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lunedì 24 settembre 2012

CRISI: CGIL, CROLLO CONSUMI FAMIGLIE OPERAIE -8,4% 2012-2014


 CRISI: CGIL, CROLLO CONSUMI FAMIGLIE OPERAIE -8,4% 2012-2014

(ANSA) - ROMA, 24 SET - La Cgil avverte del ''quadro
preoccupante'' legato alla ''previsione di un crollo dei consumi
per le famiglie operaie''. Inflazione, disoccupazione e
pressione fiscale rappresentano ''un combinato disposto che
determiner… un ridimensionamento dei consumi reali delle
famiglie operaie nel triennio 2012-2014, rispetto al 2011, di
1.806 euro (-8,4%)''. E' la stima che emerge da una rilevazione
condotta Ires e Isf Cgil, assieme al Cer.(ANSA).

RUB
24-SET-12 12:29 NNNN

CRISI: CGIL, CROLLO CONSUMI FAMIGLIE OPERAIE -8,4% 2012-2014 (2)

(ANSA) - ROMA, 24 SET - Lo studio, ''La scomparsa dei
consumi'', conferma ''un quadro molto preoccupante'', come
osservano il segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi, e
il presidente della fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni, alla
luce di un incremento della perdita media annua di consumo per
le famiglie di operaie che, spiega il rapporto, passa cosi' nel
periodo 2007-2011 a una cifra di poco superiore ai 200 euro
annui ad una perdita media annua di 600 euro nel periodo
2012-2014. Dati quindi, aggiungono i due dirigenti sindacali,
''che anzitutto smentiscono l'affermazione di fonte governativa
che le ripercussioni delle manovre sull'economia avrebbero
provocato un rallentamento nel 'breve periodo' dovuto al calo
della domanda''. La ricerca infatti indica invece che ''il calo
della domanda rimarra' almeno fino al 2014, un periodo
'lunghissimo' per le persone''.
Secondo Barbi e Fammoni ''pressione fiscale, inflazione e
disoccupazione sono gli elementi che comprimeranno ancora la
capacita' di spesa delle famiglie, con un conseguente calo dei
consumi e ripercussioni sulla produzione e sull'occupazione. Le
scelte del Governo quindi non provocano un effetto neutrale, ma
ripercussioni molto differenziate per livelli di reddito''. Nel
caso di famiglie operaie, si legge nello studio, la propensione
al consumo sfiora l'85% del reddito; nel caso degli imprenditori
si rimane al di sotto del 65%. Per il triennio 2012/14 le
famiglie di lavoratori dipendenti subiranno cosi' un
ridimensionamento dei consumi reali di 1806 euro, ''una
enormita' per il livello del loro reddito''.
In un paese manifatturiero come l'Italia, concludono Barbi e
Fammoni, ''che produce in modo prevalente per il proprio mercato
interno, questo significa un peggioramento per le persone e un
ulteriore avvitamento della crisi. Tutto questo andava previsto
e affrontato con apposite soluzioni, altro che fase 2 di cui
ancora non si vede traccia o luce in fondo al tunnel. A questo
stato di cose il Governo ha l'obbligo di porre immediato rimedio
attraverso interventi concreti su fisco, investimenti e lotta
alla disoccupazione e alla precarieta'''.(ANSA).

RUB
24-SET-12 12:37 NNNN
CONSUMI: CGIL, PER FAMIGLIE OPERAIE -8,4% IN TRE ANNI AL 2014 =
(AGI) - Roma, 24 set. - Inflazione, disoccupazione e pressione
fiscale, un combinato disposto che determinera' un
ridimensionamento dei consumi reali delle famiglie operaie nel
triennio 2012-2014, rispetto al 2011, di 1.806 euro (-8,4%). E'
quanto risulta da una rilevazione sull'andamento dei consumi
('La scomparsa dei consumi') condotta Ires e Isf Cgil, assieme
al Cer: la prima di una serie di rilevazioni periodiche su
consumi e redditi. (AGI)
Mau (Segue)
241206 SET 12

NNNN
CONSUMI: CGIL, PER FAMIGLIE OPERAIE -8,4% IN TRE ANNI AL 2014 (2)=
(AGI) - Roma, 24 set. - Uno studio che "conferma un quadro
molto preoccupante", come osservano il segretario confederale
della Cgil, Danilo Barbi, e il presidente della fondazione Di
Vittorio, Fulvio Fammoni, alla luce di un incremento della
perdita media annua di consumo per le famiglie di operaie che,
spiega il rapporto, passa cosi' nel periodo 2007-2011 a una
cifra di poco superiore ai 200 euro annui ad una perdita media
annua di 600 euro nel periodo 2012-2014. Dati quindi,
aggiungono i due dirigenti sindacali, "che anzitutto
smentiscono l'affermazione di fonte governativa che le
ripercussioni delle manovre sull'economia avrebbero provocato
un rallentamento nel 'breve periodo' dovuto al calo della
domanda". La ricerca infatti indica invece che "il calo della
domanda rimarra' almeno fino al 2014, un periodo 'lunghissimo'
per le persone". (AGI)
Mau (Segue)
241206 SET 12

NNNN
CONSUMI: CGIL, PER FAMIGLIE OPERAIE -8,4% IN TRE ANNI AL 2014 (3)=
(AGI) - Roma, 24 set. - Secondo Barbi e Fammoni, "pressione
fiscale, inflazione e disoccupazione sono gli elementi che
comprimeranno ancora la capacita' di spesa delle famiglie, con
un conseguente calo dei consumi e ripercussioni sulla
produzione e sull'occupazione. Le scelte del Governo quindi non
provocano un effetto neutrale, ma ripercussioni molto
differenziate per livelli di reddito". Nel caso di famiglie
operaie, si legge nello studio, la propensione al consumo
sfiora l'85% del reddito; nel caso degli imprenditori si rimane
al di sotto del 65%. Per il triennio 2012/14 le famiglie di
lavoratori dipendenti subiranno cosi' un ridimensionamento dei
consumi reali di 1806 euro, "una enormita' per il livello del
loro reddito", enunciano Barbi e Fammoni.
In un paese manifatturiero come l'Italia, concludono Barbi
e Fammoni, "che produce in modo prevalente per il proprio
mercato interno, questo significa un peggioramento per le
persone e un ulteriore avvitamento della crisi. Tutto questo
andava previsto e affrontato con apposite soluzioni, altro che
fase 2 di cui ancora non si vede traccia o luce in fondo al
tunnel. A questo stato di cose il Governo ha l'obbligo di porre
immediato rimedio attraverso interventi concreti su fisco,
investimenti e lotta alla disoccupazione e alla precarieta'".
(AGI)
Mau
241206 SET 12

NNNN



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