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martedì 10 settembre 2013

SALUTE. MALARIA, PRASSI PREVENZIONE NON È DA SOTTOVALUTARE


SALUTE. MALARIA, PRASSI PREVENZIONE NON È DA SOTTOVALUTARE
PRIMA DI PARTIRE PER PAESI TROPICALI O ZONE A RISCHIO

(DIRE) Roma, 10 set. - Nelle ultime ore e' balzato sotto i
riflettori della cronaca la morte di un bambino di 6 anni, nel
vercellese, morto dopo aver trascorso un periodo di vacanza in
Africa. Sul caso e' intervenuta Susanna Esposito, responsabile
del Centro per il bambino viaggiatore del policlinico di Milano.

"Nutro alcune perplessita'- ha commentato Esposito- sul fatto
che sia stato opportunamente sottoposto a profilassi antimalarica
e che questa sia stata condotta in maniera regolare". Ma non
solo. "Ribadisco l'importanza della prevenzione- ha sottolineato-
Puo' capitare, infatti, che famiglie con bambini si rechino in
paesi a rischio per andare a visitare i propri parenti anche per
un periodo prolungato e sottovalutino i rischi della malaria o si
sottopongano alla profilassi in maniera saltuaria e incostante.
La profilassi antimalarica e' fondamentale, prima di partire per
paesi tropicali o zone a rischio".
Per questo motivo, l'esperta ha consigliato di "non affidarsi
a metodi fai-da-te o suggeriti tramite passaparola ma di recarsi
sempre in un centro specializzato per questo tipo di malattie
infettive. E, non ultimo, di assumere i farmaci in maniera
corretta".
L'efficacia della profilassi antimalarica, ha ricordato
Esposito, nei confronti della malaria mortale e' "quasi totale e
chi acquisisce la malaria a fronte di una profilassi ben condotta
presenta forme curabili". Ma non e' tutto. "Se nei 6 mesi
successivi al rientro da un viaggio in zone a rischio il bambino
presenta sintomi quali febbre alta superiore a 38° o brividi
persistenti, e' opportuno recarsi subito al pronto soccorso.
Spesso, infatti, la febbre - soprattutto nei piu' piccoli - viene
confusa con altre patologie. A causa di cio', e' importante
escludere un pericolo di malaria, che nei bambini ha
un'evoluzione rapida con rischi mortali".
Infine, un ulteriore fattore da tenere in considerazione "e'
quello della predisposizione di ogni singolo soggetto a contrarre
la malaria, ma questo non e' certamente prevedibile", ha concluso
Esposito.
(Com/Wel/ Dire)
14:40 10-09-13

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