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venerdì 13 marzo 2015

ANSA/ Isis: cristiani con Peshmerga, pronti a offensiva Iraq


ANSA/ Isis: cristiani con Peshmerga, pronti a offensiva Iraq
Gi… 600 arruolati, come miliziani che combattono in Siria
(di Alberto Zanconato)
(ANSA) - BAGHDAD/BEIRUT, 13 MAR - I cristiani iracheni
prendono le armi, pronti a combattere per riconquistare i loro
villaggi occupati dall'Isis, come hanno fatto i correligionari
nel Nord della Siria. In seicento sono entrati a far parte delle
milizie curde dei Peshmerga dopo un periodo di addestramento.
Una cerimonia al termine del periodo di addestramento si e'
svolta nel campo militare di Fishkhabur, vicino al confine con
la Turchia. Le reclute cristiane hanno dato vita a una parata
militare e si sono esibite in alcune prove di coraggio, come il
salto attraverso cerchi di fuoco. Il comandante del campo,
generale Abu Bakr Ismael, ha sottolineato che sono tutti
volontari.
Decine di migliaia di cristiani sono stati costretti a
lasciare le loro case in Iraq e a rifugiarsi nel territorio
della regione autonoma del Kurdistan la scorsa estate, quando le
forze dello Stato islamico hanno compiuto una fulminea offensiva
nel Nord impadronendosi dell'intera provincia di Ninive, di cui
Mosul e' capoluogo, e di gran parte di quella di Salahuddin. Con
loro si sono dati alla fuga molti sciiti, odiati dai
fondamentalisti sunniti del Califfato di Abu Bakr al Baghdadi, e
Yazidi, altra importante minoranza insediata nella regione,
accusati di essere 'adoratori del diavolo'. E proprio volontari
sciiti, Yazidi e a questo punto anche cristiani sono ora pronti
a partecipare alla controffensiva.
Nel Nord-Est della Siria, anch'esso in parte nelle mani dello
Stato islamico, le milizie dei cristiani assiri si battono gia'
da tempo al fianco dei curdi dell'Ypg contro i jihadisti. E
diversi miliziani sono caduti il mese scorso cercando invano di
difendere alcuni villaggi nella provincia di Al Hasakah, lungo
il fiume Khabur, dove almeno 200 abitanti sono stati rapiti. La
maggior parte di loro sono stati in seguito liberati.
In Iraq, intanto, sono migliaia i volontari delle milizie
sciite che appoggiano le forze di Baghdad nei combattimenti per
la riconquista di Tikrit, la citta' natale di Saddam Hussein,
130 chilometri a Nord della capitale, capoluogo della provincia
di Salahuddin. L'avanzata delle forze lealiste dai quartieri
periferici verso il centro della citta' e' rallentato dalle
cariche esplosive lasciate dai jihadisti lungo le strade, dai
cecchini e dagli attentati suicidi. Fonti di polizia
riferiscono che sei soldati e miliziani sono stati uccisi oggi
da un'autobomba guidata da un kamikaze in un quartiere
occidentale.
Rispondendo ai timori di rappresaglie sulla popolazione
sunnita di Tikrit, sospettata di collaborazionismo con l'Isis,
il primo ministro Haidar al Abadi, sciita, ha detto che le
autorita' di Baghdad "manterranno l'ordine ed eserciteranno un
fermo controllo" per impedire violenze. (ANSA).

COR-ZC
13-MAR-15 19:42 NNNN

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