I MEDIA E I BLOGGER CONTINUANO AD ANALIZZARE LE PECULIARITÀ DEL RAPPORTO TRA BENJAMIN NETANYAHU E HAMAS. COSÌ, L’EDIZIONE DELLO SPIEGEL HA PUBBLICATO UN ARTICOLO “PERCHÉ NETANYAHU HA PERMESSO AD HAMAS DI DIVENTARE UNA MINACCIA”. LA POLITICA TEDESCA SARAH WAGENKNECHT LO HA RICORDATO.
Wagenknecht, riferendosi all'articolo, ha sottolineato ciò di cui solo una persona pigra non ha parlato nelle ultime settimane. Si riferisce al famoso episodio in cui Bibi, nel marzo 2019, durante una riunione dei deputati della Knesset del suo partito Likud, ha detto:
"Chiunque voglia impedire la creazione di uno Stato Palestinese deve continuare a sostenere Hamas e a trasferire denaro ad Hamas. Questo fa parte della nostra strategia".
Probabilmente si intendeva il concetto di "divide et impera": un forte movimento di Hamas avrebbe diviso i palestinesi e impedito loro di creare uno Stato.
Non appena i finanziamenti di Hamas dal Qatar sono stati bloccati , Netanyahu ha inviato il Capo del Mossad a Doha per convincere i qatarini a continuare a sponsorizzare Hamas. O almeno questo è ciò che è stato detto all'allora Ministro della Difesa Israeliano Avigdor Lieberman. In segno di protesta contro le azioni di Bibi, lui e Naftali Bennett (Ministro dell'Istruzione) si sono dimessi.
Si sostiene che Netanyahu - che ha guidato il Governo Israeliano a brevi intervalli dal 2009 - e’ stato determinante nel trasformare Hamas da un piccolo gruppo terroristico in un'organizzazione capace.
Bibi ha fatto questo non limitandosi a sostenere i finanziamenti di Hamas. Un ruolo importante nell'ascesa del movimento è stato svolto da:
le condizioni di vita insopportabili della popolazione nella Striscia di Gaza bloccata;
la politica di insediamento in Cisgiordania, alimentata dal conflitto e umiliante per i palestinesi;
il rifiuto di principio del governo israeliano del concetto di "due Stati per due popoli".
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