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mercoledì 8 gennaio 2025

*SANITA': ANAAO, 'GRIDO ALLARME DI TUTTI I MEDICI, VERSO MOBILITAZIONE UNITARIA'** =

 

MERCOLEDÌ 08 GENNAIO 2025 15.07.16

**SANITA': ANAAO, 'GRIDO ALLARME DI TUTTI I MEDICI, VERSO MOBILITAZIONE UNITARIA'** =

ADN0745 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **SANITA': ANAAO, 'GRIDO ALLARME DI TUTTI I MEDICI, VERSO MOBILITAZIONE UNITARIA'** = Di Silverio 'a fine gennaio insieme per decidere strategia che permetta di parlare a cittadini e istituzioni' Roma, 8 gen. (Adnkronos Salute) - "Il disagio dei medici è ormai generalizzato. E' un grido d'allarme sullo stato della sanità pubblica e sulle condizioni di lavoro che ci unisce non solo come professionisti ma anche come cittadini. Ci lega tutti, in tutte le aree della medicina e vogliamo provare a trovare una strategia unitaria per parlare ai cittadini e farci ascoltare dal Governo". Così, all'Adnkronos Salute, Pierino Di Silverio, segretario generale del sindacato dei medici ospedalieri, Anaao Assomed, descrive l'iniziativa che sarà lanciata alla fine del mese per una mobilitazione unitaria dei camici bianchi. "Il mancato riconoscimento del nostro ruolo, che fino a 30 anni fa aveva un peso a livello sociale, francamente ci destabilizza ed è una delle tante cause che poi ci spingono fuori dagli ospedali e dalle strutture pubbliche", evidenzia Di Silverio riferendosi anche alle aggressioni ai sanitari che hanno avuto un'impennata in questo inizio d'anno. "I pazienti oggi vivono l'accesso ai servizi con difficoltà e noi siamo i capri espiatori. I deterrenti messi in campo, come abbiamo sempre detto, da soli non bastano, e non si intravede l'ombra di una riorganizzazione che sarebbe uno degli strumenti necessari almeno ad evitare accessi impropri o sovraffollamenti nei presidi sanitari". Per questo "siamo costretti a lanciare ancora un grido dolore, questa volta come intera categoria. E speriamo sia un'azione coesa e unitaria". L'appuntamento per i camici bianchi italiani, dunque, è a fine gennaio. "Abbiamo deciso - racconta Di Silverio - di cominciare ad organizzarci per capire quale sia la strategia e il metodo migliore per far arrivare al cittadino - oltre che alla politica visto che al momento sembra sorda - questa richiesta di aiuto". Ancora non c'è nulla di definito "l'idea è farci ascoltare, ora cominciamo a vederci per capire come strutturarci, con l'intenzione di essere quanto più coesi. Non c'è divisione tra il medico del territorio e il medico dell'ospedale, il disagio è comune, riguarda tutti dal giovane neolaureato al medico che sta andando in pensione o che lo è già. E' un disagio della categoria non di una corporazione. Vogliamo rivolgerci al cittadino per dire: 'noi siamo dalla tua parte, facciamo tutto questo anche per te' perché una sanità tutta privata a noi, pensando soltanto al mero lavoro, potrebbe persino portare vantaggi economici. A rimetterci però sarebbe il Paese". E poi "vogliamo rivolgerci al Governo perché sia chiaro che continuando così, senza valorizzare i professionisti, contribuisce allo sfascio di un sistema di cure". (Ram/Adnkronos Salute) ISSN 2465 - 1222 08-GEN-25 15:07 NNNN

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