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venerdì 22 giugno 2012

INTERCETTAZIONI: DI PIETRO, NESSUNO OSI TAPPARE BOCCA A STAMPA




INTERCETTAZIONI: DI PIETRO, NESSUNO OSI TAPPARE BOCCA A STAMPA =
(AGI) - Roma, 22 giu. - "All'improvviso, la casta ha
ricominciato a parlare di intercettazioni e di bavagli.
Sembrava che, una volta uscito da palazzo Chigi il cavalier
Berlusconi, il sogno di tappare la bocca alla stampa e alla
Rete fosse passato in seconda linea. Invece niente da fare".Lo
scrive Antonio Di Pietro sul suo blog.
"Anche il governo Monti si e' convinto che la pubblicazione
delle intercettazioni e' il vero problema che pesa sui
cittadini italiani. Non la crisi, la disoccupazione, i
privilegi della casta, la burocrazia che strozza l'economia, la
corruzione che da sola frena tutto lo sviluppo", aggiunge il
leader Idv. (AGI)
Mao (Segue)
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NNNNINTERCETTAZIONI: DI PIETRO, NESSUNO OSI TAPPARE BOCCA A STAMPA (2)=
(AGI) - Roma, 22 giu. - "Secondo la casta e i suoi difensori,
piu' o meno tecnici, il vero problema sarebbe la stampa che
continua a pubblicare conversazioni che i potenti
preferirebbero tenere ben nascoste. Quindi, per loro il
problema non e' il marcio ma che qualcuno lo dica e che i
cittadini lo sappiano", aggiunge Di Pietro.
"L'ultima trovata del ministro della Giustizia, Severino,
sarebbe una specie di regolamentazione a singhiozzo. Le
intercettazioni potrebbero essere pubblicate non subito, ma
solo alla fine dell'inchiesta. Magari, quando il corrotto o il
malfattore di turno e' gia' riuscito a farsi eleggere in
Parlamento da cittadini che, di quelle intercettazioni, non
sapevano niente e cosi' lo hanno votato in buona fede. A quel
punto, le intercettazioni potranno essere pubblicate, ma solo
se 'penalmente rilevanti'. Cosi' - rimarca - se una carogna di
palazzinaro se la ride al telefono, pensando a quanto
guadagnera' sulla pelle dei terremotati dell'Aquila, i
cittadini dovranno saperlo solo se 'penalmente rilevante'".
(AGI)
Mao (Segue)
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NNNNINTERCETTAZIONI: DI PIETRO, NESSUNO OSI TAPPARE BOCCA A STAMPA (3)=
(AGI) - Roma, 22 giu. - "Oppure - riprende il leader Idv - nel
caso che un testimone in un importante processo tema di essere
smentito e telefoni alla piu' alta carica dello Stato,
chiedendo il suo intervento (e questo intervenga) nessuno lo
sapra' e nessun giornale potra' pubblicare la notizia".
"Io chiedo una cosa sola: possibile che mentre la
corruzione dilaga e mette in ginocchio il Paese il governo
pensa a eliminare quel poco di controllo sociale che i
cittadini possono esercitare sulla casta, grazie alla libera
informazione? - prosegue Di Pietro - Noi dell'Italia dei Valori
a questo ennesimo tentativo di bavaglio non ci stiamo e,
insieme ai cittadini e ai giornalisti con la schiena dritta,
porteremo avanti la nostra battaglia per un'Italia libera e
plurale. E poi, con la crisi economica devastante che
attanaglia il Paese, e' possibile che il Palazzo abbia come
priorita' quella di imbavagliare la stampa e di bloccare le
indagini? Ma la lingua, per questi signori, continua a battere
dove il dente duole". (AGI)
Mao
221806 GIU 12

NNNN

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