Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-10057
presentato daInterrogazione a risposta scritta 4-10057
FORMISANO Aniello
testo di
Giovedì 30 luglio 2015, seduta n. 472
FORMISANO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
dal 30 aprile 2015, presso l'Expo Milano 2015, risultano impiegati 2.400 militari, di cui 1.800 nell'ambito di un programma di sicurezza per l'evento e 600 per l'operazione «strade sicure»;
a causa della mancanza di posti nelle caserme dell’hinterland milanese almeno la metà di tale personale militare interforze avrebbe ricevuto come alloggio una sistemazione in tenda; per lo più detta dislocazione ha riguardato il personale dell'Esercito e perdurerà per tutto l'evento espositivo, e dunque, fino al 31 ottobre;
soprattutto nell'accampamento all'interno della caserma Babini di Bellinzago Novarese, le problematiche logistiche/organizzative non sono di poco conto: i servizi igienici risultano essere pochi rispetto al numero dei militari e spesso inagibili a causa del sovraffollamento; la struttura dista almeno un'ora e mezza di viaggio dal sito dell'Expo; pertanto i militari non riescono ad usufruire del servizio mensa messo a loro disposizione, perché non coincidente negli orari con gli spostamenti necessari, per cui i pasti sono spesso costituiti da qualche fetta di pane, cibo in scatola e merendine; il riposo in tenda è reso pressoché difficoltoso, alla luce delle elevate temperature che si raggiungono durante il giorno, amplificate dal tessuto di cui le tende sono costituite;
a fine maggio 2015, durante l'ondata di maltempo che ha investito il nord Italia, l'acqua ha allagato le tende dove erano stati alloggiati gli alpini friulani dell'ottavo reggimento di Cividale e Venzone e gli effetti personali che avevano sistemato all'interno sono finiti sott'acqua, ma altre situazioni sono state segnalate dai militari di stanza a Cividale, Venzone, ma anche da Villa Opicina, oltre che da altri reparti provenienti dal resto della penisola;
il dispiegamento delle Forze armate alla manifestazione dell'Expo è reso ovviamente necessario per poter garantire che l'evento si svolga in condizioni di elevata sicurezza pubblica;
il Co.Ce.R. è seriamente preoccupato per la situazione sopra esposta e altre preoccupazioni di natura economica sorgono per la mancanza di direttive, anche amministrative, derivanti da un decreto di missione per i militari stessi;
il Co.Ce.R. sostiene giustamente che «.. i militari hanno diritto alla propria dignità e alla tutela della salute come tutti i lavoratori di una nazione civile, pensare che delle persone uomini e donne solo perché militari si possano ritrovare nelle condizioni disastrose “denunciate” dalla stampa è semplicemente assurdo..»;
a breve la stagione secca lascerà il posto a frequenti e violenti acquazzoni, già presenti in alcune zone a causa delle onde di calore –:
se il Ministro interrogato abbia già posto in essere azioni volte al miglioramento delle condizioni di sistemazione del personale militare impegnato nelle operazioni volte a garantire la sicurezza dell'Expo, ciò anche al fine di non creare problemi di uniformità con il resto delle altre forze di polizia impegnate in tale manifestazione, che ha avuto la fortuna di essere allocato in strutture più dignitose. (4-10057)
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