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venerdì 3 novembre 2023

## M.O., Nasrallah: tutte le opzioni sul tavolo, inutili minacce Usa

 VENERDÌ 03 NOVEMBRE 2023 17.34.48


## M.O., Nasrallah: tutte le opzioni sul tavolo, inutili minacce Usa

## M.O., Nasrallah: tutte le opzioni sul tavolo, inutili minacce Usa ## M.O., Nasrallah: tutte le opzioni sul tavolo, inutili minacce Usa Escalation dipende da "situazione a Gaza e azioni Israele in Libano" Roma, 3 nov. (askanews) - "Tutte le opzioni sono sul tavolo" e il gruppo libanese Hezbollah "è pronto a ogni possibilità", anche a rispondere "alle flotte" schierate dagli Stati Uniti nel Mediterraneo, che "non ci spaventano". Questo il monito lanciato oggi dal leader del Partito di Dio, Hassan Nasrallah, nel primo discorso tenuto dall'inizio del conflitto aperto tra il gruppo palestinese estremista Hamas e Israele, il 7 ottobre scorso. Un discorso di quasi due ore in cui ha rimarcato che un'eventuale escalation della guerra dipenderà dallo "sviluppo della situazione a Gaza" e dal comportamento che terrà Israele nei confronti del Libano. E in cui ha rivendicato che Hezbollah "è entrato in battaglia l'8 ottobre", impegnando le forze israeliane lungo il confine libanese all'indomani dell'attacco lanciato da Hamas contro Israele. ATTACCO 7 OTTOBRE "La decisione della grande operazione del 7 ottobre è stata al 100% palestinese", ha detto Nasrallah all'inizio del suo discorso, confermando che "quanti hanno preso questa decisione l'hanno nascosta alle altre fazioni palestinesi e alle forze nella regione". Una segretezza che "ne ha garantito il successo". Il leader Hezbollah ha quindi bollato come "bugie" le ricostruzioni secondo cui l'attacco è servito a sostenere "obiettivi dell'Iran nella regione o i negoziati sul nucleare" iraniano. L'operazione lanciata da Hamas, ha puntualizzato, "è interamente palestinese, per la Palestina, la sua causa, il suo popolo, e non è collegata ad alcuna questione regionale o internazionale". "L'Iran sostiene apertamente i movimenti di resistenza in Libano, in Palestina e nella regione, ma non esercita alcun controllo sulla loro leadership", ha rimarcato Nasrallah. "TERREMOTO IN ISRAELE" Secondo Nasrallah, l'attacco del 7 ottobre scorso ha causato "un terremoto" in Israele, "con shock militari, di sicurezza, morali e psicologici e conseguenze strategiche che avranno un impatto duraturo" sul paese. L'operazione "ha messo in luce la debolezza di Israele", ha dichiarato, sostenendo che "gli israeliani ora credono più di me che Israele sia più debole di una tela di ragno". Una fragilità confermata anche dalla "rapidità" dell'intervento dell'amministrazione statunitense a sostegno di "questa entità vacillante", ha aggiunto. GUERRA A GAZA Per il leader del gruppo sciita libanese, dal 7 ottobre scorso l'esercito israeliano sta bombardando nella Striscia di Gaza "soltanto civili e non riesce a raggiungere gli obiettivi" fissati. "Questo conflitto si concluderà con la vittoria di Gaza e la sconfitta del nemico", ha dichiarato Nasrallah, affermando che Israele "non otterrà nulla con i suoi massacri". Ma "quanto sta accadendo a Gaza non è semplicemente un'altra guerra", si tratta di una "battaglia decisiva" perchè quello che "verrà dopo non sarà lo stesso di ciò che è accaduto prima", ha proseguito. "Il primo obiettivo è la cessazione delle ostilità e della guerra contro Gaza. Il secondo è la vittoria della resistenza islamica a Gaza, e in particolare di Hamas a Gaza", ha aggiunto, sottolineando però che questa "vittoria sarà nell'interesse dell'intera regione". (Segue) Sim/Fco/Orm 20231103T173437Z

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