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venerdì 23 giugno 2023

Chi si occupa di comunicazione sa che lo spazio dell'informazione e' militarizzato da anni. Cerberi dei servizi di sicurezza dei paesi della NATO presidiano i cancelli per difendere le narrazioni ufficiali, anche le piu' assurde e illogiche, ed evitare che voci ed opinioni discordi possano contraddire la propaganda e incrinare il consenso.

 

Messaggio inoltrato
Laura Ru
Chi si occupa di comunicazione sa che lo spazio dell'informazione e' militarizzato da anni. Cerberi dei servizi di sicurezza dei paesi della NATO presidiano i cancelli per difendere le narrazioni ufficiali, anche le piu' assurde e illogiche, ed evitare che voci ed opinioni discordi possano contraddire la propaganda e incrinare il consenso. Siedono nelle commissioni di vigilanza, lavorano nelle redazioni di giornali e telegiornali e nelle agenzie preposte a combattere "fake news e disinformazione" - sono in guerra contro tutto cio' che potrebbe disturbare la formazione e la tenuta del consenso. I social media, nati come progetto di questi stessi servizi di intelligence, hanno ovviamente schiere di cerberi a libro paga. Wikipedia e' uno dei canali privilegiati per veicolare revisionismo storico e narrazioni considerate "politicamente corrette" dall'apparato ideologico delle elite occidentali, incensare gli "amici" e diffamare persone scomode, demonizzare paesi e leader che rappresentano un pericolo per l'egemonia dell'Occidente. Non sorprende quindi che tra gli editor e gli amministratori di Wikipedia ci siano persone che lavorano per agenzie di comunicazione legate alla NATO, come non sorprende che l'autore del servizio del TG2 sui missili russi a Kiev contenente immagini tratte da un videogioco avesse partecipato alle missioni NATO in Kosovo, Libano, Afghanistan, Bosnia e Albania proprio come addetto alle psyop. Per lavorare nei canali mainstream un passato militare come propagandista della NATO non costituisce conflitto di interessi ma bensi' una garanzia di affidabilita'.
Per difendere la propria reputazione ormai si e' costretti a intentare procedimenti legali che durano anni contro chi diffonde informazioni false sul proprio conto. Io ad esempio ho querelato il Corriere della Sera e ad oggi non ho ancora ottenuto una risposta alla querela. Per difendersi invece dalla disinformazione di regime occorre in primo luogo collegare i neuroni e adottare un atteggiamento critico verso le narrazioni proposte, confrontarle sempre con quelle provenienti da fonti non allineate o di paesi non sottomessi ai diktat anglo-americani. Lungo preambolo per condividere questa notizia. L’amministratore HyperGio che lavora per la Nci Agency, agenzia di comunicazione della Nato, si e' dimesso da Wikipedia dopo aver bannato un editor che cercava di riportare una parvenza di imparzialita' sulla pagina dedicata al professor Alessandro Orsini. Purtroppo per un HyperGio che se ne va, ce n'e' subito un altro meno compromesso pronto a prendere il suo posto...e la pagina su Orsini resta comunque oscurata.

Alessandro Orsini: “Numerosi tentativi sono stati fatti di correggere la mia biografia nel rispetto delle regole (gli editor onesti non mancano) ma un gruppo di amministratori-detrattori, tra cui un analista della Nato, bloccava i profili che cercavano di emendare le menzogne pubblicate sul mio conto per danneggiare la mia immagine umana e professionale”. @LauraRuHK https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2023/06/21/dopo-le-proteste-ora-wikipedia-chiude-la-pagina-sul-prof-orsini/7201924/

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