TERRORISMO: ANAAO LAZIO, OSPEDALI POCO SORVEGLIATI SERVE PRESENZA MILITARI
Sicurezza bassa e scarsi controlli, siamo in prima linea
Roma, 21 nov. (AdnKronos Salute) - Il panico scattato ieri
all' ospedale S.Giovanni di Roma per la presenza di un uomo armato che
girava indisturbato, ha fatto emergere la vulnerabilità delle
strutture della Capitale in un momento ' caldo' per il rischio
attentanti terroristici. "Gli ospedali non sono sicuri e non c'è una
sorveglianza all' altezza. E' vero che ci sono i vigilantes privati al
pronto soccorso ma altri ingressi rimangono sguarniti soprattutto la
notte. La sicurezza è bassa e forse in un momento come questo
servirebbe la presenza dei militari, come accade a Roma con altri
obiettivi sensibili". E' la denuncia all' Adnkronos Salute di Guido
Coen Tirelli, segretario dell' Anaao-Assomed Lazio.
"Ma la pessima situazione della sicurezza negli ospedali romani non è
nuova - ricorda il segretario - Quando vent' anni fa si è deciso di
eliminare il posto di Polizia presente in ogni ospedale e dare la
sicurezza in appalto a società private di vigilanza si è fatto un
errore. Spesso questi servizi, per motivi di budget, sono andati
sempre riducendosi e nei grandi ospedali è difficile incontrare un
vigilantes se non all' ingresso o al pronto soccorso".
A rischiare in prima persona sono i medici e gli operatori sanitari.
"Siamo in prima linea e le tante aggressioni ai colleghi del pronto
soccorso testimoniano questa realtà - aggiunge Coen Tirelli - Le
telecamere possono essere un deterrente ma non possono evitare a
malintenzionati di agire indisturbati. In questi giorni di falsi
allarmi e panico diffuso - conclude - anche noi abbiamo paura".
(Frm/AdnKronos Salute)
21-NOV-15 14: 15
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