunite S.r.l., che ha fruito, inoltre, della concessione da parte del Comune di Roma delle aree oggetto dell'intervento urbanistico, in forza di una specifica convenzione sottoscritta nel 2004, recante la disciplina e gli obblighi in tema di edilizia agevolata e sociale, attesa la natura del finanziamento ricevuto ed in ragione delle finalità sottese all'intervento medesimo;

in tale contesto, la Prefettura di Roma il 3 aprile 2002 ha pubblicato un bando rivolto agli appartenenti alle Forze di polizia per l'assegnazione degli alloggi; allo stato, in tale contesto, vivono 54 famiglie, tutte appartenenti alle Forze di polizia ed impegnate nel delicato comparto della lotta alla criminalità organizzata;

al riguardo, infatti, occorre precisare che la disciplina applicabile al caso in esame è quella recata dall'art. 18 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, con la quale è stato avviato un programma straordinario di edilizia residenziale finalizzato a favorire la mobilità del personale mediante la concessione in locazione o in godimento ai dipendenti delle amministrazioni dello Stato in funzione della lotta alla criminalità organizzata;

negli ultimi tempi la società proprietaria ha intimato lo sfratto alle suddette famiglie ed ha altresì richiesto importi arretrati a titolo di canoni di locazione oggetto di rideterminazione; in particolare, tali importi risulterebbero determinati per l'effetto di un errore di calcolo degli uffici di Roma Capitale, che all'epoca della citata convenzione, non ha compiuto nelle modalità previste i suddetti conteggi corretti e che a distanza di 17 anni, non possono ricadere sui locatari, appartenenti alle forze dell'ordine, con redditi bassi;

sulla base di quanto esposto, sussistono quindi una pluralità di vincoli legati allo specifico regime giuridico cui sono gravati gli immobili atteso che sono stati realizzati in funzione del contributo pubblico nell'ambito dei programmi indicati dalla richiamata normativa e mediante la concessione di aree pubbliche sulla base della relativa Convenzione urbanistica;

sulla base delle convenzioni stipulate, la violazione dei prezzi massimi di cessione e di locazione determina la decadenza della Convenzione cui consegue la revoca della concessione del diritto di superficie sussistendone i presupposti;

allo stato, le suddette famiglie, dopo aver condotto in locazione gli immobili per diciassette anni provvedendo alla regolare corresponsione dei canoni di locazione, rischiano di perdere la disponibilità dell'alloggio con tutte le relative conseguenze sul piano sociale, privando gli stessi anche dell'esercizio del diritto di prelazione previsto dalla vigente normativa in materia;

inoltre, il Tribunale Civile di Roma non ha ritenuto di convalidare gli sfratti in ragione della sussistenza dei richiamati vincoli, mentre si registra l'assenza delle altre istituzioni a vario titolo competenti,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo intendano svolgere gli opportuni accertamenti in ordine alle violazioni riscontrate nel piano di zona di cui in premessa e ad intraprendere ogni utile provvedimento al fine di scongiurare l'esecuzione della procedura di sfratto;

se intendano adottare provvedimenti urgenti per tutelare le legittime aspettative delle famiglie in ragione dei vincoli gravanti sugli immobili, nel rispetto degli obiettivi sottesi al programma di edilizia residenziale e a tutela dell'investimento pubblico.

(3-00355)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

lotta contro la criminalita'

sfratto

locazione immobiliare

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