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giovedì 29 dicembre 2011
Trasporti/ Idv contro nomina De Lise: Un passo falso Barbato: Personaggio opaco, coinvolto in inchiesta grandi opere
Trasporti/ Idv contro nomina De Lise: Un passo falso
Barbato: Personaggio opaco, coinvolto in inchiesta grandi opere
Roma, 29 dic. (TMNews) - L'Italia dei Valori punta il dito contro
la nomina di Pasquale De Lise a Direttore generale dell'Agenzia
per le Infrastrutture stradali e autostradali, annunciata dal
ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera ieri in Consiglio
dei ministri.
"Mi sembra singolare - osserva il senatore dipietrista Stefano
Pedica - che dopo una fase uno che ha penalizzato i soliti noti,
cioè i cittadini che pagano sempre le tasse, si passi a una fase
2 con una ulteriore spesa pubblica e non un risparmio, per una
nomina che farà discutere sicuramente e che sarà fonte di una mia
interrogazione parlamentare sull'esigenza di una nomina che un
governo tecnico ne poteva fare a meno, visto il compito del
Governo Monti di risolvere una crisi economica e non di
aggiungere costi, visto poi che De Lise risulta grande amico
dell'ex sottosegretario di Stato Gianni Letta risulta ancora piu
strana la nomina supportata dal neo ministro Passera attento alle
spese superflue. La nomina di De Lise a direttore generale della
nuova agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali è un
passo falso per una politica di rigore, di immagine trasparente e
senza persone coinvolte in vicende giudiziarie. Il curriculum di
De Lise negli ultimi anni, leggendo dai quotidiani, ha fatto un
po' discutere, comparendo sulle cronache della cricca
Anemone-Balducci e soci in qualità di consultore di propaganda
fidae, gestendo l'intero patrimonio immobiliare della chiesa,
citato anche nelle varie intercettazioni sui grandi eventi. Mi
chiedo è il caso di ratificare questa nomina? Attenderò
l'apertura delle camere per avere una risposta in merito"-
Anche il deputato Idv Francesco Barbato si dice "colpito" dalla
nomina di De Lise: "Colpisce la linea di continuità con il
precedente Governo sul piano culturale: un responsabile ad hoc
per strade e autostrade fa immaginare che ancora lì, sul consumo
di territorio per una mobilità vecchia, si vogliono concentrare
risorse e sforzi vanificando ogni tentativo di liberare energie e
investimenti per il trasporto pubblico su rotaia e via mare. In
secondo luogo non si comprende attraverso quale competenza un
uomo che per 50 anni è stato nella magistratura amministrativa
possa arrivare a guidare le infrastrutture nazionali".
"Infine - insiste Barbato - colpisce come un personaggio che è
stato al centro della giustizia amministrativa italiana per
cinquant'anni, spesso in maniera opaca, sia considerato una
risorsa anche da questo Governo. Ricordiamo che di Pasquale De
Lise, già presidente del Tar del Lazio, consultore di Propaganda
Fide e da sempre uomo vicino a Gianni Letta, si è parlato a lungo
durante l'inchiesta sulle Grandi opere che ha scardinato la
cricca della Protezione civile (in quell'inchiesta è stato
ascoltato anche l'avvocato Patrizio Leozappa, genero di De Lise).
In alcune telefonate intercettate dalla Procura di Roma
imprenditori del famigerato Salaria Sport Village chiesero a De
Lise l'intervento su una sezione del Tar per fermare rincorsi
ambientalisti contro il mostro di cemento che stava crescendo in
riva al Tevere. In altri accertamenti giudiziari la Procura di
Perugia si è occupata di compravendite immobiliari del presidente
del Consiglio di Stato con alcuni avvocati da lui conosciuti.
Ecco, è difficile immaginare il contributo di novità che può
arrivare da un protagonista così discusso della vita
professionale e politica di un cinquantennio".
Luc
291847 dic 11
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