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mercoledì 15 giugno 2011

Per 70% italiani aziende devono occupari di più di salute dipendenti

SANITA': PER 70% ITALIANI AZIENDE DEVONO OCCUPARSI DI PIU' DI SALUTE DIPENDENTI =
INDAGINE UNIPOL

Roma, 15 giu. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sette italiani su
dieci non hanno dubbi: le aziende che operano all'interno del nostro
Paese dovrebbero occuparsi maggiormente della salute dei propri
dipendenti. Il 66% crede inoltre che le imprese dovrebbero predisporre
misure ad hoc, in favore della tutela della salute dei lavoratori. E'
quanto emerge da un'indagine online dell'Osservatorio Sanita' di
UniSalute, commissionata all'istituto Nextplora dalla compagnia del
gruppo Unipol, specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria e
realizzata su un campione rappresentativo della popolazione italiana.

Gli italiani chiedono quindi alle aziende piu' tutela sanitaria,
ma sembrano non conoscere cio' che gia' oggi hanno a disposizione.
Dalla ricerca dell'Unipol emerge infatti che il 72% degli intervistati
non e' a conoscenza del fatto che all'interno dei contratti di lavoro
sono previste delle coperture assicurative che coprono diverse
tipologie di spese mediche. In particolare sono i lavoratori over 45
ad essere poco informati (75%), mentre un intervistato su tre (36%)
nella fascia tra i 25 e i 34 anni ne e' a conoscenza. (segue)

(Com-Fed/Pn/Adnkronos)
15-GIU-11 13:38

NNNNSANITA': PER 70% ITALIANI AZIENDE DEVONO OCCUPARSI DI PIU' DI SALUTE DIPENDENTI (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Se si analizzano poi le risposte
di coloro che hanno dichiarato di sapere che molti contratti includono
questo benefit, la ricerca evidenzia come l'accesso alle informazioni
sulla copertura medica assicurativa prevista dal contratto di lavoro
firmato sia tutt'altro che uniforme. Il 57% ha infatti dichiarato di
essere stato informato dalla propria azienda al momento della stipula
del contratto, mentre il 43% ha letto personalmente se e quale tipo di
tutela sanitaria il contratto prevedeva.

Sono in particolare i lavoratori del Centro Italia a dichiarare
di essere stati informati dall'azienda stessa (72%) mentre sono quelli
del Nord Ovest che sono risultati i piu' scrupolosi nel verificare
direttamente quanto contenuto nel proprio contratto (58%).

Differenze che si riscontrano anche confrontando alcune citta'
del nostro Paese: se infatti i lavoratori di Bologna e della zona
Adriatica tra Rimini e Ancona sono stati messi al corrente dai propri
datori di lavoro (80%), il 45% dei milanesi dichiara di essersi
informato in prima persona, leggendosi il contratto. "Perche' lo
scenario fotografato da questa ricerca possa migliorare - si legge in
una nota - sarebbe necessario l'impegno di entrambe le parti
coinvolte: da un lato, le societa' dovrebbero comunicare maggiormente
la presenza di questo benefit, magari anche estendendolo a un piu'
ampio numero di dipendenti, allo stesso tempo occorrerebbe che questi
ultimi fossero maggiormente consapevoli di quanto il contratto di
lavoro propone".

(Com-Fed/Pn/Adnkronos)
15-GIU-11 13:48

NNNN

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