SALUTE: STUDIO, OBESITA' FA MALE AL CERVELLO E ACCELERA DECLINO COGNITIVO =
TEST SU 6 MILA INGLESI IN 10 ANNI, SOTTO ACCUSA ZUCCHERI E
GRASSI NEL SANGUE
Milano, 21 ago. (Adnkronos Salute) - Ingrassare non rovina solo
il girovita ma puo' danneggiare anche il cervello, che per colpa dei
chili di troppo rischia di invecchiare molto prima del tempo. Il
declino cognitivo accelera e aumentano le probabilita' di ammalarsi di
demenza. Affermazioni che possono ricordare l'ultima boutade del guru
delle diete Pierre Dukan - tornato in questi giorni al centro delle
polemiche per aver detto di non avere "mai incontrato un obeso che
dicesse di avere il cervello a posto" - e che invece sono la
conclusione di uno studio scientifico pubblicato su 'Neurology'.
La ricerca e' coordinata da Archana Singh-Manoux dell'Inserm
(Istituto nazionale di sanita' e ricerca medica) di Parigi e
dell'University College di Londra, e' stata finanziata, tra gli altri,
dagli Nih americani e dal British Medical Research Council, e ha
coinvolto oltre 6.400 inglesi dai 35 ai 55 anni che lavoravano per lo
Stato. All'inizio dello studio i partecipanti avevano un'eta' media di
50 anni, e per tre volte in 10 anni sono stati sottoposti a test
cognitivi. Il 53% del campione era normopeso, il 38% sovrappeso, il 9%
obeso e il 31% aveva fattori di rischio metabolici.
Dai risultati e' emerso che nelle persone obese con problemi
metabolici il declino cognitivo era di oltre un quinto piu' veloce
(22,5%) che nei normopeso metabolicamente sani. Il motivo non e'
ancora chiaro, ma gli esperti ritengono che possa avere un ruolo
l'aumento dei livelli di zuccheri e colesterolo nel sangue. (segue)
(Opa/Ct/Adnkronos)
21-AGO-12 12:40
NNNNSALUTE: STUDIO, OBESITA' FA MALE AL CERVELLO E ACCELERA DECLINO COGNITIVO (2) =
(Adnkronos Salute) - I pazienti con anomalie metaboliche,
ricordano gli autori dello studio, sono persone che presentano due o
piu' fra questi fattori di rischio: pressione alta o assunzione di
farmaci per tenerla sotto controllo, bassi livelli di colesterolo
buono Hdl, glicemia alta o assunzione di farmaci anti-diabete,
trigliceridi alti o assunzione di farmaci anti-colesterolo.
Non e' la prima volta che i chili di troppo vengono messi in
relazione con il rischio di demenza. Ma per chiarire le ragioni del
legame sono necessarie altre ricerche, spiega Singh-Manoux in una nota
dell'American Academy of Neurology. In particolare, e' necessario
studiare gli effetti dei fattori genetici e tenere in considerazione
anche da quanto tempo durano le condizioni di obesita' e alterazioni
metaboliche. Bisognera' inoltre perfezionare i test cognitivi, per
riuscire a capire meglio nella popolazione adulta i rapporti tra
obesita' e funzioni cognitive come capacita' di pensiero, ragionamento
e memoria.
"Considerando il continuo aumento dei livelli di obesita',
sarebbe opportuno scavare piu' a fondo nel legame tra sovrappeso e
demenza", commenta sulla Bbc online Shirley Cramer dell'Alzheimer's
Research Uk. "Precedenti ricerche - aggiunge - hanno suggerito che
seguire una dieta sana, fare regolarmente attivita' fisica, non fumare
e controllare pressione e colesterolo una volta raggiunta la mezza
eta' puo' prevenire la demenza. E' un'emergenza in crescita e questi
studi ci invitano a ricordare l'importanza di stili di vita sani".
(Opa/Ct/Adnkronos)
21-AGO-12 12:46
NNNN
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