SALUTE: SIGLATO PROTOCOLLO PER ASSISTENZA MEDICA
IN MARE =
INTESA MINISTERO SALUTE, CAPITANERIE
DI PORTO E CENTRO
INTERNAZIONALE RADIO MEDICO
Roma, 1 set. (Adnkronos)
- Il Capo Dipartimento sanita' pubblica
e innovazione del Ministero della
salute, il Comandante Generale del
Corpo delle
Capitanerie di Porto ed il Presidente del Centro
Internazionale Radio Medico
hanno firmato un protocollo d'intesa per
l'assistenza medica in mare in
situazioni di emergenza.
L'accordo, si legge in una nota, ''costituisce
il testo di
riferimento nazionale per regolare i rapporti di collaborazione
tra i
soggetti istituzionalmente coinvolti nell'assistenza medica in
mare,
sostituendo cosi' il precedente testo, firmato nel 2004 tra C.G.
e
Cirm, che recepiva le raccomandazioni fornite dalla circolare
MSC/960
dell'International Maritime Organization''.
In base all'Intesa
vengono disciplinate ''in linea generale le
procedure operative per
l'evacuazione medica da navi (le cosiddette
Medevac - Medical Evacuation) di
ammalati e traumatizzati, operazione
effettuata dall'Autorita' Marittima
sulla base della diagnosi medica
del Cirm (costituente il Centro di
Telemedicina Marittima nazionale)
che effettuera' la valutazione medica e
fornira' i consigli per il
trasbordo''.
(segue)
(Sin/Col/Adnkronos)
01-SET-11 12:51
NNNNSALUTE: SIGLATO PROTOCOLLO PER ASSISTENZA MEDICA
IN MARE (2) =
(Adnkronos) - E' previsto, inoltre, nei casi di
sospette
patologie trasmissibili, ''il coinvolgimento dell'Ufficio
di
coordinamento Usmaf del Ministero della Salute,
che e' il punto di
contatto nazionale per l'applicazione del Regolamento
Sanitario
Internazionale adottato dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'
nel
2005''.
Con la sottoscrizione dell'accordo viene
ulteriormente
migliorato ''il quadro organizzativo nazionale
concernente
l'assistenza medica e la salvaguardia della vita umana in mare,
al cui
fine nel corso degli ultimi anni sono state stipulate intese a
livello
locale con i servizi del 118: esse -spiega la nota- verranno in
futuro
ulteriormente incrementate, continuando a prevedere l'imbarco di
team
medici/paramedici a bordo delle unita' delle Capitanerie di Porto
per
il successivo trasporto in ospedale delle persone cosi'
soccorse''.
(Sin/Col/Adnkronos)
01-SET-11 12:52
NNNN
Inizio pubblicazioni 22 agosto 2003 Notizie flash dall'Italia e dal mondo. DAL 2003 ININTERROTTAMENTE E OLTRE 100MILA INFORMAZIONI TOTALMENTE GRATUITE-
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giovedì 1 settembre 2011
ricerca: ormoni sessuali influenzano scelta del lavoro
RICERCA: ORMONI SESSUALI INFLUENZANO SCELTA DEL LAVORO =
DIFFERENZE IN TENDENZA A IMPIEGO CON COSE O CON PERSONE
Roma, 1 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ballerina,
insegnante, pilota, infermiere o ingegnere? Carriere diverse per
caratteri diversi. Ma non e' solo una questione di indole personale:
c'entrano anche gli ormoni sessuali. Sembra infatti che possano
influenzare fortemente gli interessi delle persone e di conseguenza
anche il tipo di occupazione scelta. Ne sono certi gli psicologi della
Penn State University (Usa) guidati da Sheri Berenbaum, che ne parlano
sulla rivista 'Hormones and Behavior'.
"I risultati che abbiamo ottenuto sostengono fortemente l'idea
dell'influenza ormonale sulla scelta del proprio mestiere, in
particolare per quanto riguarda occupazioni in cui si e' a contatto
con le cose o con le persone", spiega Adriene Beltz, una delle autrici
dello studio.
Per avere risultati che saltassero all'occhio, gli esperti hanno
preso in considerazione adolescenti e giovani adulti con un'iperplasia
adrenale congenita (Cah), una condizione nella quale vengono prodotti
piu' ormoni androgeni, e i loro fratelli senza questo disturbo.
(segue)
(Bdc/Ct/Adnkronos)
01-SET-11 16:51
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DIFFERENZE IN TENDENZA A IMPIEGO CON COSE O CON PERSONE
Roma, 1 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Ballerina,
insegnante, pilota, infermiere o ingegnere? Carriere diverse per
caratteri diversi. Ma non e' solo una questione di indole personale:
c'entrano anche gli ormoni sessuali. Sembra infatti che possano
influenzare fortemente gli interessi delle persone e di conseguenza
anche il tipo di occupazione scelta. Ne sono certi gli psicologi della
Penn State University (Usa) guidati da Sheri Berenbaum, che ne parlano
sulla rivista 'Hormones and Behavior'.
"I risultati che abbiamo ottenuto sostengono fortemente l'idea
dell'influenza ormonale sulla scelta del proprio mestiere, in
particolare per quanto riguarda occupazioni in cui si e' a contatto
con le cose o con le persone", spiega Adriene Beltz, una delle autrici
dello studio.
Per avere risultati che saltassero all'occhio, gli esperti hanno
preso in considerazione adolescenti e giovani adulti con un'iperplasia
adrenale congenita (Cah), una condizione nella quale vengono prodotti
piu' ormoni androgeni, e i loro fratelli senza questo disturbo.
(segue)
(Bdc/Ct/Adnkronos)
01-SET-11 16:51
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LAVORO: UN DIRIGENTE GUADAGNA 356 EURO GIORNO IN PIU' DI OPERAIO
LAVORO: UN DIRIGENTE GUADAGNA 356 EURO GIORNO IN PIU' DI OPERAIO
=
(AGI) - Roma, 1 set - Un dirigente guadagna 356 euro al giorno
piu' di un operaio, rispetto alla retribuzione di un "quadro",
un operaio prende in meno ogni giorno 127 euro mentre, rispetto
a un impiegato, la differenza e' di 22 euro: a fronte della
divaricazione eccessiva delle retribuzioni, occorre restituire
risorse ai lavoratori e alle famiglie del ceto medio e per
questo e' "assolutamente ripristinare nella manovra economica
il contributo di solidarieta' e la misura patrimoniale". E'
quanto ha affermato il presidente delle Acli, Andrea Olivero,
commentando i dati diffusi del rapporto dell'Iref - l'istituto
di ricerca delle Associazioni cristiane dei lavorati italiani-
presentato nella giornata di apertura del 44° Incontro
nazionale di studi, a Castel Gandolfo, dedicato al tema del
"Lavoro scomposto". "Al di la' delle ovvie componenti
organizzative che fanno riferimento a diverse mansioni, ruoli e
responsabilita', sono dati - ha sottolineato il presidente
delle Acli - che mettono in evidenza una divaricazione
eccessiva delle retribuzioni, che non puo' non essere presa in
considerazione in queste ore in cui si discute di sacrifici per
il Paese. Ancora una volta la questione della redistribuzione
si rivela cruciale. Non solo per esigenze di giustizia e di
coesione sociale, ma per oggettive ragioni economiche.
Restituire risorse ai lavoratori e alle famiglie del ceto medio
e' l'unico modo per garantire la tenuta dei consumi e il
rilancio del Paese. Occorre assolutamente ripristinare nella
manovra economica il contributo di solidarieta' e la misura
patrimoniale". (AGI)
Lda (Segue)
011150 SET 11
LAVORO: UN DIRIGENTE GUADAGNA 356 EURO GIORNO IN PIU' DI OPERAIO (2)=
(AGI) - Roma, 1 set. - Secondo il rapporto dell'Iref, che
mette a confronto le retribuzioni, sono queste le medie
giornaliere dei lavoratori dipendenti nelle diverse professioni
del settore privato: "Rispetto alla retribuzione media
giornaliera (82 euro), un dirigente guadagna 340 euro in piu'
al giorno, un quadro 111 euro, un impiegato 6 euro in piu'. Un
operaio si mette invece in tasca un salario giornaliero di 16
euro inferiore alla media. Peggio di lui solo il lavoratore
apprendista, che guadagna in meno 31 euro al giorno. Le donne,
rispetto agli uomini, ricevono in media al giorno 27 euro in
meno". Quello sui salari e' solo uno dei dati presi in
considerazione dalle Acli per mostrare le difficolta' e le
contraddizioni di un mondo del lavoro "scomposto", che
necessita di una "profonda riorganizzazione". "Considerare la
situazione attuale frutto esclusivo della congiuntura economica
puo' essere fuorviante", scrivono le Acli, che invitano a "non
dimenticare i ritardi storici del sistema produttivo italiano".
Il lavoro sommerso: 12 posti di lavoro su 100 sono oggi
irregolari, 18% al Sud e il 27% il Calabria. La struttura della
produzione: solo lo 0,1% di grandi imprese contro lo 0,5 della
Germania e lo 0,4 della Gran Bretagna. Il prospetto demografico
sempre piu' negativo: l'indice di ricambio della popolazione
attiva (rapporto tra popolazione 15-24 anni e popolazione 55-64
anni, moltiplicato per cento) pone oggi l'Italia in una
posizione intermedia rispetto all'Europa ma e' destinato a
peggiorare nettamente da qui a 20 anni. In tema di occupazione,
secondo lo studio, diminuiscono gli occupati di fascia alta,
cresce l'occupazione non specializzata. "Gli indicatori di
occupazione e disoccupazione - scrivono i ricercatori dell'Iref
- pur evidenziando dinamiche fondamentali come l'ingresso e
l'uscita dal mercato del lavoro, non sono sufficienti per
analizzare lo stato di salute di un sistema occupazionale".
Ragionando sugli effetti della crisi sulla qualita'
dell'occupazione, le Acli segnalano la progressiva diminuzione
degli addetti alla manifattura tradizionale (-1,1% dal 2004 al
2007; -4,4% dal 2007 al 2009) e l'inversione di tendenza nei
settori dell'high-tech, che tornano a scendere del 2,8%
nell'ultimo triennio rilevato dall'Istat. Nel 2010 sono andate
perse circa 70mila posizioni dirigenziali, hanno perso il
lavoro 78mila professionisti della conoscenza e oltre 100mila
tecnici. Questo nella fascia alta della forza lavoro. 110mila
sono stati invece gli operai specializzati e gli artigiani
costretti a lasciare i lavoro. Hanno fatto ingresso nel mercato
del lavoro soprattutto donne in posizioni professionali non
specializzate (+108mila) o impiegatizie (+58mila). In sintesi,
"a fronte di una perdita di occupati di fascia alta, si ha un
ulteriore allargamento della base occupazionale poco o per
nulla specializzata". (AGI)
Lda
011150 SET 11
NNNN
LAVORO: UN DIRIGENTE GUADAGNA 356 EURO GIORNO IN PIU' DI OPERAIO (3)=
AGI)- Roma, 1 set - Secondo le Acli la composizione interna
degli occupati presenta dualismi e divari "non piu'
sostenibili", tra lavoratori piu' o meno garantiti. Quasi un
lavoratore su quattro (23%) ha una occupazione "non standard",
ovvero non a orario pieno e non a tempo indeterminato: il 12%,
pari a 2milioni e 700mila individui, e' un lavoratore a tempo
parziale, mentre l'11% e' un atipico (tempi determinati e
collaboratori). Il lavoro a tempo parziale interessa
maggiormente le donne: le part-timers sono un 1milione e
800mila. Per gli atipici il rapporto di genere e' pressoche'
pari mentre l'eta' evidenzia una buona quota di giovani (39%),
ma soprattutto un'elevata percentuale di individui adulti (il
48% degli atipici ha tra i 30 e i 49 anni).
"Dopo quindici anni di flessibilizzazione del mercato del
lavoro - commentano le Acli - sembrano essersi consolidate due
generazioni di lavoratori flessibili: giovani in ingresso nel
mercato del lavoro, adulti per i quali la fase dell'inserimento
lavorativo e' terminata ma che si ritrovano nelle stesse
condizioni contrattuali di partenza.
Riguardo ai disoccupati, il rapporto evidenzia un milione
e mezzo di 'scoraggiati': piu' del doppio della media europea.
Uno dei fattori piu' importanti nelle crisi economiche - rileva
lo studio - e' la capacita' di riassorbimento del mercato del
lavoro. A livello europeo l'Italia fa parte del gruppo di Paesi
nei quali i disoccupati di lunga durata (almeno 24 mesi)
superano il 45% del totale dei disoccupati. Mezzogiorno a
parte, il dato piu' preoccupante e' quello del Nord-Est, dove
dal 2002 al 2007 la disoccupazione di luna durata e' passata da
un esiguo 17% a un ben piu' consistente 31,4%, tornando poi a
scendere nel 2008 (29%): "Una delle aree piu' dinamiche del
paese non riesce piu' ad occupare coloro che sono fuori dal
mercato del lavoro da troppo tempo".
E sempre a proposito dei disoccupati di lungo corso che
sono quella quota di inattivi che si e' soliti definire
"scoraggiati", ovvero individui disponibili a lavorare ma che
dichiarano di non cercare lavoro perche' sfiduciati rispetto
alla possibilita' di ottenere un impiego, le Acli rilevano che
in Europa questo dato continua ad oscillare attorno al 4% (sul
totale degli inattivi) e sembra essere in moderata crescita per
l'anno 2010 (4,6%). In Italia invece il dato e' piu' del doppio
e tra il 2009 e i 2010 e' cresciuto di quasi un punto
percentuale, arrivando al 10%. Nel complesso gli scoraggiati
rappresentano 1 milione e mezzo di persone, in gran parte
concentrate nelle regioni meridionali.
Altro capitolo dolente e' quello dei 'sottoccupati e sovra
istruiti' a fronte del paradosso degli immigrati.
Sottoccupazione e sovra istruzione, secondo lo studio delle
Acli , denotano l'incapacita' di un mercato del lavoro di
valorizzare risorse e competenze. Tra gli immigrati, la
percentuale di sottoccupati (individui che dichiarano di aver
lavorato, per motivi indipendenti dalla propria volonta', meno
ore di quelle che avrebbero potuto o voluto fare) e sovra
istruiti (persone che svolgono un lavoro che richiede un titolo
di studio inferiore a quello in loro possesso) e' maggiore
rispetto agli italiani. La sottoccupazione interessa infatti il
4% dei lavoratori italiani, mentre tra gli stranieri si supera
il 10%. La percentuale di sovra-istruzione tra gli italiani e'
del 19% . Tra gli stranieri supera il 42%. "Si e' ormai
consolidato in Italia un modello di specializzazione
dell'occupazione straniera nel segmento basso del mercato del
lavoro: gli immigrati svolgono i lavori piu' disagiati e meno
remunerativi anche se hanno credenziali formative utili a
ottenere impieghi migliori". (AGI)
Lda
011308 SET 11
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(AGI) - Roma, 1 set - Un dirigente guadagna 356 euro al giorno
piu' di un operaio, rispetto alla retribuzione di un "quadro",
un operaio prende in meno ogni giorno 127 euro mentre, rispetto
a un impiegato, la differenza e' di 22 euro: a fronte della
divaricazione eccessiva delle retribuzioni, occorre restituire
risorse ai lavoratori e alle famiglie del ceto medio e per
questo e' "assolutamente ripristinare nella manovra economica
il contributo di solidarieta' e la misura patrimoniale". E'
quanto ha affermato il presidente delle Acli, Andrea Olivero,
commentando i dati diffusi del rapporto dell'Iref - l'istituto
di ricerca delle Associazioni cristiane dei lavorati italiani-
presentato nella giornata di apertura del 44° Incontro
nazionale di studi, a Castel Gandolfo, dedicato al tema del
"Lavoro scomposto". "Al di la' delle ovvie componenti
organizzative che fanno riferimento a diverse mansioni, ruoli e
responsabilita', sono dati - ha sottolineato il presidente
delle Acli - che mettono in evidenza una divaricazione
eccessiva delle retribuzioni, che non puo' non essere presa in
considerazione in queste ore in cui si discute di sacrifici per
il Paese. Ancora una volta la questione della redistribuzione
si rivela cruciale. Non solo per esigenze di giustizia e di
coesione sociale, ma per oggettive ragioni economiche.
Restituire risorse ai lavoratori e alle famiglie del ceto medio
e' l'unico modo per garantire la tenuta dei consumi e il
rilancio del Paese. Occorre assolutamente ripristinare nella
manovra economica il contributo di solidarieta' e la misura
patrimoniale". (AGI)
Lda (Segue)
011150 SET 11
LAVORO: UN DIRIGENTE GUADAGNA 356 EURO GIORNO IN PIU' DI OPERAIO (2)=
(AGI) - Roma, 1 set. - Secondo il rapporto dell'Iref, che
mette a confronto le retribuzioni, sono queste le medie
giornaliere dei lavoratori dipendenti nelle diverse professioni
del settore privato: "Rispetto alla retribuzione media
giornaliera (82 euro), un dirigente guadagna 340 euro in piu'
al giorno, un quadro 111 euro, un impiegato 6 euro in piu'. Un
operaio si mette invece in tasca un salario giornaliero di 16
euro inferiore alla media. Peggio di lui solo il lavoratore
apprendista, che guadagna in meno 31 euro al giorno. Le donne,
rispetto agli uomini, ricevono in media al giorno 27 euro in
meno". Quello sui salari e' solo uno dei dati presi in
considerazione dalle Acli per mostrare le difficolta' e le
contraddizioni di un mondo del lavoro "scomposto", che
necessita di una "profonda riorganizzazione". "Considerare la
situazione attuale frutto esclusivo della congiuntura economica
puo' essere fuorviante", scrivono le Acli, che invitano a "non
dimenticare i ritardi storici del sistema produttivo italiano".
Il lavoro sommerso: 12 posti di lavoro su 100 sono oggi
irregolari, 18% al Sud e il 27% il Calabria. La struttura della
produzione: solo lo 0,1% di grandi imprese contro lo 0,5 della
Germania e lo 0,4 della Gran Bretagna. Il prospetto demografico
sempre piu' negativo: l'indice di ricambio della popolazione
attiva (rapporto tra popolazione 15-24 anni e popolazione 55-64
anni, moltiplicato per cento) pone oggi l'Italia in una
posizione intermedia rispetto all'Europa ma e' destinato a
peggiorare nettamente da qui a 20 anni. In tema di occupazione,
secondo lo studio, diminuiscono gli occupati di fascia alta,
cresce l'occupazione non specializzata. "Gli indicatori di
occupazione e disoccupazione - scrivono i ricercatori dell'Iref
- pur evidenziando dinamiche fondamentali come l'ingresso e
l'uscita dal mercato del lavoro, non sono sufficienti per
analizzare lo stato di salute di un sistema occupazionale".
Ragionando sugli effetti della crisi sulla qualita'
dell'occupazione, le Acli segnalano la progressiva diminuzione
degli addetti alla manifattura tradizionale (-1,1% dal 2004 al
2007; -4,4% dal 2007 al 2009) e l'inversione di tendenza nei
settori dell'high-tech, che tornano a scendere del 2,8%
nell'ultimo triennio rilevato dall'Istat. Nel 2010 sono andate
perse circa 70mila posizioni dirigenziali, hanno perso il
lavoro 78mila professionisti della conoscenza e oltre 100mila
tecnici. Questo nella fascia alta della forza lavoro. 110mila
sono stati invece gli operai specializzati e gli artigiani
costretti a lasciare i lavoro. Hanno fatto ingresso nel mercato
del lavoro soprattutto donne in posizioni professionali non
specializzate (+108mila) o impiegatizie (+58mila). In sintesi,
"a fronte di una perdita di occupati di fascia alta, si ha un
ulteriore allargamento della base occupazionale poco o per
nulla specializzata". (AGI)
Lda
011150 SET 11
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LAVORO: UN DIRIGENTE GUADAGNA 356 EURO GIORNO IN PIU' DI OPERAIO (3)=
AGI)- Roma, 1 set - Secondo le Acli la composizione interna
degli occupati presenta dualismi e divari "non piu'
sostenibili", tra lavoratori piu' o meno garantiti. Quasi un
lavoratore su quattro (23%) ha una occupazione "non standard",
ovvero non a orario pieno e non a tempo indeterminato: il 12%,
pari a 2milioni e 700mila individui, e' un lavoratore a tempo
parziale, mentre l'11% e' un atipico (tempi determinati e
collaboratori). Il lavoro a tempo parziale interessa
maggiormente le donne: le part-timers sono un 1milione e
800mila. Per gli atipici il rapporto di genere e' pressoche'
pari mentre l'eta' evidenzia una buona quota di giovani (39%),
ma soprattutto un'elevata percentuale di individui adulti (il
48% degli atipici ha tra i 30 e i 49 anni).
"Dopo quindici anni di flessibilizzazione del mercato del
lavoro - commentano le Acli - sembrano essersi consolidate due
generazioni di lavoratori flessibili: giovani in ingresso nel
mercato del lavoro, adulti per i quali la fase dell'inserimento
lavorativo e' terminata ma che si ritrovano nelle stesse
condizioni contrattuali di partenza.
Riguardo ai disoccupati, il rapporto evidenzia un milione
e mezzo di 'scoraggiati': piu' del doppio della media europea.
Uno dei fattori piu' importanti nelle crisi economiche - rileva
lo studio - e' la capacita' di riassorbimento del mercato del
lavoro. A livello europeo l'Italia fa parte del gruppo di Paesi
nei quali i disoccupati di lunga durata (almeno 24 mesi)
superano il 45% del totale dei disoccupati. Mezzogiorno a
parte, il dato piu' preoccupante e' quello del Nord-Est, dove
dal 2002 al 2007 la disoccupazione di luna durata e' passata da
un esiguo 17% a un ben piu' consistente 31,4%, tornando poi a
scendere nel 2008 (29%): "Una delle aree piu' dinamiche del
paese non riesce piu' ad occupare coloro che sono fuori dal
mercato del lavoro da troppo tempo".
E sempre a proposito dei disoccupati di lungo corso che
sono quella quota di inattivi che si e' soliti definire
"scoraggiati", ovvero individui disponibili a lavorare ma che
dichiarano di non cercare lavoro perche' sfiduciati rispetto
alla possibilita' di ottenere un impiego, le Acli rilevano che
in Europa questo dato continua ad oscillare attorno al 4% (sul
totale degli inattivi) e sembra essere in moderata crescita per
l'anno 2010 (4,6%). In Italia invece il dato e' piu' del doppio
e tra il 2009 e i 2010 e' cresciuto di quasi un punto
percentuale, arrivando al 10%. Nel complesso gli scoraggiati
rappresentano 1 milione e mezzo di persone, in gran parte
concentrate nelle regioni meridionali.
Altro capitolo dolente e' quello dei 'sottoccupati e sovra
istruiti' a fronte del paradosso degli immigrati.
Sottoccupazione e sovra istruzione, secondo lo studio delle
Acli , denotano l'incapacita' di un mercato del lavoro di
valorizzare risorse e competenze. Tra gli immigrati, la
percentuale di sottoccupati (individui che dichiarano di aver
lavorato, per motivi indipendenti dalla propria volonta', meno
ore di quelle che avrebbero potuto o voluto fare) e sovra
istruiti (persone che svolgono un lavoro che richiede un titolo
di studio inferiore a quello in loro possesso) e' maggiore
rispetto agli italiani. La sottoccupazione interessa infatti il
4% dei lavoratori italiani, mentre tra gli stranieri si supera
il 10%. La percentuale di sovra-istruzione tra gli italiani e'
del 19% . Tra gli stranieri supera il 42%. "Si e' ormai
consolidato in Italia un modello di specializzazione
dell'occupazione straniera nel segmento basso del mercato del
lavoro: gli immigrati svolgono i lavori piu' disagiati e meno
remunerativi anche se hanno credenziali formative utili a
ottenere impieghi migliori". (AGI)
Lda
011308 SET 11
NNNN
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MANOVRA: DI PIETRO, GOVERNO NEL BUNKER COME SADDAM E GHEDDAFI
MANOVRA: DI PIETRO, GOVERNO NEL BUNKER COME SADDAM
E GHEDDAFI =
(AGI) - Roma, 1 set - "Sono come Saddam e Gheddafi, chiusi nel
bunker. Questa e' la manovra di un governo imbambolato e
rincretinito, incapace di intendere e di volere". Cosi' il
leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in
un'intervista rilasciata al quotidiano 'Il Piccolo'. "Non
vogliamo le larghe intese di Ali' Baba' e i 40 ladroni, si vada
al voto subito".E la manovra riscritta? "Macche' riscritta.
Siamo fermi agli annunci di un governo incapace di intendere e
di volere, smentito dalla sua stessa maggioranza, che non a
caso presenta centinaia di emendamenti".Schizofrenia?
"Imbambolamento. Ma ora siamo a un bivio: o il parlamento si
assume la responsabilita' di costruire una manovra equa e
corretta nei conti, secondo le indicazioni della Ue, oppure
tutti a casa".E per quanto riguarda l'esecutivo, Di Pietro non
ha dubbi: "E' un governo-regime chiuso nel bunker, come hanno
fatto Saddam e Gheddafi".(AGI)
Lam
011037 SET 11
NNNN
(AGI) - Roma, 1 set - "Sono come Saddam e Gheddafi, chiusi nel
bunker. Questa e' la manovra di un governo imbambolato e
rincretinito, incapace di intendere e di volere". Cosi' il
leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in
un'intervista rilasciata al quotidiano 'Il Piccolo'. "Non
vogliamo le larghe intese di Ali' Baba' e i 40 ladroni, si vada
al voto subito".E la manovra riscritta? "Macche' riscritta.
Siamo fermi agli annunci di un governo incapace di intendere e
di volere, smentito dalla sua stessa maggioranza, che non a
caso presenta centinaia di emendamenti".Schizofrenia?
"Imbambolamento. Ma ora siamo a un bivio: o il parlamento si
assume la responsabilita' di costruire una manovra equa e
corretta nei conti, secondo le indicazioni della Ue, oppure
tutti a casa".E per quanto riguarda l'esecutivo, Di Pietro non
ha dubbi: "E' un governo-regime chiuso nel bunker, come hanno
fatto Saddam e Gheddafi".(AGI)
Lam
011037 SET 11
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staminali: ecco quelle che fanno crescere capelli, speranza anti-calvizie
STAMINALI: ECCO QUELLE CHE FANNO CRESCERE CAPELLI, SPERANZA ANTI-CALVIZIE =
SCOPERTE DA TEAM AMERICANO
Roma, 1 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE 18.00)
- "Svegliati, e' tempo di ricrescere!". Potrebbe essere questo il
messaggio lanciato dalle cellule staminali identificate da un team di
ricercatori dell'universita' di Yale (Usa), che hanno il ruolo di
'allertare' il capello quando e' ora di crescere. Una buona notizia
per chi soffre di calvizie, perche' potrebbe portare a un nuovo e
avanzato trattamento contro questo inestetismo.
Gli scienziati - riporta la rivista 'Cell' - hanno identificato
queste importanti staminali all'interno dello strato grasso della
pelle del cuoio capelluto e hanno dimostrato che i loro segnali
molecolari sono necessari per stimolare la crescita dei capelli nei
topi. "Se riusciamo a far si' che queste cellule nel grasso nella
pelle 'dialoghino' con le staminali dormienti alla base dei follicoli
piliferi, potremmo essere in grado di far crescere di nuovo i
capelli", ha detto Valerie Horsley, autore senior dell'articolo.
Gli uomini che soffrono di calvizie possiedono infatti ancora le
cellule staminali dei follicoli, ma esse hanno perso la capacita' di
far ripartire la rigenerazione dei capelli. Gli scienziati sanno che
queste staminali hanno bisogno di segnali ad hoc all'interno della
pelle per far crescere i capelli, ma la fonte di questi segnali e'
ancora ignota. E in questa direzione stanno lavorando i ricercatori
per esaudire i desideri di milioni di persone in tutto il mondo.
(Bdc/Col/Adnkronos)
01-SET-11 11:33
NNNN
staminali: prima terapia ictus supera test sicurezza, ok a dosi maggiori
STAMINALI: PRIMA TERAPIA ICTUS SUPERA TEST SICUREZZA, OK A DOSI MAGGIORI =
VIA LIBERA COMITATO INDIPENDENTE DOPO INIEZIONI A 3 PAZIENTI IN
GB
Milano, 1 set. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - La prima terapia
al mondo a base di cellule staminali iniettate nel cervello di
pazienti colpiti dall'ictus ha superato il test di sicurezza, condotto
in Gb su 3 malati all'Institute of Neurological Sciences del Southern
General Hospital di Glasgow, Scozia. Il trattamento con mini-dosi non
ha prodotto effetti avversi, e ora l'azienda britannica ReNeuron ha
ottenuto da un comitato indipendente di esperti il via libera a test
con iniezioni piu' concentrate.
Il nuovo step dello studio (denominato 'Pisces') e' in programma
tra la fine di quest'anno e il 2012, e saranno coinvolti altri 9
pazienti oltre a quelli gia' in terapia. Si tratta comunque del primo
stadio di sperimentazione clinica, che servira' a pianificare trial di
efficacia piu' ampi per i quali bisognera' aspettare almeno 18 mesi.
Se tutto andra' come deve, stimano gli scienziati, la cura riparativa
con staminali potrebbe essere disponibile per i malati fra 5 anni.
La terapia, battezzata 'ReN001', utilizza una linea di staminali
neurali chiamata CTX, ottenuta anni fa dal cervello di feti abortiti
per ragioni mediche. I ricercatori sono riusciti a moltiplicare le
'cellule bambine' fino a ottenerne quantita' utili a scopi
terapeutici. (segue)
(Opa/Col/Adnkronos)
01-SET-11 11:14
NNNNSTAMINALI: PRIMA TERAPIA ICTUS SUPERA TEST SICUREZZA, OK A DOSI MAGGIORI (2) =
MINIMO 5 ANNI PERCHE' SIA DISPONIBILE UN TRATTAMENTO
(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "E' indispensabile verificare la
sicurezza di questa nuova terapia prima di passare a valutarne
l'efficacia" in fase 2, spiega alla Bbc News Keith Muir, coordinatore
della ricerca. "Poiche' e' la prima volta che un trattamento simile
viene utilizzato sull'uomo - precisa lo scienziato - e' di vitale
importanza accertarsi che procedere a step successivi sia sicuro per i
pazienti". E ora, dopo il responso del Data Safety Monitoring Board,
"abbiamo l'autorizzazione ad aumentare le dosi di cellule staminali da
somministrare".
ReNeuron non e' l'unica azienda che punta a sviluppare una
terapia a base di staminali in grado di riparare il tessuto nervoso
danneggiato da varie malattie. Negli Usa, per esempio, l'anno scorso
l'azienda Geron ha avviato la sperimentazione di un possibile
trattamento contro la paralisi. In tutti i casi la cautela e'
d'obbligo. Si tratta di una speranza per il futuro, puntualizzano gli
scienziati 'stressando' il concetto. Le terapie sono ancora allo
studio e ci vorranno anni prima che possano, eventualmente, entrare
nella routine clinica.
I primissimi dati, comunque, sono promettenti. Tutti e 3 i
pazienti trattati sono stati dimessi dall'ospedale 2 giorni dopo
l'iniezione di staminali. Al momento per il primo malato reclutato
sono disponibili dati a 6 mesi dalla procedura, per il secondo a 3
mesi e per il terzo a un mese. "C'e' ancora molta strada da fare",
commenta Michael Hunt, ceo del gruppo ReNeuron. "Se tutto andra' al
meglio, il trattamento potra' essere disponibile alle persone colpite
da ictus minimo fra 5 anni - avverte - ma questi primi risultati sono
molto confortanti".
(Opa/Col/Adnkronos)
01-SET-11 11:19
NNNN
Manovra/ Camusso: Restano tratti iniquità, sciopero confermato
Manovra/ Camusso: Restano tratti iniquità, sciopero confermato
"Paese messo male, pagare secondo quello che si ha"
Roma, 1 set. (TMNews) - Lo sciopero della Cgil del 6 settembre è
più che mai confermato. Lo ha ribadito il segretario generale
Susanna Camusso intervenendo a 'Radio Anch'io'.
"Assolutamente sì - ha detto Camusso - c'è una strana
confusione. Sembrerebbe che dal vertice di Arcore sia uscita
un'altra manovra. Ciò che era iniquo rimane. La manovra di agosto
c'è e mantiene tutti i tratti di iniquità".
Il leader della Cgil ha aggiunto che "il paese è messo male" e,
pertanto, si devono adottare misure straordinarie, ma nel segno
dell'equità. "Il tema - ha concluso - è che si paghi secondo
quello che si ha e che paghino tutti".
Vis
010951 set 11
"Paese messo male, pagare secondo quello che si ha"
Roma, 1 set. (TMNews) - Lo sciopero della Cgil del 6 settembre è
più che mai confermato. Lo ha ribadito il segretario generale
Susanna Camusso intervenendo a 'Radio Anch'io'.
"Assolutamente sì - ha detto Camusso - c'è una strana
confusione. Sembrerebbe che dal vertice di Arcore sia uscita
un'altra manovra. Ciò che era iniquo rimane. La manovra di agosto
c'è e mantiene tutti i tratti di iniquità".
Il leader della Cgil ha aggiunto che "il paese è messo male" e,
pertanto, si devono adottare misure straordinarie, ma nel segno
dell'equità. "Il tema - ha concluso - è che si paghi secondo
quello che si ha e che paghino tutti".
Vis
010951 set 11
CAMORRA: DISCARICA DEI CASALESI CON RIFIUTI TOSSICI SCOPERTA DALLA POLIZIA
CAMORRA: DISCARICA DEI CASALESI CON RIFIUTI TOSSICI SCOPERTA DALLA POLIZIA
=
Caserta, 1 set. (Adnkronos) - Una discarica della camorra e'
stata scoperta dagli agenti della squadra mobile di Caserta sezione
distaccata di Casal di Principe. La discarica e' stata sequestrata nei
pressi della circonvallazione di Casal di Principe ed era gestita da
elementi di primo piano della cosca dei Casalesi gruppo Schiavone
capeggiato da Francesco Schiavone detto 'Sandokan'.
Secondo quanto si e' appreso la discarica, risalente ai primi
anni '90 contiene rifiuti ritenuti altamente tossici seppelliti fino
ad una decina di metri di profondita' e coperti da uno strato di
cemento spesso circa un metro.
La discarica e' stata scoperta grazie alla collaborazione di un
pentito di camorra, Roberto Vargas, killer dei Casalesi arrestato
dalla squadra mobile di Caserta diretta dal vicequestore Angelo
Morabito nell'ambito dell'indagine sulla strage di Villa di Briano
(Caserta), tre uomini prima sequestrati poi torturati, successivamente
uccisi e i loro corpi infine seppelliti nelle campagne casertane. I
vigili del fuoco stanno collaborando con la polizia per riportare alla
luce la discarica.
(Iam/Col/Adnkronos)
01-SET-11 09:56
NNNN
Caserta, 1 set. (Adnkronos) - Una discarica della camorra e'
stata scoperta dagli agenti della squadra mobile di Caserta sezione
distaccata di Casal di Principe. La discarica e' stata sequestrata nei
pressi della circonvallazione di Casal di Principe ed era gestita da
elementi di primo piano della cosca dei Casalesi gruppo Schiavone
capeggiato da Francesco Schiavone detto 'Sandokan'.
Secondo quanto si e' appreso la discarica, risalente ai primi
anni '90 contiene rifiuti ritenuti altamente tossici seppelliti fino
ad una decina di metri di profondita' e coperti da uno strato di
cemento spesso circa un metro.
La discarica e' stata scoperta grazie alla collaborazione di un
pentito di camorra, Roberto Vargas, killer dei Casalesi arrestato
dalla squadra mobile di Caserta diretta dal vicequestore Angelo
Morabito nell'ambito dell'indagine sulla strage di Villa di Briano
(Caserta), tre uomini prima sequestrati poi torturati, successivamente
uccisi e i loro corpi infine seppelliti nelle campagne casertane. I
vigili del fuoco stanno collaborando con la polizia per riportare alla
luce la discarica.
(Iam/Col/Adnkronos)
01-SET-11 09:56
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CRIMINALITA': ASSALTO A FURGONE PORTAVALORI A SALERNO
CRIMINALITA': ASSALTO A FURGONE PORTAVALORI A SALERNO =
(AGI) - Salerno, 1 set. - Un furgone portavalori dell'istituto
di vigilanza 'Ipervigile' di Nocera Inferiore e' stato
affiancato questa mattina, poco dopo le 7, da tre auto, lungo
l'autostrada A3, nei pressi della galleria del Seminario, a
Salerno. Dalle auto sono stati esplosi numerosi colpi di
pistola e di fucile a pompa che hanno raggiunto la fiancata
destra e la parte anteriore del furgone, senza pero' attingere
i vigilantes all'interno. Superata la galleria il furgone e'
stato bloccato da una banda chiodata, che probabilmente altri
complici avevano sistemato in precedenza. Dalle auto sono scese
alcune persone che hanno forato il tetto del mezzo con un flex
senza pero' riuscire a prelevare il bottino. La banda e'
fuggita prima di mettere a segno la rapina, probabilmente
disturbata dall'arrivo della polizia stradale di Salerno.
Sull'accaduto sono in corso le indagini. (AGI)
Av1/chi
010909 SET 11
NNNN
(AGI) - Salerno, 1 set. - Un furgone portavalori dell'istituto
di vigilanza 'Ipervigile' di Nocera Inferiore e' stato
affiancato questa mattina, poco dopo le 7, da tre auto, lungo
l'autostrada A3, nei pressi della galleria del Seminario, a
Salerno. Dalle auto sono stati esplosi numerosi colpi di
pistola e di fucile a pompa che hanno raggiunto la fiancata
destra e la parte anteriore del furgone, senza pero' attingere
i vigilantes all'interno. Superata la galleria il furgone e'
stato bloccato da una banda chiodata, che probabilmente altri
complici avevano sistemato in precedenza. Dalle auto sono scese
alcune persone che hanno forato il tetto del mezzo con un flex
senza pero' riuscire a prelevare il bottino. La banda e'
fuggita prima di mettere a segno la rapina, probabilmente
disturbata dall'arrivo della polizia stradale di Salerno.
Sull'accaduto sono in corso le indagini. (AGI)
Av1/chi
010909 SET 11
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MANOVRA: AVVENIRE, EVASIONE SI COMBATTE PREMIANDO I VIRTUOSI
MANOVRA: AVVENIRE, EVASIONE SI COMBATTE PREMIANDO I VIRTUOSI =
(AGI) - CdV, 1 set. - Perche' la lotta all'evasione fiscale
porti davvero i risultati auspicati (e che si vorrebbero
conteggiare nella manovra) serve "un rivoluzionario cambio
d'accento" in tema fiscale, "visto che in Italia questo e' oggi
tutto sulla sanzione per i (quasi inafferrabili) contribuenti
disonesti e poco o nulla sul premio per gli (afferratissimi
fiscalmente) onesti". Lo scrive il direttore di Avvenire, Marco
Tarquinio. "Del resto - si domanda nell'editoriale pubblicato
oggi dal giornale della Cei - se non ora, quando? Stavolta e'
la volta buona. Stavolta si puo', perche' si deve assolutamente
fare". Il rischio, altrimenti, e' che la lotta all'evasione
resti un intento "lodevole" con risultati "apprezzabili" ma non
risolutivi del "problema di reperire risorse certe" e di quello
forse ancora piu' importante "di porre fine allo scandalo di
un'evasione semplicemente impressionante". "Una montagna -
scrive Tarquinio citando stime oscillanti tra i 120 e i 170
miliardi di euro - che, esattamente come il debito pubblico,
continua a crescere per il solo fatto di esserci. E di essere,
purtroppo, ammirata da tanti". "Se l'evasione esiste e persiste
in misura cosi' massiccia - ragiona il direttore di Avvenire -
e' perche' e' facile e possibile. Se e' facile e possibile, e'
conveniente. Se e' conveniente, e' utile e 'buona'. E se e'
utile e buona, perche' rinunciarci? L'evasore fiscale gode -
insomma - di noncurante, se non ammiccante, indifferenza, tanto
quanto di complicita' e di consenso (il lato oscuro
dell'economia e del lavoro incentiva e produce altra lucrosa
oscurita')". "E' tutto questo - riassume l'articolo - che
finisce per rendere la logica dell'evasione contagiosa,
dilagante, strafottente". "L'antidoto", suggerito proprio sul
quotidiano cattolico dall'economista Luigini Bruni, e' uno
solo: "premiare gli onesti". "E secondo noi - conclude - e'
proprio questo il modo di dire che deve finalmente diventare
corposo modo di fare, se si vuol davvero ingaggiare e vincere
la battaglia per spianare la montagna dell'evasione. Coraggio -
dunque - svoltiamo, il 'partitone dell'evasione' non e'
intoccabile e non imbattibile. A patto che si facciano le cose
giuste". (AGI)
Siz
010915 SET 11
NNNN
(AGI) - CdV, 1 set. - Perche' la lotta all'evasione fiscale
porti davvero i risultati auspicati (e che si vorrebbero
conteggiare nella manovra) serve "un rivoluzionario cambio
d'accento" in tema fiscale, "visto che in Italia questo e' oggi
tutto sulla sanzione per i (quasi inafferrabili) contribuenti
disonesti e poco o nulla sul premio per gli (afferratissimi
fiscalmente) onesti". Lo scrive il direttore di Avvenire, Marco
Tarquinio. "Del resto - si domanda nell'editoriale pubblicato
oggi dal giornale della Cei - se non ora, quando? Stavolta e'
la volta buona. Stavolta si puo', perche' si deve assolutamente
fare". Il rischio, altrimenti, e' che la lotta all'evasione
resti un intento "lodevole" con risultati "apprezzabili" ma non
risolutivi del "problema di reperire risorse certe" e di quello
forse ancora piu' importante "di porre fine allo scandalo di
un'evasione semplicemente impressionante". "Una montagna -
scrive Tarquinio citando stime oscillanti tra i 120 e i 170
miliardi di euro - che, esattamente come il debito pubblico,
continua a crescere per il solo fatto di esserci. E di essere,
purtroppo, ammirata da tanti". "Se l'evasione esiste e persiste
in misura cosi' massiccia - ragiona il direttore di Avvenire -
e' perche' e' facile e possibile. Se e' facile e possibile, e'
conveniente. Se e' conveniente, e' utile e 'buona'. E se e'
utile e buona, perche' rinunciarci? L'evasore fiscale gode -
insomma - di noncurante, se non ammiccante, indifferenza, tanto
quanto di complicita' e di consenso (il lato oscuro
dell'economia e del lavoro incentiva e produce altra lucrosa
oscurita')". "E' tutto questo - riassume l'articolo - che
finisce per rendere la logica dell'evasione contagiosa,
dilagante, strafottente". "L'antidoto", suggerito proprio sul
quotidiano cattolico dall'economista Luigini Bruni, e' uno
solo: "premiare gli onesti". "E secondo noi - conclude - e'
proprio questo il modo di dire che deve finalmente diventare
corposo modo di fare, se si vuol davvero ingaggiare e vincere
la battaglia per spianare la montagna dell'evasione. Coraggio -
dunque - svoltiamo, il 'partitone dell'evasione' non e'
intoccabile e non imbattibile. A patto che si facciano le cose
giuste". (AGI)
Siz
010915 SET 11
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