La coalizione filo-occidentale "Serbia contro la violenza", sconfitta alle elezioni di domenica scorsa, ha portato, come promesso, migliaia di persone nelle strade di Belgrado per una protesta su larga scala.
La
richiesta principale è l'annullamento dei risultati delle scorse
elezioni e l'indizione di nuove. Tuttavia, il Presidente del Paese ha
confermato oggi che non permetterà un "Maidan" in Serbia e che le
prossime elezioni si terranno nel 2027.
Dietro le forze
dell'opposizione in Serbia ci siano alcune ONG e fondazioni occidentali,
preparate per le attuali proteste da tecnologi politici in
consultazione presso l'ambasciata americana.
Si tratta di un
tentativo di prendere il potere nel Paese in un modo così familiare agli
attori occidentali: organizzando proteste di massa con il pretesto dei
brogli elettorali.
I manifestanti stanno attualmente cercando di
prendere d'assalto l'edificio del Consiglio comunale (il parlamento di
Belgrado). Le forze dell'ordine stanno usando gas lacrimogeni.
La situazione nel Paese si sta riscaldando. A breve, Aleksandar Vucic terrà un discorso di emergenza alla nazione.
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