Referendum: Udu e Rete Studenti, campagna "kNow" per il no
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R POL S0A QBXB
Referendum: Udu e Rete Studenti, campagna "kNow" per il no
"Una riforma che mina rappresentanza e partecipazione"
(ANSA) - ROMA, 7 SET - Unione degli Universitari e Rete degli
Studenti Medi hanno deciso di esprimere la loro contrarietà a
alla riforma costituzionale e di mettere in campo una campagna
per informare e spiegare le ragioni del No al referendum.
Secondo Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell'Unione
degli Universitari, "questa riforma della Costituzione, sebbene
sia la più imponente per quanto riguarda il numero di articoli
interessati, rischia di essere ricordata per la sua fumosità. +
evidente come essa sia figlia di compromessi tra idee
profondamente diverse, che di fatto tracciano un disegno
estremamente caotico dell'apparato statale, affidando alle leggi
di attuazione la definizione di troppi aspetti importanti, che
invece sono estremamente vaghi nel "ddl Boschi". Basti pensare
alla riforma del Senato, messa in campo con il dichiarato
intento del governo di trasformarlo in una camera delle regioni.
La sua nuova natura però, risulta decisamente ambigua, sia per
quanto riguarda la sua composizione, che per le sue competenze".
"Inoltre - spiega Giammarco Manfreda, coordinatore della Rete
degli Studenti Medi - la riforma, andando a modificare il titolo
V della costituzione, interesserà anche un ambito cruciale per
noi studenti, le competenze sul diritto allo studio, che però
sono ridisegnate in modo estremamente vago, fattore che desta
forte preoccupazione per la successiva definizione delle norme
di attuazione. Questa riforma costituzionale, modificando molti
aspetti sostanziali del funzionamento dello Stato, necessita di
essere esposta chiaramente e correttamente, senza politicismi o
tatticismi, non solo perché va a toccare alcune garanzie
democratiche presenti nella Costituzione nata dalla Resistenza,
ma anche perché comporterà modifiche dei rapporti all'interno
del sistema politico". (ANSA).
COM-VN
07-SET-16 12:25 NNN
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Referendum: Udu e Rete Studenti, campagna "kNow" per il no
"Una riforma che mina rappresentanza e partecipazione"
(ANSA) - ROMA, 7 SET - Unione degli Universitari e Rete degli
Studenti Medi hanno deciso di esprimere la loro contrarietà a
alla riforma costituzionale e di mettere in campo una campagna
per informare e spiegare le ragioni del No al referendum.
Secondo Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell'Unione
degli Universitari, "questa riforma della Costituzione, sebbene
sia la più imponente per quanto riguarda il numero di articoli
interessati, rischia di essere ricordata per la sua fumosità. +
evidente come essa sia figlia di compromessi tra idee
profondamente diverse, che di fatto tracciano un disegno
estremamente caotico dell'apparato statale, affidando alle leggi
di attuazione la definizione di troppi aspetti importanti, che
invece sono estremamente vaghi nel "ddl Boschi". Basti pensare
alla riforma del Senato, messa in campo con il dichiarato
intento del governo di trasformarlo in una camera delle regioni.
La sua nuova natura però, risulta decisamente ambigua, sia per
quanto riguarda la sua composizione, che per le sue competenze".
"Inoltre - spiega Giammarco Manfreda, coordinatore della Rete
degli Studenti Medi - la riforma, andando a modificare il titolo
V della costituzione, interesserà anche un ambito cruciale per
noi studenti, le competenze sul diritto allo studio, che però
sono ridisegnate in modo estremamente vago, fattore che desta
forte preoccupazione per la successiva definizione delle norme
di attuazione. Questa riforma costituzionale, modificando molti
aspetti sostanziali del funzionamento dello Stato, necessita di
essere esposta chiaramente e correttamente, senza politicismi o
tatticismi, non solo perché va a toccare alcune garanzie
democratiche presenti nella Costituzione nata dalla Resistenza,
ma anche perché comporterà modifiche dei rapporti all'interno
del sistema politico". (ANSA).
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