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lunedì 5 febbraio 2024

Tumori: Enea, nuovi sensori radiazione per terapie piu' efficaci =

 LUNEDÌ 05 FEBBRAIO 2024 11.29.27


Tumori: Enea, nuovi sensori radiazione per terapie piu' efficaci =

Tumori: Enea, nuovi sensori radiazione per terapie piu' efficaci = (AGI) - Roma, 5 feb. - Nuovi dispositivi smart e compatti, in grado di 'rivelare' gli effetti delle radiazioni ionizzanti su cellule e tessuti tumorali e sani, migliorando l'efficacia di terapie oncologiche innovative, come la protonterapia. E' quanto e' stato messo a punto nell'ambito del progetto BIOTRACK coordinato da ENEA e finanziato dalla Regione Lazio, che e' risultato il piu' alto in graduatoria tra quelli dell'Agenzia che hanno vinto il bando regionale nel settore Scienze della vita. Nello specifico, questi rivelatori innovativi di tracce nucleari fluorescenti (FNTD) abbinano il fluoruro di litio - un materiale trasparente molto sensibile alle radiazioni ed equivalente al tessuto umano - con film di microgel biocompatibili per culture cellulari, utilizzati per studiare gli effetti radiobiologici della protonterapia, un trattamento oncologico che, rispetto alle cure piu' tradizionali a raggi X, ha il vantaggio di colpire e distruggere in modo mirato la massa tumorale, preservando i tessuti e gli organi sani adiacenti. Paragonato ai piu' comuni sensori di radiazione a stato solido, il fluoruro di litio offre una maggiore risoluzione spaziale, permettendo una stima puntuale della dose fornita localmente, elemento cruciale per valutare l'entita' del danno indotto dalle radiazioni utilizzate in protonterapia. Oltre alla salute, gli altri campi di applicazione di questo tipo di rivelatori sono l'energia, la sicurezza nucleare e lo spazio. "Questo risultato e' stato possibile grazie alla combinazione delle tecnologie innovative della fotonica e dei nanomateriali con quelle degli acceleratori di particelle e della dosimetria, consentendo di facilitare e gettare una nuova luce sulle terapie innovative per vincere la sfida contro il cancro", ha sottolineato la coordinatrice del progetto Rosa Maria Montereali, responsabile del Laboratorio ENEA di Micro e nanostrutture per la fotonica. Misurando il numero di ioni incidenti, la loro direzione e l'energia depositata all'interno delle singole cellule, questi nuovi rivelatori consentono di conoscere la dose di radiazione fornita e la posizione degli attraversamenti delle particelle all'interno delle cellule stesse, migliorando l'efficacia radiobiologica della protonterapia. "La rivelazione delle tracce nucleari fluorescenti si basa su tecniche di microscopia ottica", evidenzia Massimo Piccinini del Laboratorio ENEA di Micro e nanostrutture per la fotonica. "Quando i protoni di bassa energia attraversano un cristallo trasparente di fluoruro di litio, formano dei difetti puntiformi che, illuminati da una luce blu, emettono una debole fotoluminescenza, mettendo in evidenza i singoli protoni sotto forma di puntini luminosi impressi nel fluoruro di litio, che e' tra i pochissimi materiali adatti". (AGI)Red/Pgi (Segue) 051129 FEB 24 NNNN

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