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martedì 10 settembre 2013

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-00801 presentata da FRANCESCO RUSSO ..è rimasta pressoché inascoltata la richiesta del personale del comparto Ministeri di essere inserito nei ruoli tecnici della Polizia penitenziaria, la qual cosa darebbe pari dignità e diritti a tutto il personale addetto alla esecuzione penale;..




Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-00801
presentata da
FRANCESCO RUSSO
giovedì 5 settembre 2013, seduta n.096
RUSSO - Al Ministro della giustizia - Premesso che:
con l'emanazione del decreto-legge 1° luglio 2013, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2013, n. 94, l'ordinamento italiano ha affrontato solo parzialmente la delicata questione della condizione delle carceri, intervenendo principalmente sugli aspetti della rieducazione e del reinserimento sociale del condannato attraverso le misure alternative al carcere;
restano infatti inevasi i problemi afferenti le istituzioni addette alla esecuzione della pena, gli Istituti Penitenziari e gli Uffici di esecuzione penale esterna (Uepe), causati della ormai endemica carenza di personale e di risorse;
in particolare, appare necessario implementare progetti che puntino a valorizzare e riconoscere la professionalità degli organici del personale addetto al trattamento (personale del comparto Ministeri), evitando che l'Amministrazione penitenziaria si limiti ad insistere esclusivamente sulla sicurezza, come dimostra il fatto che negli ultimi anni sono stati indetti concorsi esclusivamente per agenti e per i commissari della Polizia penitenziaria;
è rimasta pressoché inascoltata la richiesta del personale del comparto Ministeri di essere inserito nei ruoli tecnici della Polizia penitenziaria, la qual cosa darebbe pari dignità e diritti a tutto il personale addetto alla esecuzione penale;
il quadro è reso ancor più problematico dalla carenza di dirigenti di Istituto e di Uepe, ad oggi totalmente ignorata dall'Amministrazione penitenziaria;
considerato che a quanto risulta all'interrogante:
la situazione anomala evidenziata caratterizza in modo particolare la realtà della Casa circondariale di Trieste, data l'assenza di un direttore titolare dal mese di luglio 2012 in virtù della nomina del dottor Sbriglia a Provveditore dell'Amministrazione penitenziaria del Piemonte;
a seguito di tale nomina, si sono avvicendati tre direttori, i quali - essendo in servizio presso altri Istituti del Triveneto - sono inviati a Trieste in missione per soli due giorni alla settimana;
tale condizione di impiego a tempo parziale non consente - nonostante un encomiabile impegno - di assolvere alla funzione direzionale in maniera adeguata, con una progettualità chiara ed a lungo termine,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per superare questa situazione critica e garantire la funzionalità della struttura in termini di sicurezza e vivibilità, sia per i detenuti sia per il personale in servizio.
(4-00801)

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