VENERDÌ 21 DICEMBRE 2018 15.00.01
Universita': approvati 90 nuovi master per 22 professioni sanitarie =
(AGI) - Roma, 21 dic. - L'Osservatorio nazionale per le
professioni sanitarie ha concluso i lavori con l'approvazione
di 90 nuovi master per le 22 professioni sanitarie. L'attivita'
era iniziata 6 anni fa con lo scopo di riorganizzare un
comparto che vede impegnati oltre 650 mila operatori.
Si completa cosi' - secondo una nota congiunta dei
ministeri dell'Istruzione e della Salute - l'applicazione della
Legge 43 del 2006, che prevedeva la laurea triennale seguita da
due tipologie di master di primo livello, uno per le funzioni
di coordinamento e l'altro per le funzioni specialistiche.
L'attivazione dei corsi di laurea specialistica-magistrale era
gia' stata applicata dall'anno 2004. Con l'approvazione,
dunque, di circa 90 corsi di master, si copre una lacuna
formativa importante. Come recita l'art. 16, comma 7 del
Contratto di lavoro del 23 febbraio 2018, infatti, "il
requisito per il conferimento dell'incarico di professionista
specialista e' il possesso del master specialistico di primo
livello di cui all'art 6 della Legge n. 43/06 secondo gli
ordinamenti didattici universitari definiti dal Ministero della
Salute e il Ministero dell'Universita', su proposta
dell'Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie,
ricostituito presso il MIUR con il decreto interministeriale 10
marzo 2016 e sentite le regioni". Sono state individuate 3
tipologie di master: i master trasversali, quelli rivolti a
tutte o parte delle professioni con contenuti prevalentemente
organizzativo-gestionali, didattici e di ricerca. Per questi
Master il percorso didattico puo' essere unico per i
professionisti ma con CFU dedicati per l'applicazione alla
specifica area professionale; i master interprofessionali,
rivolti a due o piu' professioni su tematiche cliniche a forte
integrazione interprofessionale. Il piano didattico deve
prevedere, oltre a CFU comuni tra le professioni, anche CFU
dedicati all'approfondimento di aspetti e competenze specifici
per ciascuna professione a cui e' aperto il master; i master
specialistici di ciascuna professione che rappresentano lo
sviluppo di competenze specialistiche di ogni professione. Tra
questi, sono da distinguere i master che abbiano una "certezza
di spendibilita' operativa" ai fini dell'art. 16 comma 7 del
CCNL, da quelli che una professione puo' proporre perche'
ritiene che in quell'ambito sia opportuno certificare delle
competenze avanzate (ad esempio nella libera professione).
A questo punto, l'avvio della procedura di istituzione e di
attivazione dei corsi passa agli organismi preposti del
ministero della Salute e del Miur, fra cui il Cun, sia per la
definizione degli ordinamenti didattici che per la valutazione
dei fabbisogni formativi, anche tramite le Regioni, in analogia
ai corsi di laurea triennale e di laurea magistrale. (AGI)
Rm8/Pgi
211459 DIC 18
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