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mercoledì 9 agosto 2023

PREVIDENZA: CNG-EURES, 35ENNI DI OGGI NEL 2050 IN PENSIONE CON ASSEGNO PARI A 1.044 EURO =

 

MERCOLEDÌ 09 AGOSTO 2023 10.42.59

PREVIDENZA: CNG-EURES, 35ENNI DI OGGI NEL 2050 IN PENSIONE CON ASSEGNO PARI A 1.044 EURO =

ADN0149 7 ECO 0 ADN ECO NAZ PREVIDENZA: CNG-EURES, 35ENNI DI OGGI NEL 2050 IN PENSIONE CON ASSEGNO PARI A 1.044 EURO = Roma, 9 ago. (Adnkronos/Labitalia) - Sempre considerando le ipotesi formulate e le numerose incognite che accompagnano un lavoro di stima a lungo termine di un fenomeno multifattoriale, emerge in termini complessivi come i giovani trentacinquenni di oggi avrebbero diritto nel 2050, cioè all'età di 66,3 anni, ad un assegno pensionistico (indicizzato al potere d'acquisto di oggi) pari a 1.044 euro lordi (un valore equivalente a 2,1 volte l'assegno sociale), che tuttavia non consentirebbe un'uscita anticipata (per la quale il moltiplicatore previsto è pari a 2,8). La prima possibilità di accedere alla pensione, dunque, maturerebbe a 69,6 anni, con un importo dell'assegno di 1.236 euro lordi (1.319 per gli uomini e 1.134 per le donne), ovvero 979 euro al netto dell'Irpef. Per ottenere un assegno quanto meno dignitoso i giovani dovranno quindi attendere i 73,6 anni, quando l'importo della pensione dovrebbe ammontare in media a 1.561 euro lordi, ovvero 1.093 euro al netto dell'Irpef (1.134 euro per gli uomini e 1.041 per le donne). Emerge dalla ricerca 'Situazione contributiva e futuro pensionistico dei giovani', realizzata dal Consiglio nazionale dei giovani assieme a Eures. L'esigenza di tenere aperto il dibattito sulla questione pensionistica dei giovani è condivisa dalle numerose e autorevoli stime prodotte sulla dimensione sociale del fenomeno e sui valori degli assegni attesi a conclusione del percorso lavorativo, che trovano peraltro piena conferma anche nell'indagine condotta dall'Eures: quest'ultima muove dai dati Inps relativi al monte retributivo dei giovani (15-35 anni) con almeno un contributo versato presso le diverse gestioni (artigiani, commercianti e cdcm, dipendenti pubblici, gestione separata, fondo pensione lavoratori dipendenti e altro), vale a dire un universo di oltre 9 milioni di contribuenti, di cui quasi la metà concentrato nella fascia '30-35 anni' (4,1 milioni di unità) e composto per il 55,3% da lavoratori maschi e per il 44,7% da lavoratrici. L'81,1% del totale dei giovani lavoratori fa riferimento al Fondo pensione lavoratori dipendenti, il 5,9% alla gestione artigiani, commercianti e cdcm, il 5,8% alla gestione separata e il 4,3% alla gestione dipendenti pubblici. Le stime Eures sul futuro pensionistico sono state calibrate sui giovani di 35 anni, considerando le tre gestioni private (dipendenti, artigiani e gestione separata che, complessivamente, assorbono il 92,8% dei giovani), un'età media di ingresso nel mercato del lavoro a 20,8 anni (Fonte Istat) e un periodo di discontinuità lavorativa di 15 anni (variabile a seconda delle diverse gestioni) seguito da una maggiore stabilizzazione (con 37 settimane contributive medie annue). Infine, gli importi dei futuri assegni pensionistici sono stati indicizzati ai valori del 2023, con riferimento sia al monte retributivo medio sia alla sua disaggregazione per quintili. (Dks/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 09-AGO-23 10:42 NNNN

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