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venerdì 22 giugno 2012

LIBRI: 'QUANDO LO STATO UCCIDE', DAL G8 A SANDRI LA STORIA DELLE VITTIME


LIBRI: 'QUANDO LO STATO UCCIDE', DAL G8 A SANDRI LA STORIA DELLE VITTIME =

Roma, 22 giu. (Adnkronos) - Il G8 di Genova, le morti di Carlo
Giuliani, Federico Aldrovandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi. Ma
anche nomi meno noti, protagonisti di appena una 'brevina' di
giornale, di persone uccise da uomini in divisa. 'Quando lo Stato
uccide', presentato oggi nella sede del Partito Radicale, e' il libro
di Tommaso Della Longa e Alessia Lai che ripercorre le morti che
vedono agenti sotto accusa, registrate dal 2000 fino ai giorni nostri.
C'e' un filo rosso, secondo i due giovani autori, che lega queste
vicende, "poiche' il pregiudizio dell'innocenza concesso ai
responsabili tende a diventare una verita' assoluta, sempre e
comunque".

Alla presentazione del volume erano presenti anche Giovanni
Cucchi e Cristiano Sandri, familiari di due dei protagonisti delle
storie narrate da Lai e Della Longa. "In storie come queste - spiega
il fratello di Gabriele Sandri, il giovane ucciso da un colpo di
pistola sparato da un agente dopo una rissa tra tifosi in un'area di
servizio sulla A1 - c'e' sempre la tentazione di spostare l'asticella
per annacquare le responsabilita'. Nel caso di Gabriele, bastava che
su quella strada passasse un camion, un pullman o qualsiasi altro
mezzo per trasformare una tragedia in una strage. Eppure ci sono
voluti due gradi di giudizio per arrivare all'accusa di omicidio
volontario. Se a sparare fosse stato chiunque altro, ci sarebbe voluto
un attimo".

"Vogliamo credere nelle istituzioni - aggiunge il papa' di
Stefano Cucchi, il 31enne fermato per droga nell'ottobre del 2009 e
morto una settimana dopo all'ospedale Sandro Pertini per il presunto
pestaggio da parte di alcuni agenti della polizia penitenziaria - ma a
volte diventa difficile farlo. In casi come questi lo Stato commette
l'errore di chiudersi a riccio e non riconoscere gli errori commessi.
La nostra battaglia e' questa: se sono stati commessi errori, vanno
riconosciuti".

(Ile/Ct/Adnkronos)
22-GIU-12 16:24

NNNN

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