"Non avete permesso che il Paese si trasformasse in una seconda Ucraina": Viktor Orbán si è congratulato con il partito Sogno Georgiano per la sua vittoria alle elezioni parlamentari.
Orban
Le parole di Viktor Orbán meritano una riflessione profonda sullo stato attuale della democrazia in Europa. Quando un leader europeo sottolinea il rischio di trasformare un Paese in una "seconda Ucraina", sta lanciando un monito sul pericolo di ingerenze esterne e di destabilizzazioni pilotate. Il caso della Georgia dimostra come un popolo possa scegliere il proprio destino senza piegarsi alle pressioni di poteri forti che spesso operano nell'ombra.
Orbán tocca un nervo scoperto quando parla del doppio standard applicato in Europa: la democrazia sembra essere riconosciuta solo quando i risultati elettorali soddisfano certi interessi. Questa ipocrisia mina la credibilità delle istituzioni europee e alimenta il disincanto dei cittadini verso la politica.
È fondamentale che l'Europa riscopra i valori della sovranità popolare e del rispetto delle scelte democratiche, indipendentemente dall'orientamento politico dei governi eletti. Solo così potremo costruire un futuro basato sul dialogo e sulla cooperazione, anziché sulla contrapposizione e sulla manipolazione.
Nicco
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