MINORI. SUICIDIO, LO PSICOTERAPEUTA: IMPOSSIBILE PREVEDERLO
CASTELBIANCO (IDO): IL CRITERIO SIA L'ASCOLTO.
(DIRE) Roma, 14 gen. - In Italia aumenta il suicidio
adolescenziale e sempre piu' giovani tra i 14 ai 17 anni decidono
di togliersi la vita. L'Isolamento sociale e il bullismo a scuola
o su internet (cyberbullismo) potrebbero essere solo alcune delle
cause scatenanti. Ma e' possibile prevedere l'intenzione
suicidaria nei ragazzi? "È una domanda giusta, perche' quando
accade una situazione del genere e' il primo interrogativo che si
pongono tutti per capire di chi e' la responsabilita'. Ma e'
rarissimo che una persona possa accorgersene, perche' e'
difficile che vengano lasciati indizi. Oltre i familiari, anche
gli insegnanti, i compagni e gli amici non avrebbero potuto
prevederlo". Lo ha spiegato Federico Bianchi di Castelbianco,
psicoterapeuta e direttore dell'Istituto di Ortofonologia (Ido),
intervenendo a 'I fatti Vostri' su Rai 2 in riferimento al
suicidio di Luigi Casavecchia, un sedicenne che nel 2005 si tolse
la vita presso il garage di casa sua.
"Si tratta spesso di ragazzi con un mondo personale e
melanconico e con un tono dell'umore basso- ha proseguito lo
psicoterapeuta- sono giovani che hanno mantenuto un'immagine di
serenita' finche' hanno potuto". Non si tratta di gesti che
possono "esplodere da un momento all'altro, come se fossero delle
bombe ad orologeria. È vero che esternamente mantengono un
comportamento sociale anche brillante, ma internamente, nel loro
mondo personale, vivono una difficile situazione che non mettono
in mostra. Vi e' quindi- ha precisato Castelbianco- un vissuto
negativo precedente di cui non abbiamo traccia". Per questo
motivo prevedere tali avvenimenti e' "impossibile, a meno che non
ci siano situazioni evidenti come nel caso della perdita di
lavoro, che pero' riguarda generalmente gli adulti". Negli
adolescenti e' "tutto diverso- ha sottolineato lo psicoterapeuta-
perche' sono processi che crescono nel tempo. Non si tratta di
una situazione che e' improvvisamente precipitata ma di una
situazione di fragilita' e forte sensibilita' che porta il
giovane ad una elaborazione costante che lo rende ulteriormente
vulnerabile". (SEGUE)
(Wel/ Dire)
15:44 14-01-13
NNNN
MINORI. SUICIDIO, LO PSICOTERAPEUTA: IMPOSSIBILE PREVEDERLO -2-
(DIRE) Roma, 14 gen. - Luigi si e' suicidato nel garage di casa
"perche' voleva essere trovato dalla famiglia. Questo e' un
discorso affettivo- ha spiegato il direttore dell'IdO- il ragazzo
non riesce a vivere ma vuole essere trovato dai familiari proprio
perche' lui e' parte di quella casa". La mamma del giovane,
Stefania Casavecchia, ha denunciato poi una situazione di 'tabu''
nei riguardi del suicidio adolescenziale: "7-8 anni fa non si
poteva parlare di suicidio in tv- ha affermato la donna- si
temeva il rischio di emulazione, invece in questi ultimi tempi si
parla tantissimo dei suicidi dovuti alla crisi economica. Ci deve
essere piu' informazione, anche per sostenere le famiglie
nell'elaborare il lutto. C'e' sempre la tendenza a dare la colpa
a qualcuno, invece bisogna imparare a comprendere quanto accaduto
senza nascondersi o vergognarsi". A tal fine e' nata l'A.M.A
(Auto Mutuo Aiuto), un'associazione volta ad assistere i
familiari delle vittime (per contattare l'associazione:
07751692092; cell. 3401424821).
Se prevedere l'intenzione suicidaria e' molto difficile, resta
sempre importante fare attivita' di prevenzione verso i ragazzi
con disagio che risultano i piu' vulnerabili: "Il criterio deve
essere l'ascolto. Nelle situazioni in cui, soprattutto a scuola,
i docenti comprendono che un bambino/ragazzo stia vivendo una
situazione difficile e' necessario- ha concluso Castelbianco- far
si' che venga ascoltato e accolto, affinche' anche chi sta male
sappia di poter parlare e avere qualcuno con cui confrontarsi. Si
tratta di una sorta di prevenzione indotta per i ragazzi".
(Wel/ Dire)
15:44 14-01-13
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