SALUTE: CANE GUIDA PUO' AIUTARE PERSONE AFFETTE DA
NARCOLESSIA =
(AGI) - Londra, 15 dic. - Per i pazienti affetti da narcolessia
puo' essere utile un 'cane-guida' addestrato a svegliarli, ad
esempio quando si addormentano sui mezzi pubblici. Lo afferma
un articolo sul British Medical Journal, che descrive il caso
di una donna curata alla Libre Universite' di Bruxelles. (AGI)
Red/Pgi (Segue)
151250 DIC 12
NNNN
SALUTE: CANE GUIDA PUO' AIUTARE PERSONE AFFETTE DA NARCOLESSIA (2)=
(AGI) - Londra, 15 dic. - La paziente, una donna di 35 anni,
soffriva di attacchi di sonnolenza fino a sei volte al giorno,
ed era in grado di dormire anche per 16 ore nell'arco della
giornata. Una delle limitazioni principali per la donna era non
poter prendere i mezzi pubblici, per l'alta probabilita' di
addormentarsi durante il tragitto. Visto che i farmaci avevano
un effetto limitato, i medici hanno provato con un cane, simile
a quelli usati per i non vedenti, addestrato a svegliare la
paziente al mattino, al suono del telefono e sull'autobus in
caso di addormentamento: "Questo aiuto ha permesso alla
paziente di avere una vita sociale, e di muoversi per la citta'
- scrivono gli autori - lo stesso tipo di intervento potrebbe
essere usato anche per altri soggetti simili". (AGI)
Red/Pgi
151250 DIC 12
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(AGI) - Londra, 15 dic. - Per i pazienti affetti da narcolessia
puo' essere utile un 'cane-guida' addestrato a svegliarli, ad
esempio quando si addormentano sui mezzi pubblici. Lo afferma
un articolo sul British Medical Journal, che descrive il caso
di una donna curata alla Libre Universite' di Bruxelles. (AGI)
Red/Pgi (Segue)
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SALUTE: CANE GUIDA PUO' AIUTARE PERSONE AFFETTE DA NARCOLESSIA (2)=
(AGI) - Londra, 15 dic. - La paziente, una donna di 35 anni,
soffriva di attacchi di sonnolenza fino a sei volte al giorno,
ed era in grado di dormire anche per 16 ore nell'arco della
giornata. Una delle limitazioni principali per la donna era non
poter prendere i mezzi pubblici, per l'alta probabilita' di
addormentarsi durante il tragitto. Visto che i farmaci avevano
un effetto limitato, i medici hanno provato con un cane, simile
a quelli usati per i non vedenti, addestrato a svegliare la
paziente al mattino, al suono del telefono e sull'autobus in
caso di addormentamento: "Questo aiuto ha permesso alla
paziente di avere una vita sociale, e di muoversi per la citta'
- scrivono gli autori - lo stesso tipo di intervento potrebbe
essere usato anche per altri soggetti simili". (AGI)
Red/Pgi
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