ANSA/ MANOVRA: SALTA NORMA PENSIONI; SI PUNTA RIFORMA
AUTUNNO
LEGA RESISTE, MA DA PIU' PARTI GOVERNO CRESCE FRONTE
INTERVENTO
(ANSA) - ROMA, 31 AGO - Nella manovra
bis non ci saranno
interventi sulle pensioni ma per la previdenza si
potrebbe
aprire a breve, magari gia' in autunno, un tavolo nel
tentativo
di andare a una riforma strutturale. Dopo
l'accantonamento
deciso questa mattina della misura che prevedeva
l'esclusione
degli anni di universita' e di servizio militare riscattati
dal
calcolo dei 40 anni necessari per l'accesso alla pensione
di
anzianita' senza limiti di eta' il Governo infatti - secondo
quanto si
apprende da fonti della maggioranza - avrebbe deciso
di non intervenire
ulteriormente sulla materia, ma e' probabile
che si apra un nuovo fronte una
volta approvata la manovra.
La Lega e' tornata a
dire no a interventi sul sistema
previdenziale, ma da piu' parti nella
maggioranza si chiede di
non considerare 'tabu'' le pensioni. In particolare
il ministro
della Funzione pubblica, Renato Brunetta ha sottolineato
la
necessita' di affrontare la questione dell'eta' di vecchiaia
delle
donne nel settore privato (escono a 60 anni a fronte dei
65 anni degli uomini
e delle donne della pubblica
amministrazione a partire dal 2012) ma di
riforma del sistema
hanno parlato anche i ministri Franco Frattini e Giorgia
Meloni.
In particolare Brunetta ha messo a punto una serie di ipotesi
tra
le quali emergono, oltre all'aumento a partire dal 2012
dell'eta' necessaria
per l'uscita per vecchiaia delle donne (sei
mesi ogni anno con l'andata a
regime a 65 anni nel 2021) anche
l'inasprimento delle regole per l'accesso
alla pensione di
anzianita' (un anno di eta' ogni anno, dal 2012 al 2015)
e
l'aumento dell'aliquota contributiva per i lavoratori
parasubordinati
portandola al livello di quella dei dipendenti
nel 2013 (al 33%).
Se pero'
appare molto difficile che si aumentino ancora le
aliquote dei lavoratori
parasubordinati (gia' cresciute molto in
questi anni), appare probabile
l'apertura di un confronto
sull'eta' di vecchiaia delle donne nel settore
privato, misura
questa che appare effettivamente di equita' soprattutto a
fronte
dell'innalzamento gia' previsto nel settore pubblico).
Secondo
calcoli dei tecnici sui quali si sta interrogando il
Governo l'innalzamento
immediato da 60 a 65 anni porterebbe un
risparmio nel triennio 2013-2015 di
3,5 miliardi mentre a fronte
di un intervento piu' soft come l'innalzamento
di un anno ogni
due (quindi 61 anni nel 2012, 62 anni nel 2014 ecc)
porterebbe
sempre nel triennio 2013-2015 risparmi per circa 2,2
miliardi.
(ANSA).
TL
31-AGO-11 19:48 NNNN
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