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venerdì 12 ottobre 2012

Salute/ Nuovo marcatore rivela aggressività tumori neuroendocrini


Salute/ Nuovo marcatore rivela aggressività tumori neuroendocrini
Ricerca Istituto naz. tumori Milano, sarà presentata a San Diego

Roma, 12 ott. (TMNews) - Individuato dai ricercatori
dell`Istituto nazionale dei tumori di Milano un enzima che
provoca l`insorgenza di metastasi nei tumori neuroendocrini
intestinali: questa molecola, infatti, altera la respirazione
delle cellule tumorali che reagiscono causando la formazione di
nuovi vasi sanguigni e rendendo il tumore più aggressivo. Lo
studio sarà presentato domani a San Diego: i ricercatori hanno
individuato un nuovo marcatore in grado di rivelare quanto è
aggressivo un tumore neuroendocrino e se sta per dare origine a
metastasi. Il "campanello d`allarme" è un enzima, chiamato SDHB
(succinico deidrogenasi subunità B), che normalmente ha il
compito di regolare la respirazione delle cellule e la quantità
di ossigeno presente al loro interno: se il suo livello è troppo
basso le cellule tumorali vanno in "apnea" e reagiscono a questo
stress diventando molto più aggressive, cioè riproducendosi e
creando nuovi vasi sanguigni, indispensabili per nutrire le
metastasi.

Questa scoperta potrebbe aprire, spiegano i ricercatori in una
nota, la strada a una nuova applicazione terapeutica: è possibile
immaginare, infatti, l`utilizzo contro queste patologie di un
farmaco molecolare già in sperimentazione, in grado anche di
intervenire su questo meccanismo.(Segue)

Red/Apa

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Salute/ Nuovo marcatore rivela aggressività tumori... -2-


Roma, 12 ott. (TMNews) - I ricercatori hanno studiato campioni di
tessuto del più diffuso tipo di tumori neuroendocrini, i tumori
dell`ileo, sia nella loro forma primitiva, cioè quando rimangono
circoscritti e non hanno formato metastasi, sia nella loro forma
metastatica, cioè quando si propagano ad altre parti
dell`organismo. Di queste forme tumorali si conosceva già il
comportamento e ciò che le differenzia l`una dall`altra: il
tumore primitivo, infatti, cresce lentamente ma diventa
clinicamente evidente e preoccupante prevalentemente quando è già
metastatico.

Sino ad ora poco chiare erano, invece, le loro differenze
cellulari e molecolari. I ricercatori hanno, quindi, analizzato
ciò che accade a livello della singola cellula e hanno registrato
in particolare una rilevante differenza rispetto alla quantità di
enzima SDHB presente al suo interno: nei tumori primitivi questa
molecola è presente e nella cellula la respirazione cellulare si
svolge correttamente mentre nelle metastasi SDHB è assente e le
loro cellule tumorali hanno poco ossigeno a disposizione, come
fossero sempre in "apnea".
E` proprio questa alterazione, quindi, che spinge i tumori a
divenire più aggressivi, formando metastasi e nuovi vasi
sanguigni per alimentarle. (Segue)

Red/Apa

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Salute/ Nuovo marcatore rivela aggressività tumori... -3-


Roma, 12 ott. (TMNews) - Dopo aver identificato questo
meccanismo, il prossimo passo nello studio di queste patologie
sarà determinare quale fattore lo attiva e porta questo enzima a
fermare la respirazione cellulare. Per raggiungere questo
obiettivo, i ricercatori analizzeranno la struttura molecolare di
questa proteina, quali sono i geni che portano l`organismo a
produrla e se ci sono delle mutazioni che li spengono, bloccando
così la sintesi di SDHB.

I tumori neuroendocrini (neuroendocrine tumours, NETS) sono un
eterogeneo gruppo di neoplasie derivanti dalle cellule del
sistema neuroendocrino che possono manifestarsi in tutti i
distretti corporei. Il numero di pazienti con questa diagnosi è
sensibilmente aumentato negli ultimi trent`anni. Studi
epidemiologici*hanno rilevato come questo tipo di neoplasia sia
più frequentemente riscontrabile tra gli uomini, con un'incidenza
media globale di 5 casi ogni 100.000 soggetti per anno. La sede
più frequentemente coinvolta è rappresentata dal tratto
gastroenteropancreatico (circa il 70% dei casi segnalati) seguito
dall'apparato respiratorio (20% circa dei casi). A livello di
altri distretti corporei, quali cute, tiroide, midollare del
surrene e timo, si manifesta il rimanente 10%.

Red/Apa

121455 ott 12

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