RIEPILOGO) MANOVRA: BERSANI IN PIAZZA CON LA CGIL
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(AGI) - Roma, 5 set. - Il partito democratico sara' domani al
fianco
della Cgil e con tutto il suo peso. Dopo le perplessita'
iniziali di qualche
dirigente sullo sciopero contro la manovra,
il Pd
ha annunciato oggi ufficialmente la sua partecipazione.
Il segretario Pier
Luigi Bersani sara' in piazza a Roma insieme
con Susanna Camusso e dirigenti
e amministratori del partito
sfileranno in corteo in tutta Italia.
Che il
Pd si preparasse a mobilitarsi il segretario lo
aveva lasciato intendere gia'
da qualche giorno; impossibile
accettare misure ritenute insostenibili fin
dall'inizio. A
conferma, sono arrivati il colpo di mano sull'articolo 18
dello
statuto dei lavoratori e il giudizio oggi dei mercati. Cosi'
nel
primo pomeriggio e' partita la nota ufficiale del
responsabile Economia del
partito, Stefano Fassina: "Il Pd
partecipa allo sciopero della Cgil", ha
annunciato.
Sfilera' dunque anche Bersani. "Certo che ci saro', ci
saremo
con tutti quelli che criticano questa manovra", ha
detto
il segretario arrivando all'incontro degli amministratori
locali che
protestavano a Roma contro i tagli. "E' un governo
di irresponsabili, non ho
altra definizione", ha spiegato. Duro
il giudizio in particolare
sull'articolo 8 della manovra che
modifica lo
statuto dei lavoratori.
"Con tutti i problemi che ci sono, per un
puntiglio
ideologico e una micragneria politica, si vuol mettere un
solco
tra le forze sociali", ha sottolineato Bersani, "e'
da
irresponsabili". Ora "chiederemo alla Camera lo stralcio di
questo
articolo", ha preannunciato, "come Pd siamo disponibili
a una discussione per
eventuali modifiche dell'articolo della
manovra
che veda l'accordo di tutti".
Su questo il Pd e' pronto a dare battaglia: il
governo,
hanno spiegato a largo del Nazareno, non puo' pensare
che
Montecitorio si limiti a ratificare il lavoro del Senato. Il
tema non
e' fare una manovra in fretta, ma farla bene e
nel
testo messo a punto dal governo ci sono troppi buchi, a partire
dalla
voce recupero dell'evasione fiscale. I governi di
centrosinistra, ricordano
dal Pd, hanno sempre tenuto gli
introiti fuori dalla contabilita'.
"Chi
puo' credere a una manovra che cerca soldi da chi
non
li ha e che non ha niente di strutturale?", ha insistito
Bersani.
Dunque "la situazione e' drammatica" e bisogna
"rafforzare questa manovra e avviare un percorso di novita'
politica", ha
ammonito, "non c'e altra ricetta".
Duro il giudizio anche di Enrico Letta,
che aveva espresso
dubbi sullo sciopero, sulla modifica dell'articolo 18: "Si
ha
l'impressione che quella norma sia stata fatta a posta per
aizzare la
rabbia dei lavoratori".
Non ha cambiato linea Beppe Fioroni. "Il Pd e' il
cardine
della nuova alternativa di governo", ha detto il dirigente
di
Modem, "il suo ruolo non e' mettersi alla testa della protesta
e farne
il megafono ma governare l'alternativa". (AGI)
Sab
052028 SET
11
NNNN
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