L’INCANDESCENTE SITUAZIONE
DEL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA, LA BEFFA DELLA SPECIFICITA’ E LE LACRIME DI
COCCODRILLO DEI DELEGATI DEL COCER CC CHE CON GRAN SPOLVERO SE NE ERANO
ATTRIBUITI IL MERITO - di Gianluca Taccalozzi
Di seguito, una libera manifestazione di pensiero di Gianluca Taccalozzi. Il titolo è della redazione del sito. Ficiesse.it
Solo qualche giorno fa (20.02.2012) segnalavamo che in mano al Governo stava per scoppiare la “bomba militari”, facendo riferimento all’ennesima proroga della rappresentanza ed alle nuove improvvide regole imposte allo stesso strumento con l’ultimo mille-proroghe, alla questione relativa ai tagli stipendiali e previdenziali già attuati e/o da attuare ed alla prossima definizione del nuovo modello di Difesa (con oltre 30.000 esuberi). Una situazione incandescente che di lì a breve avrebbe potuto produrre effetti ed eventi straordinari.
Di seguito, una libera manifestazione di pensiero di Gianluca Taccalozzi. Il titolo è della redazione del sito. Ficiesse.it
Solo qualche giorno fa (20.02.2012) segnalavamo che in mano al Governo stava per scoppiare la “bomba militari”, facendo riferimento all’ennesima proroga della rappresentanza ed alle nuove improvvide regole imposte allo stesso strumento con l’ultimo mille-proroghe, alla questione relativa ai tagli stipendiali e previdenziali già attuati e/o da attuare ed alla prossima definizione del nuovo modello di Difesa (con oltre 30.000 esuberi). Una situazione incandescente che di lì a breve avrebbe potuto produrre effetti ed eventi straordinari.
Ebbene, con la
divulgazione dei progetti governativi di armonizzazione del trattamento
previdenziale degli addetti al comparto sicurezza e difesa che vanno esattamente
nella direzione opposta a quella della c.d. “specificità ” e la contestuale
esclusione dalla discussione dei sindacati di polizia e dei COCER, la bomba è,
di fatto, già esplosa.
I recenti comunicati dei
sindacati di polizia che denunciano il mancato riconoscimento della specificitÃ
ed il rischio di una nuova “militarizzazione” del comparto sicurezza ed i
recenti comunicati del COCER GdiF (che minaccia manifestazioni), del COCER AM
(che dice “è tempo di sindacato”) e del COCER CC che, addirittura, richiede con
forza la smilitarizzazione dell’Arma, sono lì a testimoniarlo.
A far discutere è,
sopratutto, la presa di posizione del COCER CC (o meglio di una parte di esso)
che ci sembra però strumentale e poco credibile, perché viene da una
rappresentanza che si è sempre manifestata fautrice della c.d. “specificità ”,
tanto da rivendicarne (insieme al precedente Governo) la paternità . E ora che,
come noi e pochi altri avevamo purtroppo previsto, quella strategia si sta
dimostrando per quello che era, ovvero il tentativo di isolare i militari dal
resto del mondo civile e di limitarne ulteriormente i diritti a fronte di vacue
promesse di vantaggi economici e previdenziali (in un periodo in cui era
evidente ai più che quelle promesse erano destinate a rimanere tali), quella
stessa rappresentanza chiede a gran voce la smilitarizzazione dell’Arma,
denunciando che da anni sono cittadini di serie B.
Staremo a vedere se questa inversione a U del COCER CC è sincera o se miira solo ad influenzare le scelte del Governo, cercando nel contempo di riacquistare i favori della base in vista delle ormai imminenti imminenti elezioni della rappresentanza militare.
GIANLUCA TACCALOZZI
Presidente Direttivo nazionale Ficiesse
gianlucataccalozzi@alice.it
Staremo a vedere se questa inversione a U del COCER CC è sincera o se miira solo ad influenzare le scelte del Governo, cercando nel contempo di riacquistare i favori della base in vista delle ormai imminenti imminenti elezioni della rappresentanza militare.
GIANLUCA TACCALOZZI
Presidente Direttivo nazionale Ficiesse
gianlucataccalozzi@alice.it
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