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domenica 22 marzo 2015

SALUTE: UROLOGO RACCOMANDA TEST SALVA-PROSTATA IN 3 DOMANDE =



SALUTE: UROLOGO RACCOMANDA TEST SALVA-PROSTATA IN 3 DOMANDE =

Madrid, 21 mar. (AdnKronos Salute) - Si è alzato almeno due volte a
notte nell'ultimo mese per urinare? Durante il giorno ha difficoltà a
trattenesi? Ha la sensazione di non riuscire a svuotare la vescica?
Sono tre semplici domande la chiave per identificare l'ipertrofia
prostatica benigna, disturbo ancora avvolto da riluttanza, riserbo e
scarsa informazione.

Circa 6,6 milioni di maschi italiani fanno i conti con l'ingrossamento
della prostata e gli effetti sulla vita sociale e sessuale: numeri
dimezzabili se la malattia fosse affrontata per tempo, avvertono gli
esperti riuniti a Madrid per il congresso della Società europea di
urologia.

L'ipertrofia prostatica benigna "viene 'accettata', ingiustamente,
come naturale conseguenza del processo di invecchiamento - afferma
Vincenzo Mirone, segretario generale della Società italiana di
urologia (Siu) e professore all'Università Federico II di Napoli - Non
è così, non c'è un legame diretto. E dunque i primi campanelli
d'allarme, come i disagi correlati alla minzione notturna e diurna e
la sessualità compromessa, non vanno ignorati. Anche perché, se si
perde tempo, la vescica diventa ipertrofica, perde elasticità e i
disturbi si aggravano". (segue)

(Mad/AdnKronos Salute)
21-MAR-15 16:32

SALUTE: UROLOGO RACCOMANDA TEST SALVA-PROSTATA IN 3 DOMANDE (2) =

(AdnKronos Salute) - Una delle strategie per 'intercettare' gli uomini
a rischio, riluttanti a parlare dei propri sintomi con il medico, è il
'Quick Prostate Test', un test di monitoraggio, composto da tre
domande sulla presenza di sintomi urinari: Si è alzato almeno due
volte a notte nell'ultimo mese per urinare? Durante il giorno ha
difficoltà a trattenesi? Ha la sensazione di non riuscire a svuotare
la vescica? "Una sola risposta positiva - spiega Mirone - è
sufficiente per mettere in guardia il medico sulla possibilità che un
paziente sia affetto da Ipertrofia prostatica benigna".

"Si tratta, quindi, di uno strumento estremamente utile per facilitare
il dialogo tra medico e paziente sia nella prima visita che nelle
successive, consentendo anche di monitorare gli effetti della
terapia", raccomanda l'urologo.

Non deve essere la paura di un intervento chirurgico a trattenere chi
soffre di ipertrofia prostatica benigna dal parlarne con il medico:
"Solo il 20-30% dei pazienti - afferma - viene operato. Per il resto
ci sono farmaci che lavorano sullo svuotamento della vescica o proprio
sul volume prostatico, o ancora la combinazione di entrambi, più
efficace quando la prostata è molto ingrossata, come ha evidenziato
per la prima volta lo studio Conduct".

(Mad/AdnKronos Salute)
21-MAR-15 16:32

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