Cuori rossi
di Cristiano Armati
Sinossi
L'Italia è una Repubblica fondata
sul mistero. Un concerto di forze occulte dotate di leggi speciali che,
nell'ultimo mezzo secolo, hanno tramato contro le voci impegnate a
chiedere dal basso il riconoscimento di diritti fondamentali e il
rispetto della democrazia. Il risultato è una mai troppo ben spiegata
licenza d'uccidere che, dal secondo dopoguerra fino ai giorni nostri, ha
spezzato le vite di uomini e donne, spesso giovanissimi, uniti da una
passione che parla di giustizia, libertà e fraternità. Dalla strage di
Portella della Ginestra alla feroce repressione delle manifestazioni
indette in occasione del G8 di Genova, Cuori Rossi è la storia di una
guerra mai dichiarata eppure spietata. Una guerra che ha usato le armi
non convenzionali dei lacrimogeni sparati ad altezza d'uomo e delle
collusioni con la criminalità comune e mafiosa per aggredire, intimidire
e spesso uccidere pensieri o persone non omologati. Così, in Italia, i
"cuori rossi" muoiono per le proprie idee, per il proprio impegno
politico o, ancora più crudelmente per la propria diversità
esistenziale. Dall'omicidio di Paolo Rossi alla morte di Carlo Giuliani,
dall'assassinio di Peppino Impastato all'esecuzione di Fausto e Iaio e
di Valerio Verbano, dall'accoltellamento di Dax all'oscuro suicidio di
Edo e Sole, Cuori rossi è un libro dedicato alle vittime dello stragismo
fascista contemporaneo e della violenza a cui nemmeno le forze
dell'ordine sono estranee. Così, tra il "malore attivo" dell'anarchico
Pinelli e il pestaggio che ha ucciso Federico Aldrovandi, si crea uno
spazio occupato da riflessioni inquietanti: la morte dei brigatisti
Walter Alasia e Mara Cagol fu soltanto la dolorosa conseguenza di
un'operazione di ordine pubblico? E la sorte di ragazzi come Luca Rossi,
Francesco Lorusso e Giorgiana Masi può davvero essere spiegata
utilizzando la parola "incidenti"?
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