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mercoledì 18 ottobre 2023

TUMORI: L'APPELLO, 'RIMUOVERE OSTACOLI A RICOSTRUZIONE SENO' =

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TUMORI: L'APPELLO, 'RIMUOVERE OSTACOLI A RICOSTRUZIONE SENO' =

ADN0745 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: L'APPELLO, 'RIMUOVERE OSTACOLI A RICOSTRUZIONE SENO' = 'Manca ancora il codice e le spese per l'intervento contestuale non sono coperte dal Ssn, la ottiene solo 50% pazienti' Roma, 18 ott. (Adnkronos Salute) - Per una questione di codici mancanti, il Servizio sanitario nazionale non rimborsa l'intervento ricostruttivo contestuale alla mastectomia per il cancro del seno. Gli ospedali che lo fanno, pagano di tasca loro sapendo che si tratta di interventi economicamente in perdita; le strutture più piccole, che non possono permetterselo, rinviano la ricostruzione del seno dopo un tumore a data da destinarsi. Ma questa possibilità va data a tutte le donne che devono sottoporsi a un intervento demolitivo dopo la diagnosi di cancro, è l'appello lanciato dalle specialiste di Beautiful After Breast Cancer (Babc) Italia Onlus, in occasione del 'Bra Day', la Giornata internazionale per la consapevolezza della ricostruzione mammaria post-oncologica, che si celebra oggi in tutto il mondo. Il tumore del seno colpisce 1 donna su 8 nel corso della vita. "Sappiamo bene che per chi che affronta la malattia è fondamentale la ricostruzione immediata - sottolinea Marzia Salgarello, chirurgo plastico ricostruttivo della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma e presidente di Babc Italia Onlus - che non è purtroppo rimborsata con nessuna metodica, ma viene eseguita a spese delle singole aziende ospedaliere". Di che cifre si parla? "Secondo uno studio a cui ho partecipato, indicizzato su Pubmed, per ogni mastectomia con ricostruzione immediata l'azienda sanitaria perde in media 1.719 euro. Proprio alla luce di questi numeri, grazie all'interessamento dell'onorevole Michela De Biase, nel 2021 nella Regione Lazio c'era stata una promessa di rimborso, purtroppo mai applicata", chiosa Salgarello. Così il Servizio sanitario nazionale copre ancora "solo i costi della mastectomia, la fase demolitiva dell'intervento, prevedendo la ricostruzione differita. Non solo. Il Ssn copre il costo della ricostruzione con i lembi, ovvero con i propri tessuti, in differita e con rimborsi così esigui che scoraggiano le aziende ospedaliere a utilizzare questa tecnica vantaggiosa per la donna. A fronte di una maggiore sopravvivenza, dobbiamo migliorare la qualità della vita delle nostre pazienti", è l'appello della chirurga. "Praticamente oggi il 98% delle donne seguite in una Breast unit potrebbe fare la ricostruzione contestuale, ma alla fine la ottiene circa la metà delle pazienti". (segue) (Mad/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 18-OTT-23 13:54 NNNN
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TUMORI: L'APPELLO, 'RIMUOVERE OSTACOLI A RICOSTRUZIONE SENO' (2) =

ADN0746 7 CRO 0 ADN CRO NAZ TUMORI: L'APPELLO, 'RIMUOVERE OSTACOLI A RICOSTRUZIONE SENO' (2) = (Adnkronos Salute) - La conseguenza di questo mancato codice è che "le grandi aziende ospedaliere con grossi numeri effettuano la ricostruzione immediata a proprie spese, ma ciò non è possibile per i piccoli ospedali con budget esigui - spiega Liliana Barone Adesi, dirigente medico dell'Uoc di Chirurgia plastica del Gemelli e vicepresidente Babc Italia Onlus - Tutto questo si ripercuote sulla qualità della ricostruzione: viene scelta quella meno dispendiosa, non la più adatta alla singola paziente. Sempre per un discorso di budget - aggiunge - tendenzialmente si evitano gli interventi con tessuti propri, tecnicamente più difficili e ovviamente anche più costosi". "Eppure le protesi non sono eterne - ricorda - Non si può prevedere a priori la loro effettiva durata poiché varia da donna a donna anche in base alle terapie effettuate. Quel che si sa è che 1 su 10 si rompe. Il discorso della protesi è inoltre legato anche al tipo di terapia - evidenzia - la radioterapia deteriora i tessuti e quindi può rovinare la ricostruzione. Inoltre, se viene impiantata una protesi monolaterale, nel tempo l'invecchiamento può determinare un cambiamento morfologico con necessità di rimodellare la mammella sana per ottenere la simmetria. In definitiva, sul lungo periodo la ricostruzione con protesi può necessitare di diversi interventi correttivi. Gli interventi con i propri tessuti ovvero i lembi, invece, a fronte di un maggior impegno sia per la paziente in termini di impegno fisico che per l'azienda sanitaria in termini di costi, hanno dei risultati molto più stabili nel tempo. Si punta sul breve periodo e si tralascia quel che accadrà nel medio-lungo termine". Per celebrare il Bra Day, oggi al Policlinico Gemelli di Roma, nella sala MediCinema, Beautiful After Breast Cancer Italia Onlus ha messo in scena uno spettacolo portando sul palco medici, pazienti e persone, soprattutto donne, del mondo dello spettacolo e dello sport. Qualche nome: l'attrice Milena Miconi, la scrittrice Giuseppina Torregrossa, la regista Matilde d'Errico, l'attrice Benedicta Boccoli, la show girl Carolina Marconi, le campionesse olimpiche Laura Milani (canottaggio) ed Elisa Di Francisca (fioretto), ma anche l'attore Mattia Sbragi. Le pazienti hanno sfilato indossando le creazioni dello stilista Gianfranco Venturi. Negli spazi antistanti la sala MediCinema, si possono ammirare gli scatti di Silvio Esposito, il fotografo che vanta la presenza di una delle sue opere al Moma di New York e che ha catturato la bellezza delle pazienti oncologiche. Immagini che colpiscono e permettono di guardare con occhi diversi la malattia e le donne che l'hanno affrontata. (Mad/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 18-OTT-23 13:54 NNNN

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