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mercoledì 7 settembre 2016

ANSA/ Audi gialla: manette ad autista, bloccato da Cc in Grecia


ANSA/ Audi gialla: manette ad autista, bloccato da Cc in Grecia
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ANSA/ Audi gialla: manette ad autista, bloccato da Cc in Grecia
Procura, 'Stato ha vinto sfida arrogante lanciata dai banditi'
(ANSA) - VENEZIA, 7 SET - I banditi dell'Audi gialla avevano
lanciato una sfida a gennaio, pensando di poter restare impuniti
sfrecciando a oltre 260 chilometri all'ora in autostrada e a 200
in contromano, ma a vincere "è stato lo Stato" con le manette
scattate ai polsi in Grecia del presunto autista, un albanese di
36 anni, già noto alle forze dell'ordine, e il cerchio che si
sta chiudendo verso i componenti dell'intera banda. Pavil Rama è
stato bloccato tramite il servizio di cooperazione
internazionale del Ministero dell'Interno e con la
collaborazione della polizia ellenica.
Una vittoria arrivata dopo indagini meticolose, sul campo e
attraverso intercettazioni, con una squadra di carabinieri
dedita solo ad arrivare all'arresto dei banditi dell'Audi
gialla. "Abbiamo voluto vincere la sfida - ha sintetizzato il
procuratore aggiunto di Venezia Carlo Nordio - che questi
signori avevano voluto lanciare in modo arrogante e pericoloso
allo Stato, alla forze dell'ordine e alla società civile".
C'è uno spirito di soddisfazione e orgoglio nelle parole di
Nordio, del procuratore capo Luigi Delpino e del comandante
della Legione Veneto dei carabinieri, gen. Maurizio Detalmo
Mezzavilla, nel fare il punto delle indagini condotte dai
carabinieri di Venezia, e coordinate dal Pm Stefano Ancilotto,
su una vicenda che era esplosa a livello mediatico sul gruppo,
composto da 3-4 persone, che per circa una settimana, a inizio
anno, compariva di notte sulle strade del Nordest a bordo di una
Audi gialla per compiere furti. Auto intercettata più volte
dalle forze dell'ordine tra Veneto e Friuli, anche inseguita,
esplosi alcuni colpi a scopo intimidatorio, ma poi lasciata
allontanarsi al fine di evitare possibili incidenti, vista la
folle velocità della vettura in fuga, "per non mettere a
repentaglio l'incolumità delle persone sulle strade. Tutte le
forze di polizia hanno usato grande equilibrio per evitare danni
collaterali". Alla fine, il 25 gennaio scorso, l'Audi è stata
trovata bruciata ad Olmè di Fonte (Treviso), ma nelle mani dei
carabinieri è rimasto un particolare, forse una carta, con
un'impronta e anche da questo, grazie al lavoro dei Ris di
Parma, si è chiuso il cerchio attorno a Vasil Rama, fermato
mentre con la famiglia aveva appena superato il confine greco
per andare a trovare i suoceri. Un personaggio definito dagli
investigatori "scaltro, di alto livello criminale" che in questi
mesi ha girato tra Italia, Francia e Germania, usando alias e
documenti falsi, prima di fare ritorno in Albania. Forse nella
terra delle Aquile sono andati anche i componenti della banda
che mancano all'appello, tutti usciti dall'Italia dopo essersi
sbarazzati dell'auto. Indagini sono in corso per possibili
favoreggiamenti nei loro confronti mentre erano in Veneto, con
probabili basi d'appoggio tra le province di Venezia e Treviso.
"Gli eravamo molto vicini" hanno detto i carabinieri. Banditi
che avrebbero continuato a usare una vettura per alcuni giorni
anche dopo che era diventata 'famosa', con i fermi immagine in
autostrada e a un distributore di benzina finiti sui media,
proprio perché sarebbero stati convinti di poter godere di una
sorta di impunità vista la spericolatezza e la velocità oltre
ogni limite tenuta sulle strade.
Sul piano dei reati, a carico del presunto autista c'è
l'accusa, su un mandato di arresto europeo emesso dal Gip
lagunare, di furto pluriaggravato per due 'colpi' a san Donà di
Piave (Venezia), di ricettazione e di resistenza a pubblico
ufficiale. A suo carico anche una pendenza emessa dal tribunale
di Bolzano sempre per reati predatori. (ANSA).
NR
07-SET-16 12:36 NNN 

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