SABATO 05 AGOSTO 2023 13.39.45
Balneari, M5: bluff governo su mappatura porterà il Paese a sbattere
Balneari, M5: bluff governo su mappatura porterà il Paese a sbattere Balneari, M5: bluff governo su mappatura porterà il Paese a sbattere danneggiando imprenditori e cittadini Roma, 5 ago. (askanews) - "La normativa comunitaria è chiara così come le sentenze della Corte di Giustizia Europea e del Consiglio di Stato: le concessioni Balneari devono andare a gara. Il Governo Meloni lo sa bene ma non può permettersi di rimangiarsi di botto l'ennesima promessa irrealizzabile fatta in campagna elettorale, in questo caso alla corporazione dei Balneari. La strategia è scontata: perdere tempo con la mappatura per provare ad andare a Bruxelles e chiedere altre proroghe o addirittura deroghe, sapendo già che le disposizioni della direttiva sono incondizionate. Intanto a fine anno scadono le concessioni e ci sarà il caos totale, danneggiando così anche quegli imprenditori seri che si sono distinti per gestioni virtuose e che da tempo chiedono regole chiare e certe. In tutto questo, dai radar sono completamente scomparsi temi importantissimi, quali il diritto al mare dei cittadini, sempre più spesso negato, e la salvaguardia dell'ecosistema marino-costiero." Lo dichiarano in una nota congiunta Antonio Caso e Sergio Costa del Movimento 5 Stelle. "È da molti anni che il comparto balneare necessita di un intervento radicale che ponga fine a perduranti situazioni di privilegio, alle reiterate proroghe delle concessioni, ai canoni irrisori, al proliferare degli abusi edilizi, allo sfruttamento dei lavoratori del settore, alle disparità territoriali, alla trasformazione dei lungomari in "lungomuri", fisici e ideali, che precludono il libero accesso dei cittadini alle spiagge e al mare, a discapito di un ottimale utilizzo del bene comune e del rispetto dell'interesse generale. Il cosiddetto "DDL Concorrenza" (legge 5 agosto 2022, n. 118), a cui il M5S aveva dato un grosso contributo, poteva e doveva essere l'occasione giusta per un ridisegno complessivo ed organico delle regole, conciliando il giusto diritto a fare impresa degli imprenditori Balneari con il diritto dei cittadini a fruire di un bene pubblico come le spiagge. Sono sempre meno quelle libere e sempre più insostenibili per i cittadini i costi per una giornata al mare in un lido", concludono i due esponenti pentastellati. Pol/Gal 20230805T133941Z
Roma, 5 ago. (Adnkronos) - "La normativa comunitaria è chiara così come le sentenze della Corte di giustizia europea e del Consiglio di Stato: le concessioni balneari devono andare a gara. Il governo Meloni lo sa bene ma non può permettersi di rimangiarsi di botto l’ennesima promessa irrealizzabile fatta in campagna elettorale, in questo caso alla corporazione dei balneari. La strategia è scontata: perdere tempo con la mappatura per provare ad andare a Bruxelles e chiedere altre proroghe o addirittura deroghe, sapendo già che le disposizioni della direttiva sono incondizionate. Intanto a fine anno scadono le concessioni e ci sarà il caos totale, danneggiando così anche quegli imprenditori seri che si sono distinti per gestioni virtuose e che da tempo chiedono regole chiare e certe. In tutto questo, dai radar sono completamente scomparsi temi importantissimi, quali il diritto al mare dei cittadini, sempre più spesso negato, e la salvaguardia dell’ecosistema marino-costiero". Lo dichiarano in una nota congiunta Antonio Caso e Sergio Costa del Movimento 5 Stelle.
"È da molti anni che il comparto balneare necessita di un intervento radicale che ponga fine a perduranti situazioni di privilegio, alle reiterate proroghe delle concessioni, ai canoni irrisori, al proliferare degli abusi edilizi, allo sfruttamento dei lavoratori del settore, alle disparità territoriali, alla trasformazione dei lungomari in 'lungomuri', fisici e ideali, che precludono il libero accesso dei cittadini alle spiagge e al mare, a discapito di un ottimale utilizzo del bene comune e del rispetto dell’interesse generale. Il cosiddetto ddl Concorrenza (legge 5 agosto 2022, n. 118), a cui il M5S aveva dato un grosso contributo, poteva e doveva essere l’occasione giusta per un ridisegno complessivo e organico delle regole, conciliando il giusto diritto a fare impresa degli imprenditori balneari con il diritto dei cittadini a fruire di un bene pubblico come le spiagge. Sono sempre meno quelle libere e sempre più insostenibili per i cittadini i costi per una giornata al mare in un lido", concludono i due esponenti pentastellati.
SABATO 05 AGOSTO 2023 10.31.27
SPIAGGE. M5S: BLUFF GOVERNO SU MAPPATURA PORTERÀ PAESE A SBATTERE
DIR0549 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT SPIAGGE. M5S: BLUFF GOVERNO SU MAPPATURA PORTERÀ PAESE A SBATTERE (DIRE) Roma, 5 ago. - "La normativa comunitaria è chiara così come le sentenze della Corte di Giustizia Europea e del Consiglio di Stato: le concessioni balneari devono andare a gara. Il Governo Meloni lo sa bene ma non può permettersi di rimangiarsi di botto l'ennesima promessa irrealizzabile fatta in campagna elettorale, in questo caso alla corporazione dei balneari. La strategia è scontata: perdere tempo con la mappatura per provare ad andare a Bruxelles e chiedere altre proroghe o addirittura deroghe, sapendo già che le disposizioni della direttiva sono incondizionate. Intanto a fine anno scadono le concessioni e ci sarà il caos totale, danneggiando così anche quegli imprenditori seri che si sono distinti per gestioni virtuose e che da tempo chiedono regole chiare e certe. In tutto questo, dai radar sono completamente scomparsi temi importantissimi, quali il diritto al mare dei cittadini, sempre più spesso negato, e la salvaguardia dell'ecosistema marino-costiero." Lo dichiarano in una nota congiunta Antonio Caso e Sergio Costa del Movimento 5 Stelle. "È da molti anni che il comparto balneare necessita di un intervento radicale che ponga fine a perduranti situazioni di privilegio, alle reiterate proroghe delle concessioni, ai canoni irrisori, al proliferare degli abusi edilizi, allo sfruttamento dei lavoratori del settore, alle disparità territoriali, alla trasformazione dei lungomari in "lungomuri", fisici e ideali, che precludono il libero accesso dei cittadini alle spiagge e al mare, a discapito di un ottimale utilizzo del bene comune e del rispetto dell'interesse generale. Il cosiddetto "DDL Concorrenza" (legge 5 agosto 2022, n. 118), a cui il M5S aveva dato un grosso contributo, poteva e doveva essere l'occasione giusta per un ridisegno complessivo ed organico delle regole, conciliando il giusto diritto a fare impresa degli imprenditori balneari con il diritto dei cittadini a fruire di un bene pubblico come le spiagge. Sono sempre meno quelle libere e sempre più insostenibili per i cittadini i costi per una giornata al mare in un lido", concludono i due esponenti pentastellati. (Vid/ Dire) 10:30 05-08-23 NNNN
SABATO 05 AGOSTO 2023 10.30.44
Balneari: M5s, bluff Governo su mappatura portera' a sbattere =
Balneari: M5s, bluff Governo su mappatura portera' a sbattere = (AGI) - Napoli, 5 ago. - "La normativa comunitaria e' chiara cosi' come le sentenze della Corte di Giustizia Europea e del Consiglio di Stato: le concessioni Balneari devono andare a gara. Il Governo Meloni lo sa bene ma non puo' permettersi di rimangiarsi di botto l'ennesima promessa irrealizzabile fatta in campagna elettorale, in questo caso alla corporazione dei Balneari. La strategia e' scontata: perdere tempo con la mappatura per provare ad andare a Bruxelles e chiedere altre proroghe o addirittura deroghe, sapendo gia' che le disposizioni della direttiva sono incondizionate. Intanto a fine anno scadono le concessioni e ci sara' il caos totale, danneggiando cosi' anche quegli imprenditori seri che si sono distinti per gestioni virtuose e che da tempo chiedono regole chiare e certe. In tutto questo, dai radar sono completamente scomparsi temi importantissimi, quali il diritto al mare dei cittadini, sempre piu' spesso negato, e la salvaguardia dell'ecosistema marino-costiero". Cosi' in una nota congiunta Antonio Caso e Sergio Costa, parlamentari del M5S. "E' da molti anni che il comparto balneare necessita di un intervento radicale che ponga fine a perduranti situazioni di privilegio, alle reiterate proroghe delle concessioni, ai canoni irrisori, al proliferare degli abusi edilizi, allo sfruttamento dei lavoratori del settore, alle disparita' territoriali, alla trasformazione dei lungomari in 'lungomuri', fisici e ideali, che precludono il libero accesso dei cittadini alle spiagge e al mare, a discapito di un ottimale utilizzo del bene comune e del rispetto dell'interesse generale. Il cosiddetto dlL Concorrenza, a cui il M5S aveva dato un grosso contributo, poteva e doveva essere l'occasione giusta per un ridisegno complessivo ed organico delle regole, conciliando il giusto diritto a fare impresa degli imprenditori Balneari con il diritto dei cittadini a fruire di un bene pubblico come le spiagge. Sono sempre meno quelle libere e sempre piu' insostenibili per i cittadini i costi per una giornata al mare in un lido", concludono. (AGI)Com/Lil 051030 AGO 23 NNNN
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