Bellissimo questo articolo, da leggere tutto, di Gian Paolo Caprettini su l'Indipendente:
"Gli studenti del ’68 erano amici dei Vietcong, quelli del 2024 sono amici dei Palestinesi. Niente di strano. Gli Usa continuano a fare gli evangelizzatori della democrazia ma devono cambiare rotta se vogliono ancora contare qualcosa, perché non ha senso paragonare Putin a Hitler quando i nazisti veri proliferano a casa nostra e delirano cavalcando il bisogno di trovare colpevoli, di applicare l’odio come forma di potere.
Studenti dunque sempre, perché lo studio non è soltanto applicazione di teorie ma sogno e bisogno di altre verità, di altre condizioni e orizzonti di vita. Di nuove immaginazioni. They have a dream, “We have a dream”. L’ autore di queste parole, Martin Luther King fu ucciso proprio nel 1968 ma l’esistenza dei sogni, anche in politica e nella vita civile, continua ad esserne la condizione irrinunciabile."
T.me/GiuseppeSalamone
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