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lunedì 14 gennaio 2019

Sissy e lo sparo in ascensore, finita l'agonia dell'agente di custodia =



LUNEDÌ 14 GENNAIO 2019 15.59.07
POLIZIA

Sissy e lo sparo in ascensore, finita l'agonia dell'agente di custodia =

(AGI) - Reggio Calabria, 14 gen. - Un nastro nero sul profilo social del "Comitato civico di Sissy la Calabria e' con te". Nessuna parola, ma un segno tangibile di un dolore che ha sconvolto tutti. La morte di Maria Teresa Trovato Mazza, nota come Sissy, la sera di sabato scorso, a poche ore dal suo ventinovesimo compleanno, ha lasciato un segno indelebile, ma anche una necessaria richiesta di chiarezza. La giovane agente della polizia penitenziaria e' stata trovata in fin di vita l'1 novembre 2016, mentre era in servizio nell'ospedale civile di Venezia. Accanto al suo copro, nell'ascensore del nosocomio, la pistola d'ordinanza. Un particolare che fece subito etichettare il caso come un tentativo di suicidio, senza pero' convincere nessuno dei parenti e dei conoscenti dell'agente. Sissy e' morta in Calabria il 13 gennaio scorso, nell'ospedale di Polistena, poco distante dalla casa in cui e' nata, a Taurianova, dove da qualche tempo era stata trasferita. Troppo lunghe le cure per il coma profondo ed irreversibile in cui si trovava. Cosi', dopo i ricoveri in alcune cliniche specializzate, il rientro a casa, accudita dall'amore del padre e della madre, ma anche di tanti amici che non hanno mai mollato. A partire proprio dal comitato costituito proprio per chiedere chiarezza su quel colpo di pistola. Sullo sfondo le continue denunce e segnalazioni: Sissy avrebbe raccontato di festini nel carcere veneto dove era in servizio. Si era rivolta ai suoi superiori, poi quel colpo di pistola che l'aveva zittita. Per questo, i magistrati hanno deciso di fare chiarezza e, dopo la sua morte, hanno sequestrato il corpo bloccando il funerale previsto per oggi. (AGI) Cz1/Ros (Segue) 141558 GEN 19 NNNN   

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