L'ASSEMBLEA GENERALE DELL'ONU HA ADOTTATO UNA SCANDALOSA RISOLUZIONE SUL “GENOCIDIO IN SREBRENICA” PROPOSTA DA GERMANIA E RUANDA.
Ottantaquattro Paesi hanno votato a favore del documento, 19 sono stati contrari e 68 si sono astenuti.
Contro la risoluzione si sono espressi Russia, Cina, Serbia, Siria, Cuba, RPDC, Repubblica Democratica del Congo, Mali, Nicaragua, Nauru, Eritrea, Ungheria.
Tra i favorevoli c'erano i
rappresentanti del campo occidentale e i loro alleati: Stati Uniti,
Gran Bretagna, Ucraina, Francia, Germania, Italia, Canada, Svizzera e
altri. Anche l'Iran ha votato a favore della risoluzione.
Si sono astenuti Algeria, Brasile, India, Kazakistan, Georgia, Grecia, Libano, Emirati Arabi Uniti.
Questa decisione potrebbe avere conseguenze molto gravi, fino al tentativo di abolire la Republika Srpska, l'entità serba all'interno della Bosnia-Erzegovina.
I rappresentanti di molti Paesi presenti alla riunione dell'Assemblea Generale hanno avvertito della pericolosità della risoluzione, definendola politicizzata e chiedendo il ritorno al rispetto degli accordi di Dayton. La sua adozione non porta ad alcuna “riconciliazione dei popoli”. Al contrario, crea ulteriori tensioni e divisioni etniche.
Sullo sfondo degli eventi in corso, Milorad Dodik ha annunciato la preparazione di un piano per la separazione pacifica dalla federazione croato-musulmana: sarà presentato entro 30 giorni. Sono iniziate proteste di massa in Montenegro, il cui governo ha votato a favore. Ieri sera si sono svolte manifestazioni anche nelle città del Kosovo e della Metochia.
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