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martedì 17 giugno 2014

ANSA/ Troppo buono con automobilisti, magistrato rischia posto



ANSA/ Troppo buono con automobilisti, magistrato rischia posto
Chiesto licenziamento giudice pace "ammazza-sanzioni"
(di Sandra Fischetti)
(ANSA) - ROMA, 16 GIU -All'automobilista che guidava
contromano in curva, occupando totalmente la corsia opposta, non
ha sospeso la patente come la legge prescrive e gli ha fatto un
generoso sconto dei punti da decurtare (il 50%),fidandosi della
sua dichiarazione che la macchina gli serviva per lavoro.
Nessuna sanzione, ma solo la richiesta di non farlo piu', a una
coppia di coniugi che circolavano su un motorino non revisionato
e senza assicurazione, in nome della "difficilissima e
travagliata situazione economico-sociale del nostro Paese" e
dell' "impossibilita'" per i due di "pagare la somma di 1034,04
euro chiaramente dovuta per le infrazioni commesse". Piena
comprensione, con l'annullamento della decurtazione dei punti
della patente, anche per un guidatore che era passato con il
rosso per "un moto d'impeto", dovuto alla sua particolare e
difficile condizione di vita. Ora per queste e per altre sue
decisioni, tutte a favore di chi viaggia su due o quattro ruote,
rischia il posto di lavoro un giudice di pace, per anni in
servizio a San Benedetto del Tronto e ora ad Ascoli Piceno,
Guglielmo Mandolini.
A chiedere la sua testa al Csm e' stata la Corte d'appello di
Ancona che lo accusa di aver commesso "gravi violazioni di
legge"; e l'Ottava Commissione di Palazzo dei marescialli ha gia'
proposto al plenum - che decidera' in questa settimana - di
licenziare in tronco il magistrato, anche tenuto conto che e' un
"recidivo", visto che quattro anni fa era gia' stato condannato
dal Csm per decisioni "assunte sulla base di personali
convinzioni" piu' che sulla legge.
Il magistrato si e' difeso, sinora inutilmente, sostenendo di
aver applicato oltre alla legge il "supremo principio del buon
senso", perche' il giudice di pace deve essere "sempre di aiuto
alle esigenze della popolazione". E in nome di questo principio
Mandolini ha "graziato" tanti conducenti sbadati. Come un
automobilista che, per "ragioni di lavoro di urgente
espletamento", non solo non si accorgeva neppure di essere stato
notato dalle forze dell'ordine mentre parlava al cellulare, ma
continuava tranquillamente a farlo: per lui uno sconto della
sanzione pecuniaria e nessun taglio dei punti della patente,
tenuto conto della sua "buona fede". O come un altro guidatore
che aveva fatto un sorpasso a destra e si era visto prendere per
buona la tesi che in realta' il suo era stato "un mero
sopravanzamento di veicoli in lento movimento, tenuto conto che
nel mese di agosto era sicuramente presente una congestione alla
circolazione". Tanta tolleranza anche per chi, sorpreso alla
guida in stato di ebbrezza, si e' visto sospendere la patente.
D'altra parte quattro anni fa il giudice aveva subito la
condanna alla sanzione disciplinare della censura proprio per la
sua "crociata" contro la severita' del codice della strada nei
confronti di chi ha alzato il gomito. "Non potete infilare un
tubo in bocca a una persona o tantomeno chiedere se ha bevuto.
E' una mancanza di rispetto alla dignita'", aveva apostrofato
durante un processo un funzionario della polizia
stradale,"colpevole" di sottoporre con i suoi agenti gli
automobilisti alla prova del palloncino; e lo aveva invitato ad
applicare il "buon senso": quel principio che ora potrebbe
costare proprio a lui la toga.

FH
17-GIU-14 14:18 NNNN

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