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lunedì 14 maggio 2012

LAVORO: 'SCUSATE IL RITARDO' O 'QUANTE SONO LE FERIE', 10 COSE DA NON DIRE AL COLLOQUIO




 LAVORO: 'SCUSATE IL RITARDO' O 'QUANTE SONO LE FERIE', 10 COSE DA NON DIRE AL COLLOQUIO =
DALL'INGHILTERRA ARRIVA IL DECALOGO STILATO DAI SUPERESPERTI DI
SELEZIONE CANDIDATI

Roma, 14 mag. - (Adnkronos/Labitalia) - Dieci cose da non dire
mai durante un colloquio di lavoro. A stilare il decalogo che tutti
gli aspiranti-occupati dovrebbero imparare a memoria, sono tre super
esperti inglesi, Corinne Mills, managing director di Personal Career
Management, Richard Nott, direttore del portale CWJobs.co.uk, e Nik
Pratap di Hays Senior Finance. Interpellati dal quotidiano britannico
'The Guardian', i tre 'cacciatori di teste', come si chiamano in
gergo, hanno indicato cosa assolutamente non dire di fronte a
potenziali datori di lavoro, se non si vuole compromettere
definitivamente la prospettiva di avere quel posto. Ed ecco dunque le
cose da non dire mai:

1) "Scusate il ritardo": inutile dire che la puntualita' e'
fondamentale. E certamente, chi deve assumere non vuole che voi
arriviate al lavoro con 20 minuti di ritardo ogni mattina.

2) "Quante sono le ferie annuali e quanti i giorni di malattia
concessi?". Non sembra carino, infatti, che prima ancora di essere
stati assunti, vi state programmando le future assenze dall' azienda.
(segue)

(Lab/Zn/Adnkronos)
14-MAG-12 13:37

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LAVORO: 'SCUSATE IL RITARDO' O 'QUANTE SONO LE FERIE', 10 COSE DA NON DIRE AL COLLOQUIO (2) =

(Adnkronos/Labitalia) - 3) "Prendo solo questa chiamata." Mills
dice che un gran numero di candidati pensano che sia normale
rispondere alle chiamate telefoniche durante un colloquio l'anno. Ma
non lo e'.

4) Alla domanda "Dove ti vedi tra cinque anni?", mai rispondere:
"A lavorare presso di voi." Per quanto questa possa essere una
risposta autentica, Nott dice che candidati devono "cercare di
costruire una risposta sull'esperienza che vorrebbero aver acquisito e
il livello di responsabilita' che gli piacerebbe avere, piuttosto che
percepire l'intervistatore come minaccioso".

5) "Il mio precedente datore di lavoro mi ha distrutto". Non
importa quanto le mansioni svolte in precedenza possano essere state
noiose o poco interessanti, "parlare male di un precedente datore di
lavoro -dice Pratap- non solo non e' professionale, ma induce anche a
riflettere sul tuo personaggio". Inoltre, e' molto probabile che il
vostro nuovo datore di lavoro si metta in contatto con l'ex datore di
lavoro per le referenze a seguito di un colloquio e, dunque, e' mai
saggio bruciare i ponti. (segue)

(Lab/Zn/Adnkronos)
14-MAG-12 13:40

NNNN

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