Atto Senato
Ordine del Giorno 0/1577-B/6/01
presentato da Ordine del Giorno 0/1577-B/6/01
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO
mercoledì 29 luglio 2015, seduta n. 310
mercoledì 29 luglio 2015, seduta n. 310
in sede di esame dell'Atto 1577-B recante "Deleghe al Governo In materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche"
premesso che:
l'articolo 8 comma 1 lettera a) del provvedimento in esame reca, tra i princìpi e criteri direttivi per la riorganizzazione dell'amministrazione dello Stato:
"riordino delle funzioni di polizia di tutela dell'ambiente, del territorio e del mare, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, conseguente alla riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato ed eventuale assorbimento del medesimo in altra Forza di polizia, fatte salve le competenze del medesimo Corpo forestale in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e spegnimento con mezzi aerei degli stessi da attribuire al Corpo nazionale dei vigili del fuoco con le connesse risorse e ferme restando la garanzia degli attuali livelli di presidio dell'ambiente, del territorio e del mare e della sicurezza agroalimentare e la salvaguardia delle professionalità esistenti, delle specialità e dell'unitarietà delle funzioni da attribuire, assicurando la necessaria corrispondenza tra le funzioni trasferite e il transito del relativo personale;".
Si prevede inoltre al punto 2 che: "in caso di assorbimento del Corpo forestale dello Stato, anche in un 'ottica di razionalizzazione dei costi, il transito del personale nella relativa Forza di polizia, nonché la facoltà di transito, in un contingente limitato, previa determinazione delle relative modalità, nelle altre Forze di polizia, in conseguente corrispondenza delle funzioni alle stesse attribuite e già svolte dal medesimo personale, con l'assunzione della relativa condizione, ovvero in altre amministrazioni pubbliche, di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, nell'ambito delle relative dotazioni organiche, con trasferimento delle corrispondenti risorse finanziarie.".
il Corpo forestale dello Stato è stato da soli 10 anni riorganizzato, quale Forza di polizia ad ordinamento civile, con funzioni e compiti specifici nel settore della tutela ambientale e agro alimentare, con la legge n. 36 del 2004; specificità ribadita anche dal decreto del Ministro dell'interno 28 aprile 2006, di "Riassetto dei comparti di specialità delle Forze di polizia";
il Corpo forestale dello Stato ha una specifica professionalità nei settori della lotta ai crimini ambientali; del presidio costante del territorio; della tutela delle condizioni di legalità nel sistema agroforestale ed alimentare del Paese; dell'efficace prevenzione e contrasto al traffico e smaltimento illecito dei rifiuti; della repressione dei reati a danno degli animali; del contrasto e repressione dei reati alimentari come le contraffazioni, le sofisticazioni, le adulterazioni ormai sempre più diffuse nel settore agro-alimentare; della tutela dei prodotti a qualità certificata e delle tipicità alimentari, della mozzarella campana, del settore oleario e della tracciabilità delle carni (tutela del Made in Italy e dei marchi D.O.P.-I.G.P.-S.T.G.-Bio);
il Corpo forestale dello Stato rappresenta oggi il più qualificato baluardo, sia in termini di efficacia ed efficienza che di professionalità, a difesa dell'ambiente e del territorio, così come dimostrano le esperienze delle emergenze ambientali a carattere nazionale quali quella della "Terra dei fuochi" della Regione Campania, della Xylella fastidiosa della Regione Puglia e dell'azione di controllo svolta nei riguardi degli OGM;
proprio il Corpo forestale dello Stato è chiamato a svolgere quel ruolo di sapiente cura del rapporto cittadino/ambiente, soprattutto attraverso quell'azione continua "di prossimità" che quotidianamente svolge nelle località più marginali e periferiche del nostro territorio, anche partecipando ad azioni di formazione e divulgazione culturali e didattiche nelle scuole, volte a promuovere la legalità ambientale;
dall'articolato in esame potrebbe derivare, nell'ambito del riordino delle funzioni specifiche attualmente svolte dal Corpo forestale e finalizzate alla tutela agroambientale e forestale sull'intero territorio nazionale, una frammentazione delle stesse e una dispersione delle professionalità esistenti in fase di loro attribuzione ad altre Forze di polizia;
gli attuali livelli di presidio dell'ambiente e del territorio potranno essere garantiti solo attraverso il mantenimento unitario dello svolgimento delle molteplici attività di carattere tecnicospecialistico afferenti ai settori della tutela degli eco sistemi naturali, della difesa idrogeologica e del suolo, della prevenzione degli incendi boschivi e dei relativi rilievi funzionali alla redazione del catasto incendi, della vigilanza e tutela delle aree protette internazionali, nazionali e regionali, della gestione delle riserve naturali dello Stato, anche attraverso l'impiego di operai forestali assunti ai sensi della legge n. 124 del 1985, del controllo e della conservazione della biodiversità e delle specie animali e vegetali minacciate di estinzione (Convenzione C.I.T.E.S.), del monitoraggio ambientale e dello stato di consistenza del patrimonio forestale nazionale anche ai fini della verifica del rispetto degli accordi di Kyoto sui cambiamenti climatici, dell'educazione ambientale, degli adempimenti in ordine al riconoscimento e censimento degli alberi monumentali nazionali;
considerato che:
la revisione complessiva delle competenze specialistiche di ciascuna delle cinque Forze di polizia previste dall'articolo 16 della legge n. 121 del 1981 e delle discipline di ciascuna di esse, con concomitante riordino delle specifiche funzioni attinenti alla tutela dell'ambiente, del territorio e del mare, e alla sicurezza e ai controlli nel settore agro alimentare, deve garantire la razionalizzazione e il potenziamento dell'efficacia delle funzioni di polizia attraverso l'eliminazione delle sovrapposizioni di competenze anche attraverso la gestione associata dei servizi strumentali;
l'eventuale transito del Corpo forestale dello Stato in altra Forza di polizia, debba necessariamente tenere conto della attuale distribuzione dei presidi territoriali della Polizia di Stato e dell'Arma dei Carabinieri, al fine di evitare sovrapposizioni territoriali con le Stazioni del Corpo forestale dello Stato, già operanti sul territorio, in controtendenza con gli indirizzi di razionalizzazione e semplificazione contenuti nel Disegno di legge in esame e garantire il mantenimento della territorialità dello stesso CFS;
la distribuzione dei presidi territoriali del Corpo forestale dello Stato coincide essenzialmente con l'organizzazione territoriale dell'Arma dei Carabinieri essendo tali presidi dislocati in ambiti extraurbani e rurali;
l'iniziativa di riorganizzazione del Corpo, anche alla luce del delineando nuovo riassetto dei comparti di specialità, si rende necessaria al fine di garantire il miglior assolvimento della mission istituzionale delle Forze di polizia dello Stato ed evitare sovrapposizioni di compiti e funzioni;
alcune delle funzioni e compiti attualmente svolti dal Corpo forestale dello Stato nei settori della tutela ambientai e della sicurezza agroalimentare vengono altresì svolti da Reparti specializzati dell'Arma dei Carabinieri anche in base a quanto previsto dal Decreto del Ministro dell'Interno del 28 aprile 2006;
impegna il Governo,
a valutare l'opportunità di individuare, nell'ambito delle previsioni di cui all'articolo 8, comma 1, lettera a), nell'Arma dei Carabinieri la Forza di polizia in cui eventualmente far transitare il Corpo forestale dello Stato in quanto le funzioni da essa esercitate attraverso i propri reparti specializzati nei settori della tutela ambientale e della sicurezza agro alimentare, nonché la relativa dislocazione territoriale dei presidi, rappresentano il miglior modello organizzativo e funzionale che consente il raggiungimento delle finalità contenute nella delega anche nell'ottica del miglioramento delle forme di collaborazione tra le strutture centrali e periferiche dello Stato nel segno dell'efficienza e dell'economicità.
(0/1577-B/6/1)
MARINELLO, LUCIANO ROSSI, VICECONTE, DI BIAGIO
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