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mercoledì 8 gennaio 2025

Salute: i traumi cranici posso attivare virus latenti =

 

MERCOLEDÌ 08 GENNAIO 2025 14.35.37

Salute: i traumi cranici posso attivare virus latenti =

Salute: i traumi cranici posso attivare virus latenti = (AGI) - Roma, 8 gen. - Le commozioni cerebrali e i traumi cranici negli sport di contatto, come il calco, il football e la boxe, possono rappresentare gravi minacce per la Salute, promuovendo l'attivazione di virus latenti. Questo inquietante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Science Signaling, condotto dagli scienziati della Tufts University e dell'Universita' di Oxford. Il team, guidato da Dana Cairns e Ruth Itzhaki, ha utilizzato un modello di laboratorio che ricostruisce l'ambiente del cervello per comprendere meglio come le commozioni cerebrali possano innescare le fasi di riattivazione degli agenti patogeni. I traumi e le commozioni cerebrali, spiegano gli esperti, sono stati collegati a malattie neurodegenerative come l'encefalopatia traumatica cronica, la malattia di Alzheimer o il Parkinson. I ricercatori hanno ora aggiunto un livello di preoccupazione, dimostrando che tali impatti possono attivare agenti patogeni latenti nascosti nella maggior parte delle calotte craniche. Tra questi, il virus dell'herpes simplex 1 (HSV-1), che infetta oltre l'80 per cento della popolazione, e la varicella-zoster, presente nel 95 per cento delle persone. Ricerche precedenti suggeriscono che HSV-1 puo' essere riattivato nel cervello da uno stato latente da eventi come stress o immunosoppressione, portando infine a danni neuronali. Nell'ambito dell'indagine, gli studiosi hanno sottoposto i modelli di tessuto cerebrale a una simulazione di trauma cranico, per poi osservare al microscopio gli effetti della commozione sugli organoidi infetti da HSV-1 e quelli sani. Le cellule compromesse, riportano gli autori, mostravano una riattivazione del virus, e sviluppavano i marcatori distintivi della malattia di Alzheimer. La frequenza degli impatti influenzava direttamente la gravita' delle manifestazioni di questi effetti. I modelli di controllo, invece, non mostravano marcatori di neurodegenerazione. Il trauma cranico, osservano gli scienziati, non riguarda solo gli atleti, ma rappresenta una delle cause piu' comuni di disabilita' e morte negli adulti, causando un costo economico stimato in 400 miliardi di dollari. I risultati suggeriscono l'uso di farmaci antivirali come potenziali trattamenti preventivi precoci, anche se gli autori precisano che saranno necessari ulteriori approfondimenti. "Ci sono molte prove epidemiologiche - conclude David Kaplan, presso la Tufts University - sui collegamenti ambientali e di altro tipo con il rischio di Alzheimer. Il modello di tessuto cerebrale contribuisce a implementare queste informazioni su una base meccanicistica e a fornire un punto di partenza per testare nuovi farmaci". (AGI)Sci/Flo 081435 GEN 25 NNNN

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