SALUTE: ARTERIE MALATE PER 6 MLN ITALIANI, IL PRANZO LE 'AVVELENA' =
NELL'ORA SUCCESSIVA FINO A +300% TRIGLICERIDI, MA LO SPORT PUO'
SALVARE IL CUORE
Milano, 24 mag. (Adnkronos Salute) - Circa 2 milioni di italiani
convivono con problemi cardiovascolari conclamati e si sono lasciati
alle spalle gia' un infarto o altri incidenti a cuore e vasi. Ma
almeno altri 4 milioni di connazionali sono ad alto o altissimo
rischio di incappare in eventi cardiaci potenzialmente mortali. Nella
patria della dieta mediterranea, dunque, si contano circa 6 milioni di
abitanti con le arterie malate, spiega l'Adnkronos Salute Alberico
Catapano, presidente eletto della Societa' europea per lo studio
dell'aterosclerosi (Eas), in Congresso a Milano da domani a lunedi' 28
maggio.
E a intasare le autostrade del sangue e' soprattutto il pranzo,
che rischia di 'avvelenarle' alzando i livelli di trigliceridi fino a
triplicarli. L''ingorgo' si crea gia' nell'ora successiva al pasto;
puo' sfociare in attacchi ischemici e, alla lunga, puo' causare anche
il diabete. Ma la buona notizia e' che lo sport, purche' aerobico,
puo' neutralizzare questo effetto. L'insidia del break di mezzogiorno
e dintorni e' uno dei temi che torneranno alla ribalta dell'80esimo
meeting Eas, presieduto da Catapano che dal 1 gennaio 2013 sara' il
primo italiano alla guida della Societa' europea dell'aterosclerosi.
"L'elevato livello di trigliceridi e' dovuto agli acidi grassi
liberi che vengono rilasciati dal tessuto adiposo - ricorda l'esperto,
ordinario di farmacologia all'universita' degli Studi di Milano -
contribuendo cosi' a un maggiore rischio di malattie cardiache e
problemi coronarici, un effetto che e' piu' evidente nei soggetti
anziani". Ma la fase piu' critica e' proprio quella post-prandiale,
segnalata come la piu' pericolosa gia' da uno studio pubblicato 2 anni
fa sulla rivista 'Atherosclerosis'. (segue)
(Opa/Ct/Adnkronos)
24-MAG-12 13:52
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SALUTE: ARTERIE MALATE PER 6 MLN ITALIANI, IL PRANZO LE 'AVVELENA' (2) =
CATAPANO (EAS), RISCHIO ISCHEMIE E PRE-DIABETE
(Adnkronos Salute) - La ricerca, che ha dato il via a un filone
di studi tuttora in corso, e' firmata dall'universita' britannica di
Reading e ha coinvolto circa 250 adulti sani, ai quali sono stati
prelevati campioni di sangue a intervalli regolari da 30-60 minuti,
fino a 8 ore dopo colazione e pranzo.
E' stato cosi' osservato che "un'ora-un'ora e mezza dopo il
pranzo insorge un picco di trigliceridi che puo' variare dal +30% al
+300% rispetto ai livelli a digiuno, a seconda della capacita'
individuale di assorbimento lipidico. Il problema - precisa Catapano -
e' che si accumulano lipoproteine che riducono la funzione
dell'endotelio", la parete che riveste internamente i vasi sanguigni e
che svolge un ruolo chiave nel mantenere le arterie elastiche e sane.
"Diventa quindi piu' facile che si creino zone ischemiche", avverte
l'esperto. Senza contare che "insieme ai trigliceridi aumenta anche
l'insulina, e nel tempo puo' svilupparsi una situazione di resistenza
insulinica e cioe' di pre-diabete".
Una cascata di eventi che lo sport puo' fermare. Lo studio ha
infatti dimostrato che dopo pranzo, con 30 minuti di attivita'
aerobica, il livello di trigliceridi si riduce dell'8% e quello
dell'insulina del 14%. Un 'taglio' che sale al 30% con un'esercizio di
resistenza, sempre di tipo aerobico (corsa continua, ad esempio).
"Ancora una volta, il messaggio e' che bisogna muoversi regolarmente:
basta camminare mezz'ora al giorno a passo spedito", raccomanda
Catapano.
(Opa/Ct/Adnkronos)
24-MAG-12 14:42
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