Usa/ Terrorismo, proseguono i rapimenti clandestini dell'Fbi
L'ultimo caso coinvolge tre europei
New York, 2 gen. (TMNews) - L'Fbi continua a portare avanti la
pratica delle "rendition", ovvero l'arresto-rapimento all'estero
di sospetti terroristi con trasferimento forzoso nei confini
americani senza regolare processo. Lo riporta il Washington Post,
denunciando l'ultimo caso che ha coinvolto tre cittadini europei,
due svedesi e un britannico, arrestati nella repubblica africana
di Gibuti perché sospettati membri al-Shabab, formazione armata
islamista attiva nella vicina Somalia.
Il ministero degli Esteri svedese ha confermato l'arresto, in
agosto, e la successiva estradizione clandestina, di Ali Yashin
Ahmed, 23 anni, e Mohamed Yusuf, 29, poi trattenuti dall'Fbi per
oltre due mesi. I due imputati sarebbero stati convocati in un
tribunale di Brooklyn lo scorso 21 dicembre. La polizia federale
ha annunciato in un comunicato la comparsa dei due svedesi e del
britannico Mahdi Hashi, 23 anni, davanti ai giudici della corte
newyorkese, la polizia federale non non ha rivelato il luogo e le
condizioni della loro detenzione.
Secondo il legale di Yusuf, non esiste una motivazione valida per
processare l'assistito negli Stati Uniti e le autorità svedesi e
britanniche non hanno riscontrato alcuna attività criminale negli
spostamenti degli imputati tra Yemen, Gibuti e Somalia.
Il piccolo paese del Corno d'Africa alleato degli Stati Uniti
ospita la base di Camp Lemonnier, snodo strategico da cui partono
i droni spia americani e le operazioni antiterrorismo.
A24
021915 gen 13
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