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mercoledì 2 gennaio 2013

SPAZIO: GEYSER GIGANTI AL CENTRO DELLA VIA LATTEA =

SPAZIO: GEYSER GIGANTI AL CENTRO DELLA VIA LATTEA =
(AGI) - Roma, 2 gen. - Giganteschi flussi di particelle cariche
espulsi dal centro della nostra Galassia sono stati scoperti e
mappati da un team internazionale di ricercatori guidati
dall'italiano Ettore Carretti, ora in Australia, e a cui ha
partecipato Sergio Poppi dell'Inaf-Osservatorio Astronomico di
Cagliari, grazie alle osservazioni del radio telescopio di 64
metri di diametro di Parkes in Australia. (AGI)
Red/Eli (Segue)
022013 GEN 13

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SPAZIO: GEYSER GIGANTI AL CENTRO DELLA VIA LATTEA (2)=
(AGI) - Roma, 2 gen. - Questi getti, che si trovano in
corrispondenza delle regioni della Via Lattea dove il satellite
Fermi della Nasa nel 2010 aveva scoperto la presenza di forti
emissioni di raggi gamma (denominate per questo "Bolle di
Fermi") contengono una straordinaria quantita' di energia,
circa un milione di volte quella di una stella che esplode. "I
flussi da noi scoperti, che in gergo chiamiamo outflow, non
vengono emessi verso la Terra, ma si propagano
perpendicolarmente al piano della Galassia", ha detto Carretti,
in forza al Commonwealth Scientific and Industrial Research
Organisation (Csiro), primo autore dell'articolo pubblicato
nell'ultimo numero della rivista Nature. "Un'altra
caratteristica davvero notevole degli outflow, che si estendono
per circa 50.000 anni luce, ovvero circa meta' del diametro
della nostra Galassia, e' la loro elevata velocita', pari a
circa tre milioni e mezzo di chilometri orari. Estremamente
veloci anche per gli astronomi!". (AGI)
Red/Eli (Segue)
022013 GEN 13

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SPAZIO: GEYSER GIGANTI AL CENTRO DELLA VIA LATTEA (3)=
(AGI) - Roma, 2 gen. - Oltre a Fermi, anche altri osservatori
spaziali come WMAP e PLANCK avevano trovato nelle regioni
prossime al centro della Galassia emissioni di radiazione
diffusa, senza pero' riuscire a fornire con sicurezza una
spiegazione dell'origine di tale energia. Ora pero', le nuove
osservazioni del radio telescopio Parkes sembrano fugare questi
dubbi. "Le possibilita' erano due: che l'origine di questi
getti fosse dovuta a emissioni associate all'attivita' del buco
nero al centro della nostra Galassia, oppure fosse legata
all'attivita' stellare, generata cioe' da venti stellari
provenienti da stelle di recente formazione o addirittura da
esplosioni stellari", ha spiegato Gianni Bernardi dello
Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge,
Massachusetts (Usa). "Le nostre osservazioni ci dicono che
l'origine dei getti e' dovuta alle stelle che popolano il
centro della Via Lattea", ha aggiunto. I ricercatori sono
giunti a queste conclusioni studiando le proprieta' del campo
magnetico degli outflow, misurando in particolare la
polarizzazione delle onde radio captate. Informazioni utili per
rispondere ad uno dei piu' grandi quesiti relativi alla nostra
Galassia, ovvero come si genera e come e' alimentato il suo
campo magnetico. "Dal punto di vista tecnologico, la
realizzazione di questo esperimento e' stata una sfida", ha
commentato Sergio Poppi. "Questi outflow, date le loro grandi
dimensioni, richiedono radio telescopi in modalita'
'single-dish', ovvero osservazioni di un solo strumento alla
volta, affinche' possano essere rivelati. Nell'immediato futuro
l'esperienza acquisita nella realizzazione di questa indagine
su strutture a grande scala sara' di fondamentale importanza
per lo sfruttamento scientifico del Sardinia Radio Telescope
dell Inaf, simile a quello del radio telescopio di Parkes ma
che oggi rappresenta lo stato dell'arte della ricerca
astrofisica nelle onde radio". (AGI)
Red/Eli
022013 GEN 13

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