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giovedì 29 dicembre 2011

CRISI: ISTAT, UN ITALIANO SU QUATTRO A RISCHIO POVERTA'






CRISI: ISTAT, UN ITALIANO SU QUATTRO A RISCHIO POVERTA' =

Roma, 29 dic. - (Adnkronos) - Un italiano su quattro e' a
rischio di poverta' o di esclusione sociale. Nel 2010, infatti, il
18,2% delle persone residenti in Italia e', secondo la definizione
Eurostat, a 'rischio di poverta'', il 6,9% si trova in condizioni di
'grave deprivazione materiale'e il 10,2% vive in famiglie
caratterizzate da una bassa intensita' di lavoro. Lo rende noto
l'Istat in un comunicato evidenziando come l'indicatore sintetico del
rischio di poverta' e di esclusione sociale, che considera vulnerabile
chi si trova in almeno una di queste tre condizioni, e' pari al 24,5%,
un livello analogo a quello del 2009 ma superiore a quello della
Germania (19,7%) e della Francia (19,3%). (segue)

(Eca/Col/Adnkronos)
29-DIC-11 11:20

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CRISI: ISTAT, UN ITALIANO SU QUATTRO A RISCHIO POVERTA' (2) =
NEL SUD 12,9% FAMIGLIE GRAVEMENTE DEPRIVATO, PIU' CHE TRIPLO
RISPETTO AL NORD

(Adnkronos) - Nel biennio 2009-2010 risultano sostanzialmente
stabili in Italia sia il 'rischio di poverta'' (dal 18,4% al 18,2 %),
sia quello di 'grave deprivazione materiale' (dal 7% al 6,9 %), mentre
e' aumentata dall'8,8% al 10,2 % la quota di persone che vivono in
famiglie a bassa intensita' di lavoro, dove cioe' le persone di 18-59
anni di eta' lavorano meno di un quinto del tempo. Germania e Francia
mostrano valori inferiori a quello italiano sia del 'rischio di
poverta'', sia dell'indicatore di 'grave deprivazione materiale'. In
Italia e in Francia e' piu' marcato il rischio di poverta' per i
giovani fra i 18 e i 24 anni, rispetto alle generazioni piu' anziane.
In Italia, inoltre, e' piu' alto il rischio di poverta' per i minori
di 18 anni.

Nel 2010, il 16% delle famiglie residenti in Italia ha
dichiarato di arrivare con molta difficolta' alla fine del mese.
L'8,9% si e' trovato in arretrato con il pagamento delle bollette;
l'11,2% con l'affitto o il mutuo; l'11,5% non ha potuto riscaldare
adeguatamente l'abitazione.

Il 12,9% delle famiglie abitanti nel Mezzogiorno e' gravemente
deprivato, valore piu' che doppio rispetto al Centro (5,6%) e piu' che
triplo rispetto al Nord (3,7%). (segue)

(Eca/Col/Adnkronos)
29-DIC-11 11:23

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CRISI: ISTAT, UN ITALIANO SU QUATTRO A RISCHIO POVERTA' (3) =

(Adnkronos) - Le tipologie familiari piu' esposte al rischio di
deprivazione materiale, rileva l'Istat nel report diffuso oggi, sono
quelle con un alto numero di componenti e/o con un basso numero di
percettori di reddito. Si trovano piu' frequentemente in condizioni di
disagio le famiglie monoreddito, come gli anziani soli e i
monogenitori, e quelle con tre o piu' figli minori.

La presenza di familiari a carico, in particolare di minori, e'
generalmente associata ad una maggiore frequenza di problemi
economici. La tipologia familiare meno esposta a disagi e' quella
delle coppie senza figli: tra queste, soltanto l'11,7% ha dichiarato
nel 2010 di arrivare con molta difficolta' alla fine del mese, contro
il 15,9% di quelle con figli. Queste ultime risultano, in effetti,
relativamente piu' vulnerabili: ad esempio, l'11,8% delle coppie con
figli si e' trovata nel 2010 in arretrato con il pagamento delle
bollette (contro il 5,3% di quelle senza figli).

La situazione di maggiore vulnerabilita' e' quella delle coppie
con almeno tre figli: il 19,5% e' stata in arretrato con le bollette,
il 22,3% con l'affitto o il mutuo ed il 18,6% con le rate per altri
prestiti. Insieme alle coppie con tre o piu' figli, si trovano piu'
frequentemente in difficolta' economica anche le famiglie con figli
dove e' presente un solo genitore e gli anziani soli.

(Eca/Col/Adnkronos)
29-DIC-11 11:32

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ISTAT: UN ITALIANO SU 4 E' A RISCHIO POVERTA' =
(AGI) - Roma, 29 dic. - Un italiano su quattro e' a rischio di
poverta' o di esclusione sociale, e aumenta soprattutto per i
giovani tra i 18 e i 24 anni: lo rileva l'Istat, in una ricerca
sul reddito e le condizioni di vita relative al 2010.
Cifre alla mano, il 18,2% delle persone residenti in Italia
risulta esposto al rischio di poverta', il 6,9% si trova in
condizioni di grave deprivazione materiale e il 10,2% vive in
famiglie caratterizzate da una bassa intensita' di lavoro.
L'indicatore sintetico del rischio di poverta' e di esclusione
sociale, che considera vulnerabile chi si trova in almeno una
di queste tre condizioni, e' cosi' pari al 24,5%. Le altre due
maggiori economie dell'area dell'euro, Germania e Francia,
mostrano valori inferiori sia del rischio di poverta', sia
dell'indicatore di grave deprivazione materiale.
In Italia e in Francia e' particolarmente marcato il
rischio di poverta' per i giovani fra i 18 e i 24 anni,
rispetto alle generazioni piu' anziane. In Italia, inoltre, e'
piu' alto il rischio di poverta' per i minori di 18 anni.
Nel 2010, inoltre, il 16% delle famiglie residenti in
Italia ha dichiarato di arrivare con molta difficolta' alla
fine del mese. L'8,9% si e' trovato in arretrato con il
pagamento delle bollette; l'11,2% con l'affitto o il mutuo;
l'11,5% non ha potuto riscaldare adeguatamente
l'abitazione.(AGI)
Pit (Segue)
291112 DIC 11

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ISTAT: UN ITALIANO SU 4 E' A RISCHIO POVERTA' (2)=
(AGI) - Roma, 29 dic. - Nel biennio 2009-2010, evidenzia
l'indagine Istat condotta nella seconda parte del 2010 su circa
19.000 famiglie (47.500 individui), risultano sostanzialmente
stabili in Italia sia il rischio di poverta' (dal 18,4 al 18,2
%) sia quello di grave deprivazione materiale (dal 7% al 6,9
%), mentre e' aumentata dall'8,8% al 10,2 % la quota di persone
che vivono in famiglie a bassa intensita' di lavoro, dove cioe'
le persone di 18-59 anni di eta' lavorano meno di un quinto del
tempo.
Dai dati, emerge inoltre che il 12,9% delle famiglie
abitanti nel Mezzogiorno e' gravemente deprivato, valore piu'
che doppio rispetto al Centro (5,6%) e piu' che triplo rispetto
al Nord (3,7%).
L'Istat spiega che le tipologie familiari piu' esposte al
rischio di deprivazione materiale sono quelle con un alto
numero di componenti e/o con un basso numero di percettori di
reddito. Si trovano piu' frequentemente in condizioni di
disagio le famiglie monoreddito, come gli anziani soli e i
monogenitori, e quelle con tre o piu' figli minori.
Il 50% delle famiglie residenti in Italia ha percepito nel
2009 un reddito netto non superiore a 24.544 euro l'anno (circa
2.050 al mese). Nel Sud e nelle Isole, meta' delle famiglie ha
guadagnato meno di 20.600 euro (circa 1.700 euro mensili).
La quota di reddito totale del 20% piu' ricco delle
famiglie residenti in Italia e' pari al 37,2%, mentre al 20%
piu' povero spetta l'8,2% del reddito.
Con riferimento ai redditi 2009, la disuguaglianza,
misurata dall'indice di concentrazione di Gini, mostra un
valore superiore alla media europea nella ripartizione Sud e
Isole (0,32) e inferiore nel Centro (0,29) e nel Nord (0,29).
Su scala nazionale l'indice di Gini e' pari allo 0,31,
lievemente superiore alla media europea (0,30). Se tuttavia si
includono i fitti imputati nel reddito, la diseguaglianza
risulta minore (0,29). Entrambi i valori sono stabili rispetto
al 2008. (AGI)
Pit
291115 DIC 11

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