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lunedì 14 maggio 2012

VEGAS: SPREAD E' DITTATURA, TUTELARE DEMOCRAZIA DA SPECULAZIONE


VEGAS: SPREAD E' DITTATURA, TUTELARE DEMOCRAZIA DA SPECULAZIONE =
(AGI) - Milano, 14 mag. - Lo spread e' una "dittatura" che
"attribuisce ogni potere decisionale a chi detiene il potere
economico, nei fatti vanificando il principio del suffragio
universale". Lo ha affermato il presidente della Consob,
Giuseppe Vegas, oggi a Milano nell'Incontro annuale con il
mercato finanziario, alla presenza del presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano. "L'eccezionalita' di quanto e'
accaduto nell'ultimo anno - aggiunge - pone le classi dirigenti
di fronte alla necessita' di tutelare il sistema democratico
dal continuo assalto della speculazione". (AGI)
Gla
141102 MAG 12

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VEGAS: SPREAD E' DITTATURA, TUTELARE DEMOCRAZIA DA SPECULAZIONE (2)=
(AGI) - Milano, 14 mag. - Lo spread, ha detto inoltre, citando
Epitteto ('quel che turba gli uomini non sono le cose, bensi' i
giudizi che essi formulano intorno alle cose') "sintetizza in
un numero le nostre paure. Lo spread si basa sui fondamentali
dell'economia, tuttavia incorpora un giudizio di valore
sintetico e soggettivo che spesso li travalica".
Secondo Vegas "affidare il nostro futuro a un numero
costituisce anche un modo di abdicare ai nostri doveri, che
discendono dal diritto di partecipare democraticamente
all'assunzione delle decisioni che ci riguardano". Quindi
"l'eccezionalita' di quanto accaduto nell'ultimo anno pone le
classi dirigenti di fronte alla necessita' di tutelare il
sistema democratico dal continuo assalto della speculazione. Se
si vuole evitare una ribellione con effetti autodistruttivi
bisogna guardare ai fondamentali economici e operare per
renderli piu' solidi". (AGI)
Gla
141128 MAG 12

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CRISI. VEGAS (CONSOB): CITTADINI NON ACCETTANO DITTATURA SPREAD


(DIRE) Roma, 14 mag. - "In molti paesi europei va crescendo
l'insofferenza nei confronti della 'dittatura dello spread',
vista come ostacolo alle aspirazioni dei popoli. I cittadini non
accettano di pagare per scelte su cui non sono chiamati a
decidere". Cosi' il presidente della Consob, Giuseppe Vegas,
nella relazione annuale.
"Le nostre paure sono sintetizzate in un numero- spiega- che
oggi e' rappresentato dallo spread. Lo spread si basa sui
fondamentali dell'economia. Tuttavia incorpora un giudizio di
valore sintetico e soggettivo che, spesso, li travalica".
Affidare "il nostro futuro a un numero costituisce anche un
modo di abdicare ai nostri doveri. I nostri doveri discendono
anche da un fondamentale diritto: quello di partecipare
democraticamente all'assunzione delle decisioni che ci
riguardano. E lo spread, che dipende in sostanza dalle scelte di
un soggetto invisibile, il mercato, attribuisce ogni potere
decisionale a chi detiene il potere economico, nei fatti
vanificando il principio del suffragio universale", sottolinea il
presidente della Consob.
"Oggi, piu' che mai, c'e' bisogno di fiducia. Senza di essa
non possono esistere le istituzioni, le imprese, il mercato
finanziario. Per quel che ci concerne- prosegue- la fiducia si
puo' riacquistare se saremo in grado di adottare regole semplici
e stabili, avvicinare le medie imprese alla Borsa, svolgere una
azione di controllo dei comportamenti di mercato amichevole ma
tempestiva e inflessibile. È il momento di rimuovere le lentezze
dell'azione amministrativa e giudiziaria e alimentare un tessuto
sociale refrattario alla corruzione", conclude Vegas.

(Lum/ Dire)
12:47 14-05-12

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